lunedì 16 settembre 2024

Nessuno è al di sopra della legge, ministri compresi

‘E’ incredibile che un Ministro della Repubblica italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini. Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo. La mia totale solidarietà al Ministro Salvini’, Giorgia Meloni

di Giovanni Pulvino

Matteo Salvini

Tutti devono sottostare alla legge, nessuno è escluso, neanche ministri e presidenti del Consiglio o della Repubblica. Si chiama Stato di diritto ed è un principio affermato già nel XVII secolo.

La separazione dei poteri risale addirittura ad Aristotele e Platone. La moderna teoria è del 1748, quando Montesquieu pubblicò lo Spirito delle leggi.

Questi due principi sono alla base dello Stato liberale e delle democrazie. Le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono in contrasto con questi valori.

La difesa dei confini non spetta al ministro dell’Interno. Il capo delle Forze armate è il Presidente della Repubblica e la competenza sul controllo dei confini marittimi è della Marina militare e della Guardia costiera.

È bene precisare che quest’ultima è sotto la direzione del ministero delle Infrastrutture, che allora era guidato dal grillino Danilo Toninelli.

Nell’agosto del 2019 un gruppo di migranti alla deriva sulle acque del Mediterraneo fu salvato dalla Ong Open Arms. La nave spagnola nonostante le richieste di un porto sicuro rimase in mezzo al mare per diciannove giorni. Non si è trattato di difesa dei confini, ma è stato impedito deliberatamente il trasferimento in terra ferma nonostante la sentenza del Tar avesse sospeso il divieto voluto e firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Ma poi difesa da chi? Stiamo parlando di 147 migranti, tra cui donne e bambini che fuggivano dalla povertà e dalla miseria.

Quella del leader della Lega fu solo un’operazione di propaganda politica simile a quella che il governo di Giorgia Meloni sta tentando di realizzare con la costruzione in Albania di un Centro di permanenza per il rimpatrio.

L’art. 67 della nostra Costituzione stabilisce: ‘Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato’.

Deputati e senatori devono operare nell’interesse di tutti i cittadini, non solo dei loro elettori. Quello ricevuto dai parlamentari è un mandato politico non esclusivo e non militare.

Invocare la volontà popolare non solo è pericoloso per le nostre istituzioni, ma viola palesemente la Costituzione e rinnega cinque secoli di storia.

È bene ricordare che l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini è stata data nel 2020 dal Senato, non da una banda di facinorosi. E la Magistratura agisce autonomamente sulla base delle leggi approvate dal Parlamento e secondo i principi sanciti dalla Costituzione.

Il leader della Lega non ha ricevuto nessun mandato dai cittadini, non da tutti almeno, non ha difeso i confini, bloccare l'Open Arms non era il suo compito istituzionale ed ha agito in 'disprezzo' dell’ordinamento giuridico e delle sentenze del Tribunale amministrativo regionale.  

Ora chiede l’immunità, ma la legge è uguale per tutti, anche per i ministri della Repubblica.

Fonte wikipedia.org


sabato 14 settembre 2024

‘Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente …’

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria’, articolo 21 della Costituzione italiana

di Giovanni Pulvino

Giorgia Meloni

La Camera dei deputati sta approvando il Ddl sulla sicurezza. Il testo concordato dai ministri Piantedosi e Nordio prevede nuove fattispecie e aggravanti di illeciti, tra questi l’occupazione abusiva di immobili.

Nel Codice penale ci sono già tre norme che sanzionano questo reato.

L’art. 633 punisce con un massimo di tre anni di carcere l‘invasione di terreni o edifici’. L’art. 633 bis prevede fino ad un massino di sei anni per l‘invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica’. E per ‘turbativa violenta del possesso di cose immobili’ l’art. 634 c.p. prevede due anni di reclusione.

Con il Ddl sicurezza in corso di approvazione si rischiano per lo stesso illecito da due a sette anni di carcere.

Il governo di Giorgia Meloni inasprisce le sanzioni, perché? È una norma ‘anti-Salis?

Non solo.

Nella legge in discussione viene introdotta un’aggravante ‘se due o più persone manifestano il loro dissenso bloccando il traffico o intralciando la circolazione sui i binari di una ferrovia’.

È evidente che questa disposizione vuole impedire o quantomeno scoraggiare le proteste degli attivisti per il clima e in generale quelle degli studenti. 

E' una norma contro il dissenso e contro chi contesta i provvedimenti della maggioranza di Governo. 

Tutto in contrasto con l’articolo 21 della Costituzione che stabilisce: ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria’.

sabato 7 settembre 2024

‘Dio, patria, famiglia e beautiful’

‘Dio, patria , famiglia e beautiful’, con queste parole semplici e chiare il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha commentato la vicenda dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

di Giovanni Pulvino

Gennaro Sangiuliano insieme a Giorgio Almirante, anni
Settanta. (foto da barbadillo.it)

La vicenda dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è dirimente su come opera il governo di Giorgia Meloni. I fatti di queste settimane sono l’esempio perfetto di quello che Pier Luigi Bersani definisce la ‘rivincita missina sulla Costituzione antifascista’.

In gioventù Gennaro Sangiuliano ha fatto parte del FUAN, Fronte universitario d’azione nazionale, movimento politico di estrema Destra nato nel 1950 e sciolto nel 1996. È stato consigliere circoscrizionale del Movimento Sociale Italiano nel quartiere di Soccavo a Napoli. È entrato in Rai nel 2003. Nel 2009 è diventato vicedirettore del Tg1 diretto da Augusto Minzolini. Il 31 ottobre 2018 è stato nominato direttore del Tg2. Carica che ha lasciato il 21 ottobre 2022 per quella di ministro della Cultura nel governo di Giorgia Meloni.

Durante questo periodo compie diverse gaffe che lo rendono famoso soprattutto nei social. Eccone alcune. Al premio letterario Strega vota per un libro che non ha letto, ma che si impegna a farlo. Dichiara che Time Square è a Londra. Sostiene che il fondatore del pensiero della Destra è stato Dante Alighieri. Ha affermato che Colombo ha scoperto l’America seguendo le teorie di Galileo Galilei che è vissuto 70 anni dopo. Alla domanda di un giornalista se si dichiarava antifascista ha replicato intimando: ‘Lei prima si dichiari anticomunista’.

La vicenda di Maria Rosaria Boccia è in un certo senso solo l’ultima super gaffe del ministro. Avvia una ‘relazione sentimentale’ con una  presunta ‘collaboratrice’, le promette una consulenza ministeriale gratuita ma è pronto a rinnegarla su richiesta perentoria della moglie. Tutto alla faccia della famiglia tradizionale. Del resto, è in buona compagnia. Ecco alcuni esempi.

La presidente del Consiglio è madre non sposata ed è separata dal convivente. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida è separato dalla moglie che è sorella della premier e responsabile di FdI principale partito della maggioranza di governo. Daniela Santanchè, ministro del Turismo, si è separata dopo 23 anni di matrimonio dal chirurgo Paolo Santanchè di cui continua a mantenere il cognome. Successivamente ha avuto diversi legami sentimentali, ora convive con Dimitri Kunz che è anche consigliere in Visibilia, una delle sue società.

Alessandro Giuli firma davanti al Capo dello Stato
Sergio Mattarella
Come dare torto al governatore della Campania Vincenzo De Luca quando commenta ironicamente: ‘Dio, patria, famiglia e beautiful’.

Ma Giorgia Meloni, che soffre della sindrome da underdog, deve dimostrare l’efficienza e la solidità del suo governo. Prima ancora dell’ufficialità delle dimissioni irrevocabili di Gennaro Sangiuliano ha proposto al Capo dello Stato il nuovo ministro che ha già giurato sulla Costituzione. È Alessandro Giuli, ex militante di Meridiano Zero, movimento neofascista. Iscritto alla facoltà di Filosofia ha abbandonato dopo pochi esami per intraprendere la carriera di giornalista con il Tempo, Libero, l’Inchiesta etc.. Insomma, l’uomo giusto al posto giusto, almeno secondo Giorgia Meloni.

Il tutto ovviamente alla faccia dell’amichettismo.

Fonte wikipedia.it


giovedì 5 settembre 2024

Chitarre

Ora stanno lì, senza corde, ci sono, sono nuove, ma stanno senza corde ..

di Giovanni Pulvino

Piazzetta  ru tabbacchinu
Stava seduto sulla panchina a strimpellare due note ed a sussurrare un motivo ...

Stavamo seduti sul marciapiede o sulle panchine. Dopo una breve 'disputa' si sceglieva una canzone. Seguendo il ritmo della chitarra si iniziava con la prima strofa, a farlo di solito era il più intonato, poi si univano gli altri. Qualcuno andava fuori tempo o cantava senza conoscere le parole, ma che importava.

Non ricordo chi, quando e come comprammo la prima chitarra, c’era. Giorni interi a suonare il re o il sol, a tentare le prime melodie. I calli alle dita facevano male, ma, si sa, non si apprende nulla senza fare qualche sacrificio. Non so cosa ci spinse ad imparare, forse era la moda di quegli anni o semplicemente era un bisogno innato di conoscenza, di condivisione, di socializzazione. Oggi non è più così, chissà perché.

Chitarre
Si rifiutava sempre di accodarla, dovevo farlo sempre io ..

Un giorno la chitarra era poggiata sul tavolo d'ingresso, ma dava fastidio, fini per terra e la cassa si ruppe. Quel gesto di insofferenza mi sorprese, ma non reagì, era rispetto, oggi lo comprendo. Continuammo ad utilizzarla fino a quando non ne comprai una nuova. La portai in treno da Torino, sembrava uno strumento professionale, ma non lo era. Non mancava mai nelle feste, in spiaggia o in piazzetta. Nelle fresche serate di luglio cantavamo sottovoce per non disturbare il sonno di chi dall’altra parte della strada stava con le finestre aperte. 

Era il nostro Karaoke.

Ogni occasione era buona per comprare un nuovo spartito.

Alcuni accordi erano semplici altri più complicati. Chissà perché quelli delle canzoni più note erano ‘facili’ da eseguire. Intonare, si fa per dire, i motivi più conosciuti era alla portata di tutti o quasi.

Erano le nostre estati e non solo, erano occasioni per condividere momenti imperfetti, per dimenticarsi, quando si è giovani è facile, poi capisci che è solo tempo che trascorre, che è memoria a perdere, nient’altro.

Ora stanno lì, senza corde, ci sono, sono nuove, ma stanno senza corde ..