venerdì 29 maggio 2020

Nel 2020 il debito pubblico pro-capite di ogni italiano salirà a 43.000 euro

La Banca d’Italia ha diffuso la Relazione annuale 2019 e le previsioni per il 2020, i dati confermano il notevole incremento del debito pubblico ed il forte calo del Pil

di Pulvino Giovanni (@PulvinoGiovanni)

Foto da bancaditalia.it
Secondo le previsioni della Banca d’Italia ‘il disavanzo del 2020 e quello del 2021 saliranno rispettivamente di circa 8 e 4 punti percentuali’. Ed il rapporto tra il debito ed il Pil aumenterà ‘di oltre 20 punti percentuali’, cioè salirà ad oltre il 155,7%, ma nel 2021 dovrebbe calare grazie alla ripresa economica. Nel primo trimestre di quest’anno il Prodotto interno lordo è già diminuito del 4,7%. Tutto ciò comporterà un forte calo dei redditi delle famiglie, soprattutto per quelle con redditi più bassi. Gli effetti ‘dovrebbero essere attenuati dagli ammortizzatori sociali’ e dai provvedimenti emanati dal Governo
Il 31 marzo scorso il debito pubblico era, in termini assoluti, di 2.431 miliardi di euro. Per il 2020 è prevista una crescita di circa 190 miliardi di euro, cioè salirà a circa 2.600 miliardi di euro. Questo significa che il debito pro-capite di ogni italiano, disoccupato o miliardario che sia, aumenterà ad oltre 43.000 euro
La crisi causata dal Coronavirus è la più grave dalla Seconda guerra mondiale. Il Governo italiano ha dovuto prendere misure importanti per contenere il disagio sociale e per garantire liquidità alle imprese. Provvedimenti che stanno incrementando in modo abnorme il debito pubblico. Il Recovery fund predisposto dall’UE limiterà le conseguenze finanziarie del disavanzo di bilancio, ma resterà comunque un enorme fardello con cui gli italiani dovranno fare i conti. 
Il peso che dovremo sopportare per l'incremento del debito sarà diverso a seconda del ceto sociale di appartenenza, come diverse e più gravi saranno le conseguenze economiche sulle categorie meno abbienti, ma anche questa non è una novità.


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