mercoledì 20 gennaio 2021

Conte 'uno e trino', ma stavolta sarà dura restare in sella

Giuseppe Conte diventato presidente del Consiglio per l’inadeguatezza dei leader politici del M5s ad assumere quell’incarico sta dimostrando una capacità di resistenza senza precedenti

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Giuseppe Conte

Quando nel giugno 2018 nacque l’esecutivo ‘pentaleghista’ ad essere chiamato alla guida del Governo è stato Giuseppe Conte. Il suo nome è stato fatto al Capo dello Stato dall’allora leader del M5s, Luigi Di Maio. Avvocato e professore universitario ha dichiarato di essere stato sempre un elettore del Centrosinistra. Non è stato eletto in Parlamento e non è stato mai candidato a nessuna carica elettiva per le amministrative. Non è iscritto e non è un esponente di partito. Dal punto di vista politico era fino ad allora uno sconosciuto.

Un democristiano di sinistra, lo ha definito qualcuno. Capace di mediare e di sapersi adeguare ad ogni situazione. La sua presidenza alla guida del Governo giallo-verde si è dimostrata da subito coriacea, anche se in certi passaggi è apparso subalterno al ministro degli Interni, Matteo Salvini.

La nuova maggioranza che si è formata in Parlamento nel 2019 avrebbe dovuto comportare un cambio alla guida del Governo, invece no, ‘l’avvocato del popolo’, come si è definito, è riuscito a resistere.

Ora il terzo tentativo. In questi giorni ha dovuto confrontarsi con Matteo Renzi, il leader di Italia Viva che lo ha voluto alla guida del Conte 2 e che adesso, paradossalmente ma non troppo, ha aperto la crisi.

I margini per un Conte-ter ci sono, ma sono stretti. Un ritorno alle urne sarebbe incomprensibile per gli elettori e per i leader politici nazionali e dell'Unione europea. Giuseppe Conte resisterà ancora una volta o è lecito prospettare un suo passo indietro?

La legislature dovrebbe concludersi nel 2023 ed il prossimo anno dovrà essere eletto il nuovo capo dello Stato. Di certo, gran parte dei deputati e dei senatori di Italia Viva, del M5s e non solo sanno che con le elezioni politiche anticipate per loro sarebbe difficile un ritorno in Parlamento.

Il Conte 2 è nato anche per questi motivi e non è escluso che il Conte 3 si formi per le stesse ragioni. 

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