lunedì 29 luglio 2024

La siccità sta strangolando il Sud

Per fortuna quest'anno la siccità ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare e molto meno altre zone del Paese’, Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura

di Giovanni Pulvino

Proteste in Sicilia per la mancanza d'acqua

Il dieci maggio scorso per minimizzare gli effetti del cambiamento climatico il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, disse: Per fortuna quest'anno la siccità ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare e molto meno altre zone del Paese’. Il cognato della premier aveva ragione: la siccità sta strangolando il Meridione.

In alcune regioni non piove da mesi, la mancanza di acqua sta compromettendo la semina e la desertificazione di intere aree, ma per il Governo italiano, ed in particolare per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, l’emergenza è la costruzione del ponte sullo Stretto.

La situazione è ‘da profondo rosso’ afferma l’ultimo bollettino dell’Osservatorio Anbi.

Secondo l‘Associazione nazionale del consorzio di gestione delle acque tra ‘tre settimane non ci sarà più acqua per l’agricoltura’. Intanto, ‘si moltiplicano razionamenti e sospensioni idriche’.

Drammatica la situazione in Sicilia. ‘Sei bacini su 29 non hanno più acqua utilizzabile, altri sei hanno disponibile meno di un milione di metri cubi e 4 meno di due milioni’.

L’Autorità di bacino regionale ha previsto che Gela ‘non potrà ricevere alcun genere d’irrigazione’.

Scarseggia anche l’acqua potabile.

Ad Enna viene erogata ‘un giorno sì e due no’. Nel Ragusano il gestore sta ‘attivando turnazioni per l’erogazione idrica’. La sorgente Fiumefreddo fornisce acqua al 70% del territorio di Messina. Secondo l’Autorità di bacino ‘il livello si è talmente abbassato da far ipotizzare che tra poco la sorgente non erogherà più acqua’.

Nei giorni scorsi dalla Calabria è arrivata a Licata una nave cisterna con 1.200 metri cubi d’acqua per dare un po’ di sollievo, ma non basterà. Gran parte delle coltivazioni sono andate perdute ed ora si teme anche per il turismo.

Situazione analoga in Puglia, Abruzzo e Sardegna.

Reti idriche fatiscenti con perdite anche del 60%, inefficiente raccolta delle acque piovane, mancanza di un adeguato piano di emergenza e sottovalutazione del problema sono, oltre al cambiamento climatico, le principali cause.

Il nuovo responsabile della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha dichiarato: ‘Se l’acqua non c’è va trovata, ma l’emergenza idrica non si gestisce d’estate’. Chissà cosa ne pensa Nello Musumeci, governatore per cinque anni della regione Sicilia e ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare dal 2022.

Fonte anbi.it

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