È il
giornalista Alberto Samonà il nuovo assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana. La delega apparteneva al compianto Sebastiano Tusa, deceduto un anno
fa nell’incidente aereo di Addis Abeba in Etiopia
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Matteo Salvini e Alberto Samonà - (foto da indelebiliweb.it) |
‘E’ la giusta sintesi della militanza
politica e della competenza professionale’, ha dichiarato all’Ansa il presidente
della regione Sicilia, Nello Musumeci. Intellettuale e scrittore, il nuovo
assessore, Alberto Samonà, è il direttore del sito giornalistico online ilSicilia.it.
Il suo percorso politico è stato ‘tortuoso’. Negli anni Ottanta è stato
dirigente del Fronte della Gioventù. Successivamente ha fondato a Palermo il
Circolo politico-culturale Julius Evola. Nel 2018 si è presentato alle ‘parlamentarie’
del Movimento 5 Stelle, ma è stato escluso dalla lista. Nel settembre dello
stesso anno è stato nominato responsabile per il Dipartimento cultura della Lega Salvini Premier. Pochi giorni fa la designazione in quota Lega ad assessore ai
Beni culturali e all’Identità siciliana.
Incalzato da Claudio Fava a dire
pubblicamente se è iscritto ad una loggia massonica, come prevede il
regolamento della regione Sicilia per tutti i deputati ed assessori anche se non
eletti, Alberto Samonà ha dichiarato: ‘Si sono stato iscritto alla massoneria.
Ma adesso non lo sono più da tempo’.
Di ieri la notizia pubblicata dal Fatto quotidiano di una raccolta di poesie pubblicata nel 2001 in cui il nuovo assessore inneggia
alle SS di Hitler: ‘Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla
madre terra’. Era una citazione si è giustificato l’esponente politico
della Lega.
Insomma, il nuovo
assessore all’Identità siciliana è, al di là delle sue
competenze, un ex militante del Fronte della Gioventù, un mancato senatore
grillino, un leghista, un ex massone ed un cantore delle
squadre della morte naziste, ma perché il governatore della Sicilia lo ha
voluto nella sua Giunta?
Di certo ci sono affinità culturali ed
ideologiche, ma ci sono anche ragioni politiche ed amministrative. Ora la giunta
Musumeci potrà contare sul sostegno senza se e senza ma della Lega di Matteo Salvini.
Il partito che ha come simbolo l’eroe indipendentista, Alberto da Giussano, ora
governa i ‘terroni’. Solo nella terra di Pirandello e di Sciascia poteva
accadere un paradosso simile. E chissà cosa avrebbe pensato e detto Andrea Camilleri
di un leghista custode della cultura e dell’identità siciliana.
Fonti: ansa.it, metronews.it e wikipedia.org
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