giovedì 2 giugno 2022

Gli italiani preferiscono i condizionatori d'aria alla pace

Solo il 31% degli italiani sarebbe disposto a rinunciare all’aria condizionata questa estate, a sostenerlo è una nuova ricerca di Changes Unipol

di Giovanni Pulvino

                                                                 Video da La7 (Yuotube)

Secondo la ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata in collaborazione con Ipsos, meno di un italiano su tre è pronto a rinunciare questa estate all’aria condizionata.

Pochi giorni fa il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato: ‘Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Questo è quello che vogliamo? Vogliamo che di fronte a queste due cose, cosa preferiamo la pace oppure star tranquilli con il termosifone acceso anzi, ormai l’aria condizionata accesa tutta l’estate? Io la metterei in questi termini. E Lei cosa si risponde su questo? Preferisce la pace o il condizionatore d’aria acceso?

Il 93% della popolazione è pronto ad adottare condotte virtuose per favorire il risparmio energetico. Tuttavia, analizzando i singoli comportamenti quotidiani, l’indagine rivela che siamo ancora lontani dal realizzare pienamente questi obiettivi. Facciamo qualche esempio. Solo il 64% della popolazione non lascia scorrere l’acqua dal rubinetto inutilmente. Il 54% aziona lavastoviglie e lavatrici a pieno carico e soltanto il 52% è disposto a scegliere elettrodomestici a basso consumo o a cambiare le lampadine tradizionali con quelle a led (48%).

E sono appena il 31% coloro che sono disposti a rinunciare al condizionatore d’aria. A livello geografico solo il 22% dei milanesi è pronto a fare questo sacrificio. Tra le generazioni i più propensi sono i cosiddetti Baby Boomers (57-74 anni). Mentre la ‘Generazione Z’ (16-26 anni) è attenta solo per la mobilità sostenibile (34%). La città più virtuosa è Bologna (48%).

Anche considerando i margini di errore tipici di un’indagine statistica, la risposta di due cittadini su tre al quesito posto nella conferenza stampa da Mario Draghi è senza se e senza ma. Gli italiani tra la pace e il condizionatore d’aria scelgono il secondo. 

Niente di nuovo. Continua a valere quanto scritto nel 1897 nelle Rime di Argia Sbolenfi dal poeta Olindo Guerrini: ‘Ah, siete voi? Salute o ben pensanti, In cui l’onor s’imbotta e si travasa; Ma dite un po’, perché gridate "avanti!" E poi restate a casa?’ Perché, lungi dai colpi e dai conflitti, Comodamente d’ingrassar soffrite, Baritonando ai poveri coscritti "Armiamoci e partite?" ….'

Fonti: yuotube.com, wikipedia.org e unipol.it

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