venerdì 20 gennaio 2023

‘La disuguaglianza non conosce crisi’

Lu saziu nun criri a lu diunu’ dice un proverbio siciliano. Chi vive nel benessere non può capire chi vive in povertà

di Giovanni Pulvino

Foto da oxfamitalia.org
‘Dal 2020 l’1% più ricco si è accaparrato quasi il doppio dell’incremento della ricchezza netta globale rispetto al restante 99% della popolazione mondiale’. A sostenerlo è il nuovo rapporto ‘La disuguaglianza non conosce crisi’ pubblicato da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. Durante la pandemia l’1% più ricco ha visto crescere il proprio patrimonio di 26.000 miliardi di dollari, cioè il 63% dell’incremento globale. Il 37% è invece andato al 99% più povero della popolazione.

È un record storico.

Le ricchezze di un miliardario ‘sono aumentate di 2,7 miliardi di dollari al giorno nell’ultimo triennio’. Tutto questo nonostante la crisi dei mercati finanziari.

Nel 2022 le ‘95 aziende, big dell’energia e le multinazionali del cibo, hanno raddoppiato i loro profitti’. Nello stesso tempo circa 1,7 miliardi di lavoratori vivono in Paesi dove l’inflazione è maggiore dell’incremento dei salari.

‘820 milioni di persone , cioè 1 su 10 , soffrono la fame’.

Per la prima volta in 25 anni aumentano contemporaneamente estrema ricchezza ed estrema povertà. Crisi dopo crisi i molteplici divari si sono acuiti, rafforzando le iniquità generazionali, ampliando le disparità di genere e gli squilibri territoriali’, ha dichiarato Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam International. Ed ancora: ‘Un sistema fiscale più equo, a partire da un maggiore prelievo sugli individui più facoltosi, è uno degli strumenti di contrasto alle disuguaglianze. Un’imposta del 5% sui grandi patrimoni potrebbe generare per i Paesi riscossori risorse da riallocare per obiettivi di lotta alla povertà a livello globale affrancando dalla povertà fino a 2 miliardi di persone’.

Secondo la Banca Mondiale ‘stiamo assistendo al più grande aumento di disuguaglianza e povertà globale dal secondo dopoguerra. Interi Paesi rischiano la bancarotta e quelli più poveri spendono oggi quattro volte di più per rimborsare i debiti rispetto a quanto destinano per la spesa pubblica in sanità.

Lu saziu nun criri a lu diunu’ dice un proverbio siciliano. Chi vive nel benessere non può capire chi vive in povertà

Non possiamo fare finta di niente, ogni giorno dobbiamo decidere se essere solidali o indifferenti.

E come diceva Don Lorenzo Milani: Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali’.

Fonte oxfamitalia.org

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