sabato 15 marzo 2025

Giorgia Meloni e il Fiscal drag

Il sei marzo scorso Giorgia Meloni per giustificare l’aumento della pressione fiscale ha dichiarato: La pressione fiscale aumenta perché grazie al Governo c'è più gente che lavora’, ma sarà vero?

di Giovanni Pulvino

Giorgia Meloni (foto da @LaPrimaManina)

L’aumento della pressione fiscale, cioè delle tasse, sarebbe dovuto, secondo Giorgia Meloni, all’incremento dei posti di lavoro. 

Dire che la nostra Presidente del Consiglio non ha le idee chiare è poco. Di certo non mastica nulla di Economia politica. I suoi studi all’Alberghiero non sono stati approfonditi, questo è sicuro, ma ciò non giustifica la bufala pronunciata con convinzione da chi deve guidare le sorti di uno dei paesi più industrializzati al mondo.

Probabilmente ha confuso la pressione fiscale con il cosiddetto Fiscal drag, letteralmente Drenaggio fiscale. Si tratta di quella situazione economica che si verifica quando l'incremento delle entrate fiscali è causata dall’inflazione.

Come si sa o si dovrebbe sapere le imposte sono calcolate e pagate in proposizione allo scaglione di appartenenza. Il nostro sistema tributario si fonda sulla progressività sancita dall’articolo 53 della Costituzione che prevede: ‘Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività’.

Ciascuno contribuisce alle entrate dello Stato ‘in ragione’ del suo reddito e del suo patrimonio.

Nel caso in cui si verifica una situazione di iperinflazione, come è avvenuto lo scorso anno, gli eventuali aumenti monetari dei redditi possono causare un incremento del prelievo fiscale, anche se il potere di acquisto degli stessi rimane invariato. Questo accade perché l’aumento delle retribuzioni o dei compensi può sconfinare in uno scaglione di reddito con un’aliquota fiscale più alta. La conseguenza è l’incremento dei tributi da pagare, anche se il reddito ‘sostanzialmente’ rimane invariato.

L’aumento della pressione fiscale registrato dall’Istat nel 2024 non dipende, quindi, dall’aumento degli occupati, ma dall’inflazione. Nei decenni passati ogni volta che si è verificato questo fenomeno, i governi, non tutti, hanno provveduto a restituire ai contribuenti il Fiscal drag, quella parte cioè di imposte pagate in più per effetto del fenomeno inflattivo.

L'attuale Governo non sembra intenzionato a farlo, anzi accampa giustificazioni che nulla hanno a che vedere con il buon senso e, soprattutto, con la tenuta del potere di acquisto dei redditi degli italiani.

La frase pronunciata da Giorgia Meloni è quindi una bugia o uno strafalcione, ma, in questo caso, non è il primo e non sarà l’ultimo.

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