L’elezione di Silvio Berlusconi alla carica più alta delle istituzioni italiane è plausibile? È un candidato di bandiera? Oppure c’è altro?
Silvio Berlusconi e Matteo Renzi - (foto da alganews.it) |
La
principale funzione del presidente della Repubblica è quella di rappresentare
l’unità del Paese. I costituenti erano ben consapevoli di questa esigenza. L’ultimo
comma dell’articolo 83 della Costituzione stabilisce: ‘L'elezione del
Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due
terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza
assoluta’. La maggioranza qualificata prevista dalla Carta nelle
prime tre votazioni è stata introdotta per favorire un consenso ampio. Perché
questo avvenga è necessaria un’intesa tra le forze politiche.
Il
nome di Mario Draghi sembra essere l’unica figura istituzionale in grado di
mettere d’accordo i partiti. Almeno questo è quanto si evince dalle
dichiarazioni rilasciate in queste settimane dai leader politici, ma nella
realtà così non è. La sua elezione dovrebbe avere come presupposto la nascita
di un nuovo Esecutivo. Ed è assai improbabile che questo possa avvenire senza le
elezioni anticipate e comunque sarebbe difficile mantenere coesa una
maggioranza così ampia e variegata.
La riforma costituzionale ha ridotto drasticamente il numero dei seggi. I parlamentari
faranno di tutto per giungere alla scadenza naturale della legislatura e per continuare con l’attuale Governo. L’ipotesi Draghi è, quindi, improbabile o di
ultima istanza, cioè, può essere utilizzata come ancora di salvataggio nel
caso in cui non si riesca ad eleggere un altro candidato.
Se
così stanno le cose, chi sarà il nuovo capo dello Stato? Una parte del
Centrodestra sogna Silvio Berlusconi. I numeri teoricamente ci potrebbero
essere. Tutto dipende dal comportamento dei parlamentari di Italia Viva e di
quelli del Gruppo misto.
La storia ci insegna che ad essere eletti sono sempre figure non di primo piano. Ed è assai probabile che anche stavolta sarà così. Allora la candidatura del leader di Forza Italia che scopo ha? Serve a favorire l’elezione di un esponente vicina alla Destra? È propedeutica per una sua eventuale nomina a senatore a vita? Certo è difficile immaginare ai vertici delle istituzioni un uomo che è stato condannato a quattro anni di detenzione per frode fiscale e che è oggetto di indagini e processi. Ma nel nostro Paese tutto è possibile, anche questo.
Nessun commento:
Posta un commento