Il sei marzo scorso Giorgia Meloni per giustificare l’aumento della pressione fiscale ha dichiarato: ‘La pressione fiscale aumenta perché grazie al Governo c'è più gente che lavora’, ma sarà vero?
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Giorgia Meloni (foto da @LaPrimaManina) |
Dire che la nostra Presidente del Consiglio non ha le
idee chiare è poco. Di certo non mastica nulla di Economia politica. I suoi
studi all’Alberghiero non sono stati approfonditi, questo è sicuro, ma ciò non giustifica la bufala pronunciata con convinzione da chi deve guidare le
sorti di uno dei paesi più industrializzati al mondo.
Probabilmente
ha confuso la pressione fiscale con il cosiddetto Fiscal drag, letteralmente Drenaggio fiscale. Si tratta di quella situazione economica che si verifica
quando l'incremento delle entrate fiscali è causata dall’inflazione.
Come
si sa o si dovrebbe sapere le imposte sono calcolate e pagate in proposizione
allo scaglione di appartenenza. Il nostro sistema tributario si fonda sulla
progressività sancita dall’articolo 53 della Costituzione che prevede: ‘Tutti
sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità
contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività’.
Ciascuno
contribuisce alle entrate dello Stato ‘in ragione’ del suo reddito e del
suo patrimonio.
Nel
caso in cui si verifica una situazione di iperinflazione, come è avvenuto lo
scorso anno, gli eventuali aumenti monetari dei redditi possono causare un incremento
del prelievo fiscale, anche se il potere di acquisto degli stessi rimane
invariato. Questo accade perché l’aumento delle retribuzioni o dei compensi può
sconfinare in uno scaglione di reddito con un’aliquota fiscale più alta. La
conseguenza è l’incremento dei tributi da pagare, anche se il reddito
‘sostanzialmente’ rimane invariato.
L’aumento della pressione fiscale registrato dall’Istat nel 2024 non dipende, quindi, dall’aumento degli occupati, ma dall’inflazione. Nei decenni passati ogni volta che si è verificato questo fenomeno, i governi, non tutti, hanno provveduto a restituire ai contribuenti il Fiscal drag, quella parte cioè di imposte pagate in più per effetto del fenomeno inflattivo.
L'attuale Governo non sembra intenzionato a farlo, anzi accampa giustificazioni che nulla hanno a che vedere con il buon senso e, soprattutto, con la tenuta del potere di acquisto dei redditi degli italiani.
La frase pronunciata da Giorgia Meloni è quindi una bugia o uno strafalcione, ma, in questo caso, non
è il primo e non sarà l’ultimo.
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