Solo il 31% degli italiani sarebbe disposto a rinunciare all’aria condizionata questa estate, a sostenerlo è una nuova ricerca di Changes Unipol
Video da La7 (Yuotube)
Secondo
la ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata in collaborazione con
Ipsos, meno di un italiano su tre è pronto a rinunciare questa estate all’aria condizionata.
Pochi
giorni fa il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato: ‘Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la
pace. Questo è quello che vogliamo? Vogliamo che di fronte a queste due cose,
cosa preferiamo la pace oppure star tranquilli con il termosifone acceso anzi,
ormai l’aria condizionata accesa tutta l’estate? Io la metterei in questi
termini. E Lei cosa si risponde su questo? Preferisce la pace o il
condizionatore d’aria acceso?’
Il
93% della popolazione è pronto ad adottare condotte virtuose per
favorire il risparmio energetico. Tuttavia, analizzando i singoli comportamenti quotidiani, l’indagine rivela che siamo ancora lontani dal
realizzare pienamente questi obiettivi. Facciamo qualche esempio. Solo il 64%
della popolazione non lascia scorrere l’acqua dal rubinetto inutilmente. Il 54%
aziona lavastoviglie e lavatrici a pieno carico e soltanto il 52% è disposto a scegliere
elettrodomestici a basso consumo o a cambiare le lampadine tradizionali con
quelle a led (48%).
E sono appena il 31% coloro che sono disposti a rinunciare al condizionatore d’aria. A livello geografico solo il 22% dei milanesi è pronto a fare questo sacrificio. Tra le generazioni i più propensi sono i cosiddetti Baby Boomers (57-74 anni). Mentre la ‘Generazione Z’ (16-26 anni) è attenta solo per la mobilità sostenibile (34%). La città più virtuosa è Bologna (48%).
Anche considerando i margini di errore tipici di un’indagine statistica, la risposta di due cittadini su tre al quesito posto nella conferenza stampa da Mario Draghi è senza se e senza ma. Gli italiani tra la pace e il condizionatore d’aria scelgono il secondo.
Niente di nuovo. Continua a valere quanto scritto nel 1897 nelle Rime di Argia Sbolenfi dal poeta Olindo Guerrini: ‘Ah, siete voi? Salute o ben pensanti, In cui l’onor s’imbotta e si travasa; Ma dite un po’, perché gridate "avanti!" E poi restate a casa?’ Perché, lungi dai colpi e dai conflitti, Comodamente d’ingrassar soffrite, Baritonando ai poveri coscritti "Armiamoci e partite?" ….'
Fonti:
yuotube.com, wikipedia.org e unipol.it
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