di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
La finestra sul mare di Tano Festa a Villa Margi (Me) (Foto da ateliersulamare.com) |
La
maggior parte delle opere sono collocate agli argini del torrente Tusa che scorre
tra i comuni di Tusa e Motta d’Affermo. Nei pressi di Castel di Tusa si trovano
anche i resti di un sito di epoca greca-romana risalenti al 450 a.C.: la valle
dell’Halaesa.
La prima opera, ‘La materia poteva non esserci’ è stata realizzata da
Pietro Consagra nel 1986. La scultura, dedicata alla memoria del padre da
Antonio Presti, il fondatore e mecenate di Fiumara d’Arte, è in cemento armato
ed è alta diciotto metri. La
seconda scultura dal titolo ‘Una curva gettata alle spalle del tempo’ è
stata realizzata nel 1988 ed è di Paolo Schiavocampo. L’opera si trova nel
comune di Castel di Lucio. ‘Il
Monumento per un poeta morto’ di Tano Festa è del 1989, la scultura è ubicata
a Villa Margi (frazione del comune di Reitano), a pochi metri dal mare ed ha la
forma di una finestra ed è per questo che è conosciuta anche come: ‘La
finestra su mare’.
La pietra poteva non esserci di Pietro Consagra - Tusa (Me) (Foto da ateliersulmare.com) |
Le
opere si trovano su suolo pubblico e sono state realizzate senza le autorizzazioni
previste dalla legge, per cui erano abusive ed hanno rischiato di essere demolite.
Dopo una lunga vertenza legale la disputa si è conclusa positivamente per
Fiumara d’Arte. Una sentenza della Corte di Cassazione del 23 febbraio del 1994
ha, infatti, regolarizzato l’ubicazione delle opere. Da allora il ‘Parco’ è
riconosciuto come ‘percorso turistico culturale’ ed è considerato ‘uno dei
parchi di sculture a cielo aperto più grande al mondo’.
Energia mediterranea di Antonio Palma - Motta d'Affermo (Me) (Foto da ateliersulmare.com) |
Nel
2015 è stata realizzata a Castel di Tusa l’ultima scultura: ‘Respiro’ di
Giacomo Rizzo. Altre opere sono le stanze del Museo Albergo Atelier sul Mare e
che costituiscono la principale attrazione del complesso residenziale ubicato a
Castel di Tusa, a pochi metri dal mare e che è parte integrante di Fiumara d’Arte.
Si
parla spesso di turismo e di cultura come leve di sviluppo per il Sud, ebbene
occorre riconoscere la validità e l'importanza delle scelte fatte dagli amministratori dei
comuni dove sono ubicate le opere ed in particolare a quelli di Motta d’Affermo
che, senza se e senza ma, hanno sostenuto e promosso, anche finanziariamente, Fiumara d’Arte fin dalla sua fondazione. Ed è
certo che senza il loro impegno oggi il ‘Parco’, nonostante il ruolo preminente
e la volontà del suo fondatore Antonio Presti, non esisterebbe e, comunque, non
costituirebbe un valore aggiunto fondamentale per il futuro economico e sociale
di questa terra e per queste comunità.
Fonte
ateliersulmare.com
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