‘L’Europa non è solo una
questione geografica, ma la raffigurazione di una storia geniale che ha
definito il mondo attuale, portando la cultura ovunque, propagando il fuoco di
Prometeo e il volo di Dedalo negli altri continenti’,
Pier Gariglio
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
I cosiddetti Paesi ‘frugali’, cioè
Austria, Olanda, Svezia e Danimarca, alla fine hanno ceduto. L’Europa stanzierà 750 miliardi di euro per far fronte alla crisi causata dal Coronavirus. Di questi
390 miliardi sono a fondo perduto. Il 27,87%, cioè 209 miliardi, andrà al
nostro Paese, 82 miliardi sono contributi, mentre i restanti 127 miliardi sono prestiti ad un tasso agevolato, quindi convenienti per il nostro Erario.
Per la prima volta l’Unione europea
destina risorse che sono a carico del bilancio comunitario. È un fatto
storico. Un passo decisivo verso gli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo un mercato comune,
una moneta unica, una Banca centrale europea, la libera circolazione di persone
e cose, piani di aiuto per i Paesi in difficoltà, la cittadinanza europea, un
Parlamento ed un Governo comune, ed ora anche debiti condivisi. Si, l’Europa c’è.
Ci sono volute guerre e violenze
inaudite perpetrate per secoli da un popolo su un altro, ma ormai abbiamo
compreso. La direzione intrapresa nel lontano 1957 è quella giusta. Condivisione
e solidarietà, nella convinzione che le differenze arricchiscono.
Si, continuiamo ad essere italiani, francesi,
tedeschi, olandesi, spagnoli, slavi, ma siamo anche e soprattutto europei. Una
collettività fondata su una cultura millenaria. Dove nessuno è lasciato da solo e dove
la vita di ciascuno è al centro di un progetto politico e sociale condiviso.
Oggi possiamo essere fieri di questa grande comunità e di quanti hanno
combattuto per raggiungere questo risultato.
Nessun commento:
Posta un commento