giovedì 24 dicembre 2015

A Militello Rosmarino 'a vigghiata' per il Presepe Vivente

La rappresentazione del Presepe Vivente che si svolgerà nei prossimi giorni a Militello Rosmarino, piccolo borgo a pochi chilometri da Sant’Agata di Militello in provincia di Messina, è diventato uno degli eventi più attesi dei Nebrodi

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

La rappresentazione, organizzata dall’associazione Anspi S. Biagio, è prevista per il 26 e 30 dicembre ed il 3 gennaio del 2016.
Nel medioevale centro storico di Militello Rosmarino, dalle ore 20:30 fino alle 23:00, saranno allestite scene di vita tipiche del periodo che va dalla fine dell’Ottocento all’inizio del Novecento. Nelle ambientazioni domestiche ed in quelle artigianali saranno rappresentate le antiche usanze ed i mestieri ormai scomparsi.
I visitatori potranno rivivere 'a vigghiata’, la tipica veglia attorno al braciere che era utilizzato in Sicilia nella prima metà del secolo scorso per riscaldare le case. Il combustibile adoperato era a ‘nuzzulina’ che derivava dalla lavorazione per la produzione dell’olio di sansa oppure la carbonella ridotta a piccoli granelli ed ottenuta con la legna che era stata usata per cuocere il pane nei tipici forni ad arco. 
Militello Rosmarino (Me)
I partecipanti potranno vedere anche come si svolgeva il lavoro dei calzolai, dei fabbri, degli intrecciatori di giunchi, dei calderai, delle ricamatrici e di tutti gli altri mestieri, inoltre saranno rappresentati i momenti di vita che quotidianamente scandivano l’esistenza dei siciliani all’inizio del Novecento.
Non mancherà la degustazione dei prodotti tipici come il pane casereccio, l’olio, i formaggi, i legumi e di altre pietanze gastronomie tradizionali dei Nebrodi. Con questa manifestazione Militello Rosmarino, come altri borghi siciliani, vuole ‘ripartire’ per ridare vitalità ad una Sicilia che non vuole arrendersi al decadimento ed al degrado. La rappresentazione del Presepe Vivente è, anche e soprattutto, un occasione per conoscere una quotidianità che non c’è più, ma che continua a vivere nella memoria di tanti siciliani.

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