La
Banca d’Italia ha diffuso la Relazione annuale 2019 e le previsioni per il 2020,
i dati confermano il notevole incremento del debito pubblico ed il forte calo
del Pil
di Pulvino Giovanni (@PulvinoGiovanni)
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Foto da bancaditalia.it |
Secondo le previsioni della Banca d’Italia
‘il disavanzo del 2020 e quello del 2021 saliranno rispettivamente di circa
8 e 4 punti percentuali’. Ed il rapporto tra il
debito ed il Pil aumenterà ‘di oltre 20 punti percentuali’, cioè salirà ad oltre il 155,7%, ma nel 2021 dovrebbe calare grazie alla
ripresa economica. Nel primo trimestre di quest’anno il Prodotto interno lordo è già diminuito del 4,7%. Tutto ciò comporterà un forte calo dei
redditi delle famiglie, soprattutto per quelle con redditi più bassi. Gli
effetti ‘dovrebbero essere attenuati dagli ammortizzatori sociali’ e dai
provvedimenti emanati dal Governo.
Il 31 marzo scorso il debito pubblico
era, in termini assoluti, di 2.431 miliardi di euro. Per il 2020 è prevista una
crescita di circa 190 miliardi di euro, cioè salirà a circa 2.600 miliardi di
euro. Questo significa che il debito pro-capite di ogni italiano, disoccupato o
miliardario che sia, aumenterà ad oltre 43.000 euro.
La crisi causata dal Coronavirus è la più
grave dalla Seconda guerra mondiale. Il Governo italiano ha dovuto prendere
misure importanti per contenere il disagio sociale e per garantire liquidità alle
imprese. Provvedimenti che stanno incrementando in modo abnorme il debito
pubblico. Il Recovery fund predisposto dall’UE limiterà le conseguenze
finanziarie del disavanzo di bilancio, ma resterà comunque un enorme fardello con
cui gli italiani dovranno fare i conti.
Il peso che dovremo sopportare per l'incremento del debito sarà diverso a seconda del ceto sociale di appartenenza, come diverse e più gravi saranno le conseguenze economiche sulle categorie meno abbienti, ma anche questa non è una novità.
Fonti: bancaditalia.it e wallstreetitalia.com
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