Secondo
l’Istat le esportazioni sono cresciute nel 2015 del 3,8% con un incremento
diffuso su tutto il territorio nazionale ad eccezione delle isole che hanno
fatto registrare un calo del 7,3%
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Le esportazioni, nel 2015, sono diminuite verso la Russia, ma sono in forte espansione quelle verso gli Stati Uniti. L’Italia
meridionale ha evidenziato
la crescita più rilevante con il +10,2%, seguita dalle regioni del Nord–Est con
il +4,7%, da quelle Centrali con il +4,0% e del Nord-Ovest con il +2,7%.
La
regione che ha contribuito maggiormente all’espansione del commercio con l'estero è la Basilicata (+145,7%), seguita dal Lazio
(+9,2%), dal Piemonte (+7,0%), dal Veneto (+5,3%), dall’Emilia-Romagna (+4,4%)
e dalla Lombardia (+1,5%). All’ultimo
posto della classifica c’è la Sicilia che ha fatto registrare un calo del -12,4%, seguita dalla Liguria con -4,2% e dalle Marche con -2,3%.
L’aumento delle
esportazioni della Basilicata e del Piemonte è dovuto principalmente alla
vendita di autoveicoli, e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
per il Lazio. Invece, il calo registrato
in Sicilia è stato determinato soprattutto dalla contrazione della vendita di
prodotti petroliferi.
Le
province che hanno
sostenuto maggiormente le vendite sono state Torino, Potenza, Latina, Vicenza,
Firenze e Bologna, mentre hanno fatto registrare un calo Siracusa, Pavia,
Genova e Livorno.
Il
trend è migliorato nell’ultimo trimestre dello scorso anno con una crescita del
2,1% nelle regioni meridionali ed insulari, del 2,0% in quelle del Nord-Est,
dell’1,0% nel Nord-Ovest e del 0,9% al Centro.
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