mercoledì 30 agosto 2017
Discorso dell' ex presidente Uruguay José Pepe Mujica - Human 2015 italiano
Ubicazione:
Sicilia, Italia
lunedì 28 agosto 2017
Libero Grassi, un siciliano coraggioso che ha detto no alla Mafia
‘Non sono pazzo. Non
mi piace pagare. Perché la rinunzia è una rinunzia alla mia dignità di
imprenditore’,
Libero Grassi
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Libero Grassi - (foto da urbanpost.it) |
I genitori gli
diedero il nome di Libero in ricordo di Giacomo Matteotti ucciso a Roma dai
fascisti il 10 giugno del 1924. Entrato in seminario durante gli anni della guerra così
giustificò quella scelta: ‘Decisione questa presa non per una vocazione
maturata nell'avversità della guerra, bensì per il rifiuto di combattere una
guerra ingiusta al fianco di fascisti e nazisti’. Finiti gli studi presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo prosegue l’attività di commerciante del padre e negli anni Cinquanta inizia quella
imprenditoriale aprendo uno stabilimento tessile. Nel 1955 insieme alla moglie
partecipa alla fondazione del Partito Radicale di Marco Pannella. Nel 1961
inizia l’attività politica nelle file del Partito Repubblicano Italiano.
Candidatosi nel 1972 alle elezioni provinciali, non viene eletto.
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Foto da laspia.it |
Preso di mira da Cosa
Nostra, si rifiuta di pagare il pizzo e decide di denunciare gli estortori. Il 10
gennaio del 1991 il Giornale di Sicilia pubblica una sua lettera: ‘Volevo
avvertire il nostro ignoto estortore di risparmiare le telefonate dal tono
minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto
non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione
della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita
e non intendo chiudere. Se paghiamo i 50 milioni, torneranno poi alla carica
chiedendoci altri soldi, una retta mensile, saremo destinati a chiudere bottega
in poco tempo. Per questo abbiamo detto no al "Geometra Anzalone" e
diremo no a tutti quelli come lui’. Il 19 marzo del 1991 denuncia
i fratelli Avitabile, ma nonostante le minacce rinuncia alla scorta. La mattina
del 29 agosto del 1991, mentre si reca al lavoro viene ucciso con quattro colpi
di pistola. Qualche mese dopo viene varato il Decreto con cui è stato
istituito il fondo anti-racket di solidarietà per le vittime di estorsione.
Nell’ottobre del 1993 vengono arrestati l’autore materiale dell’agguato Salvatore
Madonia ed il complice Marco Favaloro. Con la sentenza del 18 aprile del 2008, il
killer è condanna to al 41-bis insieme a tutti i membri della Cupola di Cosa
Nostra.
Nel febbraio del 1992 l’imprenditore siciliano è stato insignito della medaglia d’oro al
valore civile, ecco la motivazione: ’Imprenditore siciliano, consapevole del grave rischio cui si
esponeva, sfidava la mafia denunciando pubblicamente richieste di estorsioni e
collaborando con le competenti Autorità nell'individuazione dei malviventi. Per
tale non comune coraggio e per il costante impegno nell'opporsi al criminale
ricatto rimaneva vittima di un vile attentato. Splendido esempio di integrità
morale e di elette virtù civiche, spinte sino all'estremo sacrificio’.
Fonte
wikipedia.org
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Ubicazione:
Sicilia, Italia
sabato 26 agosto 2017
Bonus fino all’85% della spesa sostenuta per l’adeguamento antisismico, ma finora sono in pochi ad averlo richiesto
Introdotto
con la legge di stabilità 2017 il bonus è un importante strumento per mettere a
norma gli edifici che si trovano nelle zone a rischio sismico, ecco come
funziona e chi può usufruirne
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Foto da professionisti.it |
L’agevolazione
riguarda gli
immobili per uso abitativo e quelli utilizzati per lo svolgimento di attività
agricole, professionali e commerciali che si trovano nelle zone a rischio
sismico 1, 2 e 3 (la tabella è disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate).
La valutazione compresa in una scala che va da A (meno rischi) a G (più rischi)
deve essere fatta da ingegneri e/o architetti che successivamente indicheranno
i lavori da effettuare per la riduzione del rischio. Per gli edifici privati la percentuale di detrazione è del 70%, ma sale
all’80% se il rischio si riduce di
due classi. Per gli interventi sugli immobili condominiali la detrazione sale
rispettivamente all’80% e all’85%. Le agevolazioni saranno riconosciute
fino al 31 dicembre 2021 ed il bonus potrà essere detratto dalle imposte in
cinque rate annuali di pari importo e non in 10 come avviene per le
ristrutturazioni. La spesa massima detraibile è di 96mila euro e comprende
anche i costi sostenuti per classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Anche gli incapienti potranno usufruire del credito d’imposta, ma solo se la
ristrutturazione riguarda un condominio. Le relative modalità saranno indicate
dall’Agenzia delle entrate.
Fonte:
Agenzia delle entrate
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Sicilia, Italia
giovedì 24 agosto 2017
Con l’affaire Neymar i ‘Signori del calcio’ faranno un mucchio di soldi
I
600 milioni di euro pagati dal Psg per il calciatore Neymar non devono
sorprendere perché rientrano nei meccanismi tipici del sistema capitalistico
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Neymar - (foto da lastampa.it) |
In molti si sono
meravigliati della cifra (600 milioni di euro, 222 vanno al Barcellona, il resto tra ingaggi annuali, bonus e commissioni al calciatore) spesa da Qatar Sports Investment per l’acquisto del campione brasiliano, ma
non è certo una novità, anche in passato ci sono stati passaggi di calciatori da
una squadra all’altra con cifre via via crescenti e ritenute sempre iperboliche. Nel
2001 il giovanissimo Gianluigi Buffon
passò dal Parma calcio alla Juventus per 100 miliardi di lire, cioè 54,2
milioni di euro, mentre il club torinese cedette nella stessa stagione Zinédine Zidane
al Real Madrid per 150 miliardi di lire, cioè 75,5 milioni di euro ed un anno fa
Paul Pogba è passato al Manchester United per 110 milioni di euro. Non deve
meravigliare neanche la proposta, trapelata in questi giorni, del Manchester
City che sembra voglia spendere 300 milioni di euro solo per il cartellino di Lionel
Messi. Questi trasferimenti milionari di calciatori sono sempre avvenuti perché
le società ritengono così di accrescere le possibilità di vittoria e di
conseguenza generare maggiori profitti.
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Foto da forum.rojdirecta.es |
I
club ‘vincenti’ sono quasi sempre quelli che spendono di più. Di certo le società con maggiori
disponibilità finanziarie hanno sempre acquistato i cartellini dei calciatori
più bravi dalle squadre cosiddette di ‘provincia’. Insomma, anche nel calcio a dettare legge è il capitale.
Chi è ricco o benestante dispone di risorse finanziarie che utilizza per generare
altra ricchezza. L’accumulazione del capitale si realizza anche quando
l’investimento è finanziato da soggetti terzi, come le banche. L’acquisto di
Neymar, quindi, non è uno sfizio o una follia, ma un investimento fatto per
generare profitti. Il calcio, oltre ad essere uno sport popolare, è una vera e
propria industria ed oggi esso è diventato il simbolo del capitalismo moderno. Il problema è che l'accumulazione del capitale crea disuguaglianze
ed ingiustizie. Quello che meraviglia non è solo il fatto che questo avvenga, è sempre
stato così, ma l’indifferenza con cui si accettano le disparità e le iniquità
che ne derivano. Si afferma cioè come giusto e legittimo il principio secondo
cui esso sia frutto di capacità personali. Ora, ammesso e non concesso che sia
così, chi erediterà milioni o miliardi di euro che meriti ha? La risposta è nessuno,
ma nonostante questo acquisirà privilegi che rimarranno tali per 'sempre' o per
diverse generazioni, diventeranno cioè ingiustizie e disuguaglianze difficili
da estirpare.
Ubicazione:
Sicilia, Italia
lunedì 21 agosto 2017
venerdì 18 agosto 2017
Cresce il Pil, ma il debito pubblico non scende e la disoccupazione è a livelli inaccettabili
Esprime
soddisfazione il segretario del Pd, Matteo Renzi, ma la crescita economica e la
riduzione del debito devono camminare di pari passo, altrimenti i sacrifici fatti
sono inutili
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Mario Draghi - (foto da forexinfo.it) |
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Andamento % debito/Pil dal 1861 al 2015 (foto da umbrvei.blogspot.com) |
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Foto da businessonline.it |
Ubicazione:
Sicilia, Italia
martedì 15 agosto 2017
Tesori di Sicilia: Torremuzza
La Torre. Torremuzza - Sicilia, 6 agosto 2017 - (foto di Barbera Erina)
'Non è un
quadro, è il profumo di Sicilia, è il colore del mare, è il meriggio della vita
che si ripete ogni giorno, sempre diverso, inspiegabile.'
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Ubicazione:
98070 Torremuzza ME, Italia
lunedì 14 agosto 2017
Abusivi per necessità o speculatori? Per Luigi Di Maio sono ‘solo’ elettori
‘Hanno
detto che ero un sindaco demolitore. Ma demolire non è una scelta politica: è
un obbligo di legge. È questo il messaggio che mette in pericolo la mia
incolumità. Vivo sotto scorta per aver fatto rispettare la legge’, Angelo Cambiano
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Licata, manifestazione contro le demolizioni (foto da palermo.repubblica.it) |
Il sindaco di Licata ha dovuto lasciare il suo incarico. Angelo Cambiano, diventato
famoso per aver firmato le ordinanze di demolizione delle opere abusive
costruite nel territorio del suo comune, è stato sfiduciato dal Consiglio
comunale. Decisivi sono stati i voti dei consiglieri di maggioranza, in
particolare quelli del gruppo 'alfaniano'. Le numerose minacce non erano
riuscite a fermare l'azione di legalità avviata dal Primo cittadino di Licata,
ma, come accade spesso nel nostro Paese a farlo sono stati i rappresentanti
eletti dai cittadini, quelli che si lamentano sempre della cattiva
politica e che, nello stesso tempo, sono poco rispettosi delle più elementari
regole di convivenza civile.
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Luigi Di Maio - (foto da adnkronos.com) |
A poche settimane dal
voto per eleggere il Governatore e l'Assemblea regionale in Sicilia l'esponente
grillino Luigi Di Maio ha dichiarato: ‘Se
l’abusivismo è colpa della politica la casa resta un diritto’. La promessa elettorale
è chiara: coloro che riusciranno a dimostrare che il mancato rispetto delle
regole è stato causato dalla 'cattiva politica' otterranno il condono sugli
immobili costruiti abusivamente. Le parole del ‘probabile’ candidato premier
del M5s, oltre a rinnegare quanto affermato dai grillini fino ad oggi,
ricordano quelle dei forzisti nella campagna elettorale del 2001, quando il
Centrodestra vinse le elezioni politiche in Sicilia con un secco 61 a zero. Allora,
la promessa fu mantenuta ed il governo di Silvio Berlusconi fece approvare dalla sua
maggioranza parlamentare il condono fiscale e quello edilizio. Ora ci riprovano
i grillini.
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Angelo Cambiano - (foto da licatanotizie.net) |
L'opinione
di Graziano Delrio è invece di piena solidarietà ad Angelo Cambiano. Ecco cosa ha dichiarato: ‘Ruspe
unico deterrente all’abusivismo, sindaco di Licata un eroe’. L'unico mezzo per ripristinare la legalità è - per il ministro delle Infrastrutture - la demolizione
degli immobili costruiti senza il rispetto delle regole.
I
ritardi e le inefficienze della Pubblica amministrazione italiana sono noti, ma
questi non possono giustificare coloro che si fanno beffe delle leggi dello
Stato. Per quanto
possa essere doloroso, l'atto d’illegalità compiuto per costruire la propria
casa non può essere giustificato dalla ‘necessità’ e dal ‘sacrificio’
economico o dalla ‘cattiva politica’. Le
regole, oltre ad essere alla base di qualunque convivenza civile, sono l’unico
strumento per garantire i diritti dei ceti più deboli della società. L’abusivismo è un atto tipico di una certa cultura retrograda, di chi
ritiene di poter fare tutto in barba a qualunque disposizione o al semplice
buonsenso. Si fa, cioè, affidamento sull’inefficienza della macchina amministrativa e giudiziaria. Pertanto, chi s’intestardisce ad applicare le regole è visto con diffidenza ed occorre
metterlo da parte. Questo è quello che è avvenuto a Licata. Ora, con la
sfiducia dei consiglieri ed il ‘beneplacito’ di Luigi Di Maio, rientriamo nella ‘normalità' fatta di grandi e piccole illegalità che spesso restano impunite.
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Ubicazione:
92027 Licata AG, Italia
venerdì 11 agosto 2017
12 agosto 1943 la divisione Hermann Göring irrompe a Castiglione di Sicilia 'sparando contro chiunque si parasse davanti'
Dimenticata fino al 2002 la strage nazifascista di
Castiglione di Sicilia è la prima di una lunga serie di eccidi compiuti sul
territorio italiano tra il 1943 ed il 1945
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Carristi della divisione Hermann Goring (foto da milocca.wordpress.com) |
‘Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale fu teatro di
una feroce rappresaglia tedesca che provocò la morte di sedici civili ed il
saccheggio di numerose abitazioni. 12 agosto 1943 - CastiglioneG di Sicilia (CT)’. E’ questa la motivazione con cui il 16 settembre
del 2002 l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, conferì
alla cittadina siciliana la medaglia al valor civile.
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Foto da sitocomunista.it |
Il 12 agosto del 1943 il
governo Badoglio non aveva ancora stipulato l’armistizio di Cassibile e,
pertanto, l’Italia era ancora alleata della Germania nazista. Intanto, le
truppe dell’asse erano già sbarcate in Sicilia ed incalzavano l’esercito
tedesco e quello italiano. Nel corso della ritirata verso Messina la divisione
Hermann Göring, considerata tra i maggiori responsabili dei crimini di guerra
commessi in Italia dai nazisti, era accampata in contrada Sciambro,
nelle campagne di Castiglione di Sicilia. In quei giorni, i tedeschi requisirono
tutto quello che poteva servire per raggiungere la città dello Stretto.
Biciclette, carretti, animali da soma, armi e viveri, mentre i residenti cercavano di difendere quel poco che gli rimaneva per sopravvivere.
Nella tarda serata del 10 agosto del 1943 fu
rubato un camion tedesco carico di generi alimentari o, secondo un'altra tesi,
furono uccisi cinque militari tedeschi. La reazione dei nazisti, qualunque sia stata la motivazione, non si fece attendere, all’alba del dodici ‘un ufficiale al comando di
un autocarro con 40 militari scortati da un carro armato irruppero nella
cittadina sparando contro chiunque si parasse davanti’. I soldati entrarono
nelle case prendendo a calci gli uomini e percuotendoli con i fucili. ‘Una
donna fu buttata giù da un balcone e lasciata sul selciato con le gambe rotte’.
La spietatezza dell’azione di
rappresaglia è raccontata nei dettagli in un articolo pubblicato il 4 ottobre
1943 sul Corriere di Sicilia da un testimone del tempo Nicola Tuccari: ‘Un
giovane di diciassette anni giaceva sulla soglia di casa, accanto ad un
settantenne, trascinandosi morente fin presso ad un letto; la stessa mano che
aveva colpito uno nell'atto d'arrendersi, insistendo poi contro il corpo
martoriato prono nel suo sangue, crivellò il capo canuto di un ottuagenario
inebetito; e non si permise che un padre, ucciso a tradimento da dietro una
porta, fosse sostenuto moribondo dal figlio che l'aveva visto colpire: il
giovane ancora imbrattato del sangue paterno fu spinto fra gli ostaggi’.
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Monumento in ricordo delle vittime del 12 agosto 1943 (foto da anpicatania.wordpress.com) |
Al alcuni spararono perché tentavano di fuggire. Un uomo fu ucciso perché non rispettava l’ordine di non muoversi, ma il
soldato tedesco non sapeva che aveva di fronte un sordomuto. La ferocia
nazista durò mezz’ora, i morti furono 16 ed i feriti 20. Il commando prese in
ostaggio con l’intenzione di fucilarli per rappresaglia circa 300 uomini, tra
loro c’erano bambini ed anziani. Un testimone ricorda che furono rinchiusi per
tre giorni in un torrione detto Cannizzu. Gli ostaggi furono liberati solo
grazie alla mediazione di alcune suore che vivevano nell’Istituto Regina
Margherita. Ecco cosa scrisse sui motivi dell’azione nazista suor Anna Amelia
Casini dell’ordine delle figlie di Sant’Anna: ‘Siccome nel tempo in cui i tedeschi si trovavano a Castiglione... i
paesani avevano ucciso cinque tedeschi perché devastavano le campagne e
spadroneggiavano a più non posso..., quindi per cinque dei loro morti ne
dovevano uccidere trecento’. Suor Emilia racconta invece la
trattativa per liberare i prigionieri: ‘L'interprete girava intorno al
capitano con insistenza ripetendo le stesse parole: i colpevoli sono fuggiti!
Ma il capitano gridava: cinque me ne hanno uccisi, fucilateli subito’. Rivela anche di essersi offerta di morire
in cambio di tutti gli ostaggi. Quel gesto fece cambiare idea al comandante
tedesco che decise di liberare i prigionieri.
La strage di Castiglione, oltre ad essere la prima in Italia, è
dirimente anche perchè i comandanti dell’esercito italiano e delle autorità
fasciste allora ancora alleati con i tedeschi non intervennero per impedire il
massacro di civili inermi e, purtroppo, quello fu solo l’inizio di una lunga serie di eccidi nazifascisti che
insanguinarono il nostro paese fino alla Liberazione, avvenuta il 25 aprile del
1945.
Fonte wikipedia.org
Una Sinistra 2.0 è possibile, ma occorre essere flessibili e generosi
La
Sinistra italiana è una galassia che fatica ad aggregarsi in un unico soggetto politico, perché?
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Enrico Berlinguer (foto da samizdatonline.it) |
Stando agli ultimi
sondaggi il Pd, dopo la scissione della minoranza, ha un consenso tra il 26 ed il
27%, mentre la nuova formazione Articolo 1 - Mdp si aggirerebbe intorno al 3%,
Sinistra Italiana e Campo progressista di Pisapia sono entrambe sul 2%, ancora meno il
movimento Possibile guidato da Pippo Civati e Rifondazione comunista. I rilevamenti
statistici a campione non sempre corrispondono alla realtà, ma esprimono un’indicazione,
sia pure approssimativa, dell’opinione pubblica. Allora è lecito chiedersi, perché i movimenti di Sinistra hanno un
appeal così limitato? E’ un problema di visibilità? E’ la mancanza di una
leadership unitaria adeguata? E’ la conseguenza di una proposta politica
obsoleta? O, infine, è il risultato della scarsa compattezza dei vari movimenti
che dovrebbe costituire il nuovo partito? Le
risposte a queste domande sono dirimenti e possono darle solo i militanti.
E’ un lavoro difficile, ma è indispensabile se si vuole dare forza e sostanza alla
nuova compagine politica.
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Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo (foto da temi.repubblica.it) |
I
mezzi che si possono utilizzare sono diversi a cominciare dai circoli, ma ci
sono anche la Rete e le nuove tecnologie. Un partito liquido e social, democratico ed egualitario, aperto al confronto e alle innovazioni, che combatte le ingiustizie ed i privilegi, che si fa carico degli ultimi, insomma una Sinistra 2.0 è possibile, ma, oltre ad essere ambiziosi, è necessario essere generosi e flessibili nelle proposte e nelle idee che si vogliono affermare. Non si tratta di fare un copia ed incolla del blog di
Beppe Grillo, ma, oggi, un sito web che
dia la possibilità agli iscritti di confrontarsi con i dirigenti nazionali è
indispensabile se si vogliono dare basi solide ad un movimento politico. Inoltre, in politica mai dire mai. Escludere a
priori ogni forma di dialogo con il Pd o il M5s è autolesionistico, ma lo è,
anche, presupporlo come inevitabile.
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Foto da repubblica.it |
Renzi
potrebbe fare un passo di lato ed i grillini, per evitare di rimanere altri cinque anni ai margini del potere,
potrebbero accettare il dialogo. E’ assai difficile che queste ipotesi si
verifichino, ma non si possono escludere a priori, tutto dipenderà dal
risultato delle prossime elezioni politiche. Del resto non si può neanche ipotizzare un grande movimento politico che ha come unico
obiettivo quello di andare all’opposizione. In Italia non esistono
schieramenti con maggioranze assolute, pertanto se la Sinistra vuole governare deve
accettare il compromesso, anzi è l’unico strumento che ha per attuare politiche
di giustizia sociale, per dare, cioè, una opportunità a chi non ha un lavoro e vive in
una condizione di povertà assoluta o di disagio sociale.
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Ubicazione:
Sicilia, Italia
mercoledì 9 agosto 2017
domenica 6 agosto 2017
Dovrebbe andare in pensione invece sarà assunta dal Miur, in Italia succede anche questo
La speranza è proprio l’ultima
a morire avrà pensato Bernarda Di Miceli quando ha ricevuto la notizia che
sarebbe stata immessa in ruolo con l’inizio del nuovo anno scolastico
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
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Bernarda Di Miceli - (foto da repubblica.it) |
La docente palermitana è una
dei pochi precari della Sicilia (5% del totale) sui cinquantuno mila previsti
dal ministero che quest’anno saranno immessi in ruolo. L’insegnante di scuola
primaria firmerà la prossima settimana presso la sede dell’Ufficio scolastico
provinciale il contratto a tempo indeterminato come docente dell’istituto Pio la
Torre di Palermo. La particolarità della
notizia sta nel fatto che Bernarda Di Miceli pur avendo l’età (69 anni e sei
mesi) per andare in pensione (l’età minima è 66 anni e 7 mesi) non può farlo
in quanto non ha ancora maturato i requisiti minimi previsti dalla legge, cioè non
ha ancora versato 20 anni di contributi previdenziali. Nella sua carriera lavorativa iniziata negli anni
Settanta la neo assunta a tempo indeterminato, come tanti altri suoi colleghi,
ha sempre lavorato con incarichi annuali o supplenze brevi. Nel 2014 depennata per
limiti di età dalla graduatoria provinciale, ha vinto il ricorso fatto su
insistenza della figlia che svolge la professione di avvocato, ora reinserita
ha diritto all’assunzione. Tuttavia, Bernarda Di Miceli per raggiungere i requisiti
minimi contributivi per la pensione di vecchiaia sarà costretta a lavorare fino
all’età di 70 anni e 7 mesi, cioè fino al febbraio del 2018.
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Foto da palermo.repubblica.it |
La vicenda dimostra, oltre alle ‘astrusità’ delle
modalità di reclutamento della scuola italiana, l’inadeguatezza del sistema
economico e produttivo del nostro Paese. Nelle
regioni meridionali il lavoro è una chimera per molti e spesso ci si accontenta
anche di occupazioni precarie e superflessibili come sono diventate quelle dei
docenti e dei collaboratori Ata della scuola. In particolare i laureati, non
potendo sfruttare le competenze acquisite, sono costretti ad emigrare, al Sud restano i meno istruiti, in particolare i cosiddetti Neet, cioè coloro che non
lavorano e non studiano. A segnalare questa ‘novità sociale’ sono quasi tutte
le indagine statistiche pubblicate negli ultimi anni. Il Mezzogiorno è entrato in un circolo vizioso, nel senso che con le risorse umane migliori costrette ad emigrare le inefficienze
nell’apparato politico ed istituzionale inevitabilmente si accentueranno e di
conseguenza aumenteranno i ritardi nello sviluppo della struttura economica e
produttiva. Il sistema Italia continuerà
così a creare ingiustizie e privilegi, soprattutto territoriali tra il Nord
e il Sud del paese. Cosa aspettano i responsabili della classe dirigente e
politica nazionale ad affrontare la questione occupazionale ed in particolare la
Questione meridionale?
Ubicazione:
Sicilia, Italia
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