Il
comitato ‘No Povertà’ ha presentato all’Ars il disegno di legge di iniziativa
popolare sul contrasto alla povertà, ora l’Assemblea potrà discuterlo e
approvarlo
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
I promotori di 'No Povertà' depositano il ddl di iniziativa popolare |
L’iter
è stato avviato
dopo la convalida da parte della Commissione Referendum della Regione delle
oltre quindicimila firme raccolte nei mesi scorsi sul ddl proposto dal comitato
‘No Povertà’ composto dal Centro Studi Pio La Torre, Anci Sicilia, Cgil, Uil,
Libera, Confindustria Sicilia, Caritas, Comunità di S. Egidio, Erripa, Comitato
lotta per la casa ’12 luglio’ e Forum Terzo settore Sicilia.
“Finalmente
il ddl è a disposizione dell’Ars
che può calendarizzarlo, discuterlo e trasformarlo in legge della Regione”, ha
dichiarato Vito Lo Monaco presidente
del Centro Pio La Torre ed ha aggiunto: ”Rimane grave il problema della
povertà e del disagio sociale soprattutto in Sicilia dove i timidi segnali di
ripresa economica del Paese non riversano ancora alcun effetto come
convalidato dall’Istat, dalla Banca d’Italia e dal recente rapporto Svimez
sulle condizioni del Meridione. Non a caso un’altra regione meridionale come
la Puglia, attenta alla questione sociale, ha deliberato un intervento parziale
contro la povertà”.
Il
disegno di legge prevede
che ai beneficiari sia rilasciata una carta acquisti per comprare beni di prima
necessità. L’intervento riguarderà le famiglie in condizioni di povertà
assoluta che secondo l’Istat sono 250mila, cioè il 12,3% delle 1.963.577
famiglie siciliane.
“Il
ddl di iniziativa popolare indica uno sforzo di lotta alla povertà” sottolinea
Lo Monaco ed
ancora: “e per l’inclusione sociale nell’ambito di una ricrescita della Sicilia
e del Meridione. Infatti senza questa l’Italia non crescerà”.
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