‘Senza il 25 aprile non ci sarebbe stato neanche il 2 giugno’, @Italiantifa.
Viviano un’epoca in cui il fascismo sta tentando di riemergere. Il primo scopo dei nostalgici è smentire quanto è avvenuto nella prima metà del secolo scorso, il nostro è quello di impedirglielo. Ecco alcuni episodi pubblicati su Twitter dal profilo @ANPIRomaPosti.
Denunciato
come ebreo da un fascista al quale aveva salvato la vita,
#EmanueleArtom, storico e #patriota del Partito d'Azione, venne arrestato e
trasferito presso il "braccio" tedesco delle "Nuove"
carceri di #Torino. Il #7aprile 1944 morì sotto tortura all'età di 29 anni.
Irredentista
mazziniano perseguitato dal governo austriaco allo scoppio della #GrandeGuerra, dopo l'#Armistizio, #UmbertoFelluga fu tra i principali
esponenti del Partito d'Azione nel #CLN triestino. Arrestato dai nazisti morì a
#Dachau il #7aprile 1945. Aveva 52 anni.
La mattina del #6aprile del 1944, nella piccola frazione di #TufoDiCarsoli (#AQ), due giovani sposi del posto, #SilvioPalma e #ArmidaCappelli, vennero assassinati senza alcun motivo da un cecchino delle #SS mentre erano intenti a rifornirsi d'acqua presso una sorgente.
Meccanico
alla @DucatiMotor, #LucianoVenturi, “Lucciola” militò nella 66ª brigata
"Jacchia Garibaldi" e operò a #Monterenzio. Catturato dai tedeschi il
#7novembre 1944 a Ozzano Emilia, venne deportato a #Mauthausen. Morì a
@Gusen_Memorial il #7aprile 1945. Aveva solo 16 anni.
Operaio meccanico, #CleoRicchi dopo l'#Armistizio militò nel battaglione "Città della brigata SAP Imola". Arrestato da fascisti e consegnato ai tedeschi, venne deportato a #Mauthausen il #25dicembre 1944.Morì a @Gusen_Memorial il #7aprile 1945. Aveva 20 anni.
#AlfredoStignani,
militante comunista, dopo l'#Armistizio militò nella 5a brg "Bonvicini
Matteotti". Catturato dai fascisti venne torturato a lungo nella
Rocca di #Imola. Sentendo di non poter più resistere il #7aprile 1945 si gettò
dal torrione della Rocca. Aveva 55 anni.
Operaio
della @DucatiMotor, #GrazianoErcolesi dopo l'#Armistizio militò nel battaglione
"Mariano" della 62ma brigata "Camicie rosse Garibaldi" e
operò a #Pianoro. Arrestato dai fascisti, venne fucilato a #Bologna, in via del
#Borgo il #7aprile 1945. Aveva 21 anni.
#Patriota
della 63a brigata "Bolero Garibaldi", #UmbertoArmaroli venne
arrestato dai fascisti il #4aprile 1944. Incarcerato nella caserma dei #CC di
Borgo Panigale (#BO) fu a lungo torturato. Rimasto senza sorveglianza, si
buttò da una finestra e morì sul colpo il #7aprile 1944.
#DonConcezioChiaretti
fu fucilato con altri 22 #patrioti il #7aprile 1944.
In
seguito ad una spiata, il #17marzo 1945 4 fascisti in borghese si
recarono a casa sua. Accortosene, #AngeloZanoni tentò la fuga. Gli spararono
ferendolo, ma riuscì a raggiungere la strada. Qui gli spararono ancora,
colpendolo gravemente. Trasportato a #Crema, morì il #6aprile.
80
anni fa l'inizio della strage della #Benedicta. Sull'Appennino ligure, alle
spalle di Genova, 75 partigiani catturati in un rastrellamento in cui
persero la vita altri 70 compagni furono passati per le armi da un plotone
di fascisti comandati da un ufficiale nazista.
“A
questo punto altri italiani vestiti in uniforme tedesca al comando di truppe
tedesche si avventarono sugli sfortunati cittadini; abbandonando ogni
dissimulazione si diedero al massacro in tutta fretta.” Il #13aprile
1944 a #Vallucciole i nazifascisti massacrarono 109 civili.
Su
diretto ordine di #KlausBarbie,"il boia di #Lione", il #6aprile 1944
presso #Izieu la #Gestapo deportò 44 bambini e 7 insegnanti dalla
colonia per rifugiati creata dai coniugi #Zlatin. Prima furono internati a
#Drancy e successivamente inviati ad #Auschwitz. Nessuno sopravvisse.
"La
politica italiana di espansione nei #Balcani venne contraddistinta da inaudite
violenze, che non furono episodi isolati o eccessi di singoli, ma
componenti essenziali della strategia di dominio territoriale dell'#Italia
fascista."
"Il
terrorismo fascista non risparmiava né i vecchi che venivano legati alle corna
delle capre affinché poi le bestie li torturassero nella loro corsa furibonda, né
i bambini ai quali bruciavano le mani dopo averle cosparse di benzina."
“Abbiamo
distrutto tutto da cima a fondo senza risparmiare gli innocenti. Uccidiamo
intere famiglie ogni sera. Se cercano soltanto di muoversi tiriamo senza
pietà e chi muore muore.”, soldato italiano dalla #Jugoslavia. Luglio 1942.
Il
#7aprile 1935 a #Kalymnos(#Grecia) durante gli scontri tra la popolazione e i
carabinieri il giovane pastore #ManolisKazonis venne ucciso a bruciapelo dai
militari. I suoi funerali furono svolti di notte e in segreto visto il
divieto di riunirsi imposto dall'occupante italiano.
Tra
il 2 ed il #15aprile 1941, nella contea di #Karlovac, gli #Ustascia croati massacrarono: nel
villaggio di #BegovoBrdo 93 abitanti di cui 39 bambini,73 civili nella foresta
di #Latićki, 15 abitanti a #GornjaŽrvnica, 16 civili, di cui 10 bambini a
#Samarevci e 220 a #Katinovac.
Il
#7aprile 1943, gli #Ustascia deportarono dal villaggio di
#GornjeDubrave, verso il campo di #Sisak, circa 250 persone. Chi si oppose
venne ucciso.
A
#ĐurađNikolaTutorović fu fracassata la testa su una pietra davanti ai
genitori, mentre #IlijaRaceMikašinović venne accecato.
"A
guidare tedeschi a #Leonessa nella ricerca delle persone da eliminare fu
#RosinaCesaretti, una fanatica fascista che non si fermò nemmeno davanti a
un suo fratello mutilato, che fu ucciso brutalmente".
Il #7aprile 1939 l’esercito italiano invase l’#Albania. Le statistiche dei danni arrecati parlano di: 28.000 morti, 12.600 feriti, 43.000 deportati ed internati nei campi di concentramento, 61.000 abitazioni incendiate, 850 villaggi distrutti e 100.000 bestie razziate.
Come si fa a negare tutto questo. Come si fa ad essere fascisti.
Fonti:
@ANPIRomaPosti e @Italiantifa
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