domenica 20 agosto 2023

‘Paperoni’ italiani sempre più ricchi

Il quotidiano Milano Finanza redige ogni anno la classifica dei possessori di grandi ricchezze borsistiche, ecco chi sono i più ricchi

di Giovanni Pulvino

Nell’ultimo anno il divario 'borsistico' tra i principali ‘paperoni’ si è ampliato. Nel primo gradino della classifica redatta da Milano Finanza c’è la famiglia di Leonardo Del Vecchio che con 32,5 miliardi di euro ha fatto registrare nell’ultimo anno un incremento del 14,7%. Seguono Miuccia Prada e Patrizio Bertelli con 13,00 miliardi di euro con un aumento del 14% e la famiglia Rocca che con la controllata di infrastrutture petrolifere Tenaris ha fatto registrare quasi 10,5 miliardi di euro ed un incremento dell’11,5%.

Insieme capitalizzano oltre 56 miliardi di euro con un aumento del 14% rispetto ai 49,2 miliardi del 2022.

Un'altra famiglia che ha beneficiato del buon andamento delle azioni è quella degli Agnelli-Elkann-Nasi. Grazie alla performance del 19,6% di Exor, cassaforte di famiglia, ha realizzato un incremento di ricchezza di 10 miliardi di euro.

Con una consistenza borsistica passata dal 1,8 a 2,8 miliardi di euro la famiglia Buzzi ha guadagnato nella classifica undici posti.

L’exploit migliore è stato di Andrea Iervolino che è passato dal 317esimo all’ottavo posto.

Con gli incrementi di valore dei titoli di Mfe, Mondadori e Banca Mediolanum gli eredi di Silvio Berlusconi hanno guadagnato tre posizioni e sono saliti alla diciassettesima piazza con un incremento del 17,3%, per una ricchezza aumentata di oltre 2,8 miliardi di euro.

Pandemia, guerra tra Russia e Ucraina ed inflazione non hanno scalfito i patrimoni dei soliti ‘paperoni’. Anzi le loro ricchezze continuano a crescere e le disuguaglianze ad aumentare.

Mentre il governo di Giorgia Meloni taglia il Reddito di cittadinanza, lascia invariate le accise sui prezzi dei carburanti e non interviene sull’inflazione che continua ad erodere i salari, i ceti medi e bassi si impoveriscono ed i ricchi diventano sempre più ricchi.

Fonte milanofinanza.it

Nessun commento:

Posta un commento