L’amministrazione
comunale di Gela ha deciso di dare la possibilità a chi non ha un lavoro di
adempiere agli obblighi tributari con prestazioni lavorative di pubblica
utilità
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il sindaco di Gela, Domenico Messinese |
Il
sindaco del M5s di Gela, Domenico Messinese, e la sua giunta hanno deliberato un provvedimento,
denominato ‘baratto amministrativo’, che consente ai cittadini che non hanno un
lavoro e che quindi non sono in grado di pagare le bollette dell’acqua, della
luce e del gas o dei tributi locali, di adempiere ai loro obblighi svolgendo
prestazioni lavorative volontarie di pubblica utilità.
E’
una fattispecie prevista dalla legge ‘sblocca Italia’ del 2014, il cui scopo è quello di offrire
la possibilità a chi non ha disponibilità economiche di saldare i debiti
contratti con la pubblica amministrazione con prestazioni lavorative come la
manutenzione di immobili e la cura del verde pubblico.
L’obiettivo
è quello di “migliorare la vita dei nostri cittadini e di agevolare, quanti, liberamente
ed autonomamente, sceglieranno di prestare la loro opera al servizio della
comunità” ha dichiarato il sindaco Domenico Messinese ed ha aggiunto: “Metteremo in bilancio una determinata somma che sarà
divisa per il numero dei partecipanti aventi diritto grazie alla quale questi cittadini
in difficoltà potranno coprire anche parzialmente il debito tributario verso il
Comune, che altrimenti non avrebbero mai pagato”.
L’amministrazione
comunale ha già
predisposto una bozza di regolamento che tiene conto di quanto stabilito dalla
legge n. 164 del 2014. In particolare esso dovrà stabilire i criteri per redigere
la graduatoria dei richiedenti che, ovviamente, terrà conto delle condizioni
reddituali e della composizione del singolo nucleo familiare. Inoltre, l’amministrazione
dovrà stabilire l’importo del salario che sarà corrisposto e che sarà
compensato per l’adempimento degli obblighi tributari e tariffari non pagati
all’Ente.
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