lunedì 4 gennaio 2016

Solo il 14,9% dei distretti industriali si trova nel Mezzogiorno

Nel decennio 2001-2011 è calato il numero dei distretti industriali, ma sono cresciute le loro dimensioni, mentre, a livello territoriale, rimane ampia la distanza tra Nord e Sud del Paese 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

In Italia le aree industriali assorbono circa il 40% dell’occupazione e, anche se il loro numero è calato, nell’ultimo decennio sono rimasti sostanzialmente stabili. A dirlo è l’Istat sulla base dei dati dell’ultimo censimento.
Dal 2001 al 2011  il numero dei distretti industriali è diminuito da 181 a 141, ma è aumentata la loro dimensione e densità territoriale. Anche gli addetti sono aumentati di numero (+1,8%), ed impiegano circa 4,9 milioni di lavoratori. L’incremento ha riguardato tutti i settori (+16,7%), compensando così il calo nel manifatturiero (-21%).
Le principali specializzazioni sono quelle del cosiddetto ‘Made in Italy’. Tra esse spiccano la meccanica, il tessile e l’abbigliamento, i beni per la casa, calzature ed industrie alimentari.
A livello territoriale rimane enorme la distanza tra il Nord ed il Sud del Paese. Le aree industriali si concentrano in Lombardia e Veneto (40,4%) e nel Nord-Est (31,9%). Al Centro sono il 27%, in particolare in Toscana e nelle Marche. Segue il Nord-Ovest (26,2%), mentre sono appena il 14,9% nel Mezzogiorno.

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