Tra studenti asintomatici e flop dei test sierologici, il rientro a scuola non sarà senza rischi, a dirlo è la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
La Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - ( foto dal profilo facebook) |
Oltre il 40% dei docenti e del personale Ata sono ultracinquantacinquenni. A quell’età soffrire di qualche patologia è naturale.
Sono quasi tutti soggetti a rischio. Il ministero dell’Istruzione per evitare
defezioni di massa ha previsto regole stringenti per chi farà richiesta di
esonero. Quello che è certo è che tutto il personale della scuola sarà costretto
ad operare in un ambiente di lavoro non sicuro ed in condizioni precarie. Ma la
tutela della salute dei lavoratori non era prevista nei contratti collettivi? Questo
diritto non è sancito, tra l’altro, dall’art. 32 della Costituzione? Facciamo
finta che non ci sia? I sindacati cosa ne pensano?
Il virologo Andrea Crisanti pochi giorni fa ha affermato:
‘Su 8 milioni di studenti, il 2-3% potrebbe essere positivo’.
Questo significa che circa 240 mila giovani studenti potrebbero essere asintomatici,
cioè portatori inconsapevoli del virus. Evitare i focolai sarà impossibile o
quasi. Inoltre, nell’immediato è inutile sperare nel vaccino, a sostenerlo è
sempre Crisanti: 'Vaccino anti-Covid entro fine anno? Impossibile.
Scorciatoie aumentano rischi effetti indesiderati'. La notizia dello stop
alla sperimentazione del vaccino AstraZeneca-Oxford ne è la conferma.
I docenti che hanno fatto il test sierologico sono uno su quattro. Pochi. Nessuno degli otto milioni di ragazzi che tra
poco riempiranno autobus ed aule scolastiche è stato sottoposto alla stessa
analisi, perché? Ora Lucia Azzolina ha annunciato che saranno fatti a campione.
Ed ancora, per cautelarsi, l’esponente grillina ha sottolineato: ‘Il rischio
zero non esiste’. Se lo dice la Ministra noi chi siamo per non crederci? Tutti
sanno che la riapertura della scuola potrebbe provocare una seconda ondata
pandemica, ma non si deve dire, anzi occorre sottolineare che si sta facendo di
tutto perché avvenga in sicurezza.
Dal 14 settembre circa dieci milioni di persone, tra
studenti e lavoratori della scuola, usciranno da casa senza avere il Covid-19 e
poi vi faranno ritorno pensando di non averlo contratto, ma non sarà così, non per tutti almeno.
I docenti, non è superfluo ricordarlo, sono stati assunti per fare gli insegnanti ed i
formatori, non certo per fare gli ‘eroi’.
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