Aumenta
il prelievo fiscale, ma anche il debito pubblico continua a crescere ed i
servizi sono di scarsa qualità, a sostenerlo è l’Ufficio studi della CGIA di
Mestre
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
![]() |
Foto da interiss.it |
Le
tasse che pagano gli italiani sono oltre un centinaio. Accise, addizionali, imposte,
tributi ritenute ecc.. il sistema tributario è molto frammentato, solo le prime
10 imposte valgono per le casse dello Stato 421,1 miliardi di euro che costituiscono
l’85,3% del gettito complessivo che nel 2015 è ammontato a 493,5 miliardi di
euro. L’Irpef garantisce all’Erario un gettito di 155,3 miliardi di euro
(33,7%) ossia un terzo del totale, mentre l’Iva ammonta a 101,2 miliardi di
euro (20,5%). Nel 2015 l’Ires ha pesato sui bilanci delle imprese per 31,9
miliardi di euro e l’Irap per 28,1 miliardi di euro.
![]() |
Foto da dire.it |
La
pressione tributaria in Italia è del 29,6%, al netto del bonus degli 80 euro è del 29,1%. La media
dell’Unione Europea è del 26,7%, mentre nell’area Euro è del 25,9%. La più alta
è in Danimarca (46,1%) ed in Svezia (41%).
‘Anche quest’anno –
sottolinea Paolo Zabeo coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA – ciascun italiano
pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12
mila euro considerando anche i contributi previdenziali. E la serie storica
indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie nelle casse dello
Stato sono aumentate di oltre 80 punti percentuali, quasi il doppio
dell’inflazione che, nello stesso periodo, è salita del 43 per cento’. ‘Si tratta di una posizione
ancor più negativa se si considera l’altra faccia della medaglia, ovvero il
livello dei servizi che nel nostro Paese deve migliorare moltissimo. Il percorso assunto dal Governo volto alla
riduzione della pressione tributaria – dichiara il segretario della CGIA
Renato Mason – è necessario e
apprezzabile, ma dovrà procedere di pari passo con il miglioramento della
qualità dei servizi e della loro qualità’.
Nessun commento:
Posta un commento