'A bordo della Sea-Watch si è scelto di creare condizioni di incertezza ingiustificabili. Per questo ci appelliamo alla Corte di Strasburgo, per porre la parola fine al limbo in cui sono stati relegate le persone a bordo della nave', Pietro Bartolo, 24 giungo 2019
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Foto da sea-watch.org |
Porti chiusi e
divieto di sbarco non fermano l’arrivo dei migranti. Dopo le elezioni europee
l’emergenza ‘arrivi’ sembra non esserci più, almeno essa è scomparsa o quasi
come notizia dai principali mezzi di comunicazione e dalla propaganda politica dei
grillini e dei leghisti. Eppure, gli sbarchi non si sono mai interrotti. Venerdì scorso 100
profughi sono stati individuati dalle pattuglie dei carabinieri e della polizia
di Trieste. Altri 100 sono arrivati nelle stesse ore a Lampedusa con il sistema
della ‘nave madre’. La traversata del Mediterraneo è avvenuta su un peschereccio, ma quando era a poche miglia dalla costa i
trafficanti hanno fatto salire i migranti su un natante più piccolo e li hanno
lasciati al loro destino. I nuovi arrivati hanno dichiarato di essere partiti
dalla Libia. Mercoledì 45 profughi sono stati portati a terra da
una motovedetta della Guardia di finanza che li ha avvistati quando era in
prossimità di Lampedusa. I nuovi arrivati, tra cui due bambini ed una donna
incita, sono del Senegal, Costa d’Avorio, Somalia e Kenya. La settimana scorsa
altri tre sbarchi. Con una piccola imbarcazione sono arrivati 38 migranti. Lo
stesso era avvenuto nei due giorni precedenti con l’arrivo di 20 uomini, 17
donne ed una bambina. I profughi sono partiti dalla Libia e sono della Costa
d’Avorio, della Guinea e della Tunisia.
Foto da sea-watch.org |
Insomma, come
afferma da mesi il sindaco della piccola isola siciliana, Totò Martello: ‘il
porto di Lampedusa non è stato mai chiuso ed i migranti continuano ad arrivare’.
Si tratta di piccole imbarcazioni che con l’arrivo dell’estate sono destinate ad aumentare.
Anche in Calabria gli ‘sbarchi fantasma’ oramai sono quotidiani. Due unità navali della Guardia di
finanza sono intervenute la settimana scorsa per soccorrere 53 migranti di
nazionalità pachistana. I disperati erano a bordo di un natante di appena
quindici metri di lunghezza. Tra loro c’erano dieci minori. Gli scafisti di
nazionalità ucraina sono stati arrestati. Poi ci sono gli
emigranti che arrivano in aereo dalla Germania. Secondo quanto riferisce Tonia
Mastrobuoni su Repubblica del 16 giugno scorso in 6 mesi la Germania ha
trasferito in aereo quasi 1200 migranti. ‘Legati e sedati. Chi si oppone al
trasferimento dopo un po' è seduto in aereo addormentato", dicono
diversi testimoni.
Per il ministero
degli Interni, Matteo Salvini, la situazione è sotto controllo e gli arrivi su
piccole imbarcazioni sono comunque diminuiti rispetto allo scorso anno. Insomma,
dopo le elezioni europee gli sbarchi non sono più un’emergenza, finita la
campagna elettorale il problema, almeno per ora, è risolto o tale deve sembrare.
Nel frattempo, la
Sea Watch 3 con i suoi 42 migranti a bordo rimane bloccata davanti a Lampedusa.
Ormai è come ‘la nave fantasma’ del celebre film del 1980 di Alvin Rakoff. È lì
a 15 miglia dal porto, ferma da 11 giorni con il suo carico di disperati, ma non può
attraccare, per il ministro degli Interni è una questione chiusa e non importano
gli appelli dell'Alto commissariato per i rifugiati (Acnur) e quelli del medico
di bordo.
E non importa neanche se, intanto, altre decine di centinaia di migranti, anch’essi fantasma, continuano
ad arrivare.
Fonti:
repubblica.it, corriere.it, sea-watch.org, twitter.com
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