sabato 29 marzo 2025

Salari reali, Italia ultima del G20

Aumentano le diseguaglianze, i salari reali diminuiscono, la pressione fiscale sale, la povertà aumenta, il Paese più ricco al mondo sta scatenando una guerra commerciale senza precedenti, siamo sull’orlo della Terza guerra mondiale, ma per Giorgia Meloni va tutto bene

di Giovanni Pulvino

Giorgia Meloni

Il nuovo rapporto mondiale sui salari 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro conferma il calo dei salari reali. L’Italia è il paese del G20 dove sono crollati di più dal 2008. Mentre in Germania sono cresciuti del 15% e in Francia del 5%, nel nostro Paese il potere d’acquisto è diminuito dell’8,7%.

Aumentano le diseguaglianze. Le donne oltre ad essere costrette spesso al part-time guadagnano meno degli uomini. I giovani italiani ricevono rispetto ai loro coetanei stranieri salari medi inferiori del 26%.

La crescita del Pil è di appena l’0,7%. Al limite della recessione se consideriamo che sono in corso gli investimenti del PNRR. Oltre 200 miliardi di euro di opere da realizzare entro il 2026.

La pressione fiscale è salita dal 41,7% (2.762,908 euro) del 2022 al 42,6% (2.965,711) del 2024. 

Il 23,1% della popolazione è, secondo i dati Istat, a rischio povertà. Il passaggio dal Reddito di cittadinanza al Reddito di inclusione ha penalizzato circa 850 mila famiglie. La perdita media annua è di circa 2.600 euro.

E non conosciamo ancora le conseguenze della guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti d'America.

Le guerre commerciali, si sa, non hanno vincitori, solo sconfitti. E pensare che Matteo Salvini e Giorgia Meloni festeggiavano la vittoria di Donald Trump dicendo che non sarebbe successo nulla, anzi.

Ci sarebbe di che preoccuparsi, invece la Presidente del consiglio si vanta che sta realizzando tutti i suoi obiettivi e che il suo Governo è uno dei più longevi della storia repubblicana. Ecco forse è proprio questo il suo scopo rimanere al potere il più a lungo possibile, se poi la condizione economica di milioni di italiani peggiora, pazienza.

Fonte istat.it e oil.org

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