‘L'imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia viene portata dagli attuali 100.000 euro l'anno a 200.000’. Questo è quanto prevede l’art. 3 del decreto Omnibus approvato dal Cdm del governo di Giorgia Meloni
Foto da lacostituzione.info |
Il
suo ingaggio è stato di 124 milioni di euro netti per quattro anni, che corrisponde
ad un’indennità giornaliera di 84.931,51. Tutto senza considerare i
guadagni che sono derivati dallo sfruttamento dei diritti di immagine.
Il
risparmio contributivo per il calciatore portoghese è stato ‘indecente’.
Ovviamente
non è stato il solo.
Le entrate
fiscali derivanti dalla Flat tax sono state circa lo 0,013% l’anno.
Ora
il governo di Giorgia Meloni raddoppia.
L’art.
3 del decreto Omnibus prevede il passaggio dagli attuali 100.000 euro all’anno
ad un’imposta sostitutiva di 200.000 annui.
Continuiamo ad offrire esenzioni fiscali a pochi individui estremamente facoltosi, ma non sappiamo quanto questi contribuenti ‘provvisori’ guadagnano all’estero né quanto avrebbero dovuto pagare se fossero stati assoggettati all’Irpef come un lavoratore dipendente italiano. E non sappiamo se hanno investito nel nostro Paese oppure no.
Siamo
diventati un 'paradiso fiscale', ma solo per i miliardari.
Il tutto in violazione dell’articolo 53 della Costituzione che sancisce: ‘Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva’, tranne, ovviamente, i super ricchi e gli evasori, almeno così hanno stabilito il governo di Matteo Renzi e quello di Giorgia Meloni.
Fonte
senato.it
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