A poche ore dall’inizio dell’anno è naufragata una piccola imbarcazione al largo delle coste di Lampedusa. Tra i sette sopravvissuti c’è un bambino, la madre è tra i venti dispersi
Foto da unicef.it |
Regina De Dominicis, Direttore dell’ufficio regionale dell’agenza Onu, ‘chiede ai Governi di utilizzare il Patto sulla migrazione e l'asilo’ per garantire percorsi ‘sicuri e legali’. Gli Stati, ‘devono sostenere l’integrazione, assicurando che i minori siano protetti in ogni fase del loro viaggio’. E' necessario proteggere e garantire il ricongiungimento familiare di bambine e bambini e facilitare il salvataggio, l’accoglienza e l’accesso ai servizi di asilo.
L'ennesima denuncia non sembra scuotere i Governi, anzi.
Intanto continuano gli sbarchi e i naufragi.
I migranti giunti in Italia nel 2024, secondo
i dati del ministero dell’Interno, sono stati 66.615. Sono in diminuzione rispetto allo
scorso anno, ma sono il doppio se facciamo riferimento al 2020.
Un flusso che continua nonostante i
provvedimenti presi dal Governo Meloni ed intesi a scoraggiare le partenze e ad impedire
alle Ong di eseguire i salvataggi.
Costruiamo centri inutili in Albania,
mentre si ripetono con continuità le tragedie nel cuore del Mediterraneo.
A poche ore
dall’inizio dell’anno è naufragata una piccola imbarcazione al largo delle
coste di Lampedusa. Tra i sette sopravvissuti c’è un bambino, la madre è tra i venti
dispersi.
Stamane al largo della Tunisia c'è stato un altro naufragio. I corpi di ventisette migranti di diverse nazionalità sono stati recuperati davanti alle coste di Kerkennah, volevano raggiungere l'Italia. Tra loro anche un neonato. I superstiti sono ottantatré, di questi 17 sono donne e sette sono minori.
Ma che importa se quattro disperati muoiono annegati, dobbiamo salvaguardare l’italianità o quella che alcuni continuano a chiamare così.
Fonte unicef.it e interno.it
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