giovedì 6 ottobre 2016

Pil: il Sud cresce la metà del Nord

Nel 2016 il Pil crescerà dell’0,8%, ma continuerà ad aumentare il divario economico tra le regioni del Mezzogiorno e quelle Settentrionali 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto da economia.rai.it
Quest’anno il Pil crescerà dello 0,8%, a dirlo è l’ultimo rapporto del Fondo Monetario. Siamo negli ultimi posti della classifica tra i paesi industrializzati e sotto la media Ue (+1,7%). Tuttavia, al netto della spesa delle famiglie e della Pubblica amministrazione, l’Italia, a sorpresa, va meglio della stessa Germania. A livello territoriale la situazione è più complessa. Il Mezzogiorno cresce la metà del Nord. In alto nella classifica c’è l’Emilia Romagna (+1,1%), seguita dalla Lombardia (+1%), mentre la Calabria e la Sardegna fanno registrare un +0,3%. 
La crescita è a macchia di leopardo e riguarda soprattutto i distretti industriali. Tra i settori che nel secondo trimestre del 2016 hanno fatto registrare il maggior incremento ci sono le ceramiche in Emilia, la termomeccanica a Padova e Verona, ma anche qualche realtà del Sud come le conserve in Campania e l’elettromeccanica nel barese. In taluni casi l’andamento è migliore di quello della Germania. Eppure il Pil italiano non cresce come quello tedesco, perché? La differenza è determinata dai consumi delle famiglie e della Pa che nel nostro Paese è calata, dalla fine del 2014, dello 0,5%, mentre in Germania è cresciuta del 5,4%. Negli ultimi tre anni l'incremento del Pil italiano è stato, al netto della Pa, dell’1,3%, vale a dire uno 0,1% in meno rispetto a quello tedesco.

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