domenica 6 luglio 2025

Incomprensioni

Perché scrivo questi pensieri anche se so che è tutto inutile? Non credo ci sia una risposta e anche se ci fosse sarebbe inutile anche quella

di Giovanni Pulvino


Foto da tamdempsicologia.it
La vita è fatta di incomprensioni. I fraintendimenti sono la regola. Ed è inevitabile che sia così.

Elaborare pensieri di senso compiuto non è semplice. Condividerli è ancora più difficile.

Ogni essere ha un carattere, un’intelligenza, una memoria, strumenti e tempi di elaborazione propri, ect…

Le variabili per sviluppare e comunicare un pensiero sono tantissime e sono diverse per ogni individuo.

Comprendersi è impossibile. I silenzi a volte aiutano, ma non sono sufficienti per capirsi completamente. Uno sguardo o un gesto sinceri spesso dicono molto di più delle parole. Ma non basta, non basta.

Il ‘fanciullino’ è più sincero di un adulto perché non ha sovrastrutture, non ha modelli da rispettare, non ha rimpianti da cancellare. Eppure è tutto vano, quello che arriva è sempre un’altra cosa, non è comprensione ma un’interpretazione, che ogni volta è sempre diversa.

L’elaborazione è il primo passaggio, a volte essa è istintiva, altre è complessa e ‘pensata’. Tradurla in parole, gesti o silenzi è altrettanto complicato ed è diverso da un individuo ad un altro. L’ambiente e il livello culturale condizionano ed incidono sulla forma oltreché sul contenuto. Stesso limite per chi deve interpretare e comprendere, altri due passaggi inevitabili che ci allontanano dalla comprensione corretta del pensiero che è stato appena condiviso.

Elaborare, esprimere, ascoltare, comprendere è diverso per ciascuno di noi. Comprendersi è impossibile oltreché illusorio.  

Chi leggerà queste quattro righe come interpreterà quello che ho pensato? Di certo sarà sempre un’altra cosa. Ma che importa.

E poi, perché scrivo anche se so che è tutto inutile? Non credo ci sia una risposta e anche se ci fosse sarebbe inutile anche quella.