sabato 21 novembre 2015

Gela: 'baratto amministrativo' per chi non può pagare le tasse

L’amministrazione comunale di Gela ha deciso di dare la possibilità a chi non ha un lavoro di adempiere agli obblighi tributari con prestazioni lavorative di pubblica utilità

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Il sindaco di Gela, Domenico Messinese
Il sindaco del M5s di Gela, Domenico Messinese, e la sua giunta hanno deliberato un provvedimento, denominato ‘baratto amministrativo’, che consente ai cittadini che non hanno un lavoro e che quindi non sono in grado di pagare le bollette dell’acqua, della luce e del gas o dei tributi locali, di adempiere ai loro obblighi svolgendo prestazioni lavorative volontarie di pubblica utilità.
E’ una fattispecie prevista dalla legge ‘sblocca Italia’ del 2014, il cui scopo è quello di offrire la possibilità a chi non ha disponibilità economiche di saldare i debiti contratti con la pubblica amministrazione con prestazioni lavorative come la manutenzione di immobili e la cura del verde pubblico.
L’obiettivo è quello di “migliorare la vita dei nostri cittadini e di agevolare, quanti, liberamente ed autonomamente, sceglieranno di prestare la loro opera al servizio della comunità” ha dichiarato il sindaco Domenico Messinese ed ha aggiunto: “Metteremo in bilancio una determinata somma che sarà divisa per il numero dei partecipanti aventi diritto grazie alla quale questi cittadini in difficoltà potranno coprire anche parzialmente il debito tributario verso il Comune, che altrimenti non avrebbero mai pagato”.
L’amministrazione comunale ha già predisposto una bozza di regolamento che tiene conto di quanto stabilito dalla legge n. 164 del 2014. In particolare esso dovrà stabilire i criteri per redigere la graduatoria dei richiedenti che, ovviamente, terrà conto delle condizioni reddituali e della composizione del singolo nucleo familiare. Inoltre, l’amministrazione dovrà stabilire l’importo del salario che sarà corrisposto e che sarà compensato per l’adempimento degli obblighi tributari e tariffari non pagati all’Ente. 

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