‘Farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa’, ha dichiarato in un’intervista il presidente del Senato Ignazio La Russa. Ma come può la seconda carica dello Stato invitare i cittadini a non utilizzare il principale strumento delle democrazie? Qual è il suo scopo?
Sicurezza, lavoro, dignità, cittadinanza, democrazia sono le parole chiave dei referendum abrogativi dell’8 ed il 9
giugno prossimi. Ecco i cinque quesiti.
Licenziamenti ingiusti previsti dal Jobs act: se prevarranno i Si ritornerà il diritto al reintegro nel
posto di lavoro per i licenziamenti senza una giusta causa.
Piccole imprese: se prevarranno
i Si il giudice potrà decidere il risarcimento senza nessun limite.
Contratti a termine: se prevarranno
i Si serviranno motivi seri per fare contratti a tempo.
Appalti e sicurezza: se prevarranno
i Si la ditta principale vincitrice dell’appalto sarà sempre responsabile di
eventuali infortuni sul lavoro.
Cittadinanza per stranieri non UE: se prevarranno i Si serviranno solo 5 anni di residenza per
richiedere la cittadinanza italiana.
Non è obbligatorio votare per tutti i quesiti, è lecito, recandosi nel seggio, rifiutare una o più schede ed esprimere il voto solo
per quelli che interessano.
Per la validità del referendum è necessario il raggiungimento del quorum. Questa regola spesso è stata utilizzata per invalidare
il voto dei cittadini. ‘Farò propaganda affinché la
gente se ne stia a casa’, ha dichiarato in un’intervista il presidente del
Senato Ignazio La Russa. Ma come può la seconda carica dello Stato invitare i
cittadini a non utilizzare il principale strumento delle democrazie? Qual è il suo scopo?
Fonte cgil.it