Diminuita
negli ultimi sette anni l’occupazione nel settore delle costruzioni e dell’industria,
aumentata invece quella nei servizi, ma si è allargato, ancora di più, il
divario tra il Sud ed il Nord del paese
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il
settore delle costruzioni ha fatto registrare il calo più elevato di occupati dal
2008 ad oggi. L’emorragia
di addetti nel comparto è stata di 464mila unità ed è continuata anche negli
ultimi due anni. A differenza di quanto è avvenuto negli altri settori produttivi dal 2013 sono stati persi altri 64mila900 posti di lavoro. A dirlo è un’elaborazione
dei dati Istat fatta dal Centro studi di ImpresaLavoro.
A
livello regionale
solo in Liguria il numero di addetti del settore è oltre i livelli fatti registrare
prima della crisi (+0,94%%), mentre sono diminuiti sensibilmente soprattutto
nelle regioni meridionali, in Molise del 46,67%, in Calabria del 39,09% ed in
Sicilia del 38,73%.
L’agricoltura
ha fatto registrare cali più modesti,
con otto regioni che, anzi, hanno incrementato l’occupazione rispetto al 2008. Si
tratta di Marche ed Abruzzo con aumenti di oltre il 30%, seguite da Toscana
(+17,9%), Sardegna (+13,26%), Lazio (+12,43%) e Friuli Venezia Giulia (+10,96%).
Record negativo, invece, per il Molise (-40,49%) e la Puglia (-23,54%).
Nel
settore industriale i livelli occupazionali sono ben lontani da quelli
pre-crisi in tutte le regioni,
ma i cali più consistenti sono avvenuti nel Mezzogiorno. In Sardegna c’è stata una diminuzione del 23,45%, in Calabria del 20,37% ed in Puglia del 20,34%.
E’
cresciuta invece dell'1,74% l’occupazione nei servizi. Dei 267mila nuovi posti di lavoro ben 233mila sono
stati creati negli ultimi due anni. A trainare la ripresa dell’occupazione è stato
quindi il settore terziario. A livello regionale gli addetti del comparto rispetto
al 2008 sono cresciuti nel Lazio del 9,55%, nel Trentino Alto Adige dell’8,54%,
in Toscana del 5,43% e nell’Umbria del 4,78%. Cali consistenti, invece, in
Abruzzo (-11,46%), Calabria (-9,31%) e Sicilia (-4,40%).
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