domenica 23 giugno 2019

Sea-Watch 3, ‘la nave fantasma’

'A bordo della Sea-Watch si è scelto di creare condizioni di incertezza ingiustificabili. Per questo ci appelliamo alla Corte di Strasburgo, per porre la parola fine al limbo in cui sono stati relegate le persone a bordo della nave', Pietro Bartolo, 24 giungo 2019

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto da sea-watch.org
Porti chiusi e divieto di sbarco non fermano l’arrivo dei migranti. Dopo le elezioni europee l’emergenza ‘arrivi’ sembra non esserci più, almeno essa è scomparsa o quasi come notizia dai principali mezzi di comunicazione e dalla propaganda politica dei grillini e dei leghisti. Eppure, gli sbarchi non si sono mai interrotti. Venerdì scorso 100 profughi sono stati individuati dalle pattuglie dei carabinieri e della polizia di Trieste. Altri 100 sono arrivati nelle stesse ore a Lampedusa con il sistema della ‘nave madre’. La traversata del Mediterraneo è avvenuta su un peschereccio, ma quando era a poche miglia dalla costa i trafficanti hanno fatto salire i migranti su un natante più piccolo e li hanno lasciati al loro destino. I nuovi arrivati hanno dichiarato di essere partiti dalla Libia. Mercoledì 45 profughi sono stati portati a terra da una motovedetta della Guardia di finanza che li ha avvistati quando era in prossimità di Lampedusa. I nuovi arrivati, tra cui due bambini ed una donna incita, sono del Senegal, Costa d’Avorio, Somalia e Kenya. La settimana scorsa altri tre sbarchi. Con una piccola imbarcazione sono arrivati 38 migranti. Lo stesso era avvenuto nei due giorni precedenti con l’arrivo di 20 uomini, 17 donne ed una bambina. I profughi sono partiti dalla Libia e sono della Costa d’Avorio, della Guinea e della Tunisia.
Foto da sea-watch.org
Insomma, come afferma da mesi il sindaco della piccola isola siciliana, Totò Martello: ‘il porto di Lampedusa non è stato mai chiuso ed i migranti continuano ad arrivare’. Si tratta di piccole imbarcazioni che con l’arrivo dell’estate sono destinate ad aumentare.
Anche in Calabria gli ‘sbarchi fantasma’ oramai sono quotidiani. Due unità navali della Guardia di finanza sono intervenute la settimana scorsa per soccorrere 53 migranti di nazionalità pachistana. I disperati erano a bordo di un natante di appena quindici metri di lunghezza. Tra loro c’erano dieci minori. Gli scafisti di nazionalità ucraina sono stati arrestati. Poi ci sono gli emigranti che arrivano in aereo dalla Germania. Secondo quanto riferisce Tonia Mastrobuoni su Repubblica del 16 giugno scorso in 6 mesi la Germania ha trasferito in aereo quasi 1200 migranti. ‘Legati e sedati. Chi si oppone al trasferimento dopo un po' è seduto in aereo addormentato", dicono diversi testimoni.
Per il ministero degli Interni, Matteo Salvini, la situazione è sotto controllo e gli arrivi su piccole imbarcazioni sono comunque diminuiti rispetto allo scorso anno. Insomma, dopo le elezioni europee gli sbarchi non sono più un’emergenza, finita la campagna elettorale il problema, almeno per ora, è risolto o tale deve sembrare.
Nel frattempo, la Sea Watch 3 con i suoi 42 migranti a bordo rimane bloccata davanti a Lampedusa. Ormai è come ‘la nave fantasma’ del celebre film del 1980 di Alvin Rakoff. È lì a 15 miglia dal porto, ferma da 11 giorni con il suo carico di disperati, ma non può attraccare, per il ministro degli Interni è una questione chiusa e non importano gli appelli dell'Alto commissariato per i rifugiati (Acnur) e quelli del medico di bordo.
E non importa neanche se, intanto, altre decine di centinaia di migranti, anch’essi fantasma, continuano ad arrivare.




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