I contribuenti che presentano il 730
online possono verificare come sono state utilizzate le imposte che hanno pagato nel
2019
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGovanni)
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Foto da agenziaentrate.gov.it |
Per sapere come l’Erario ha impiegato le
imposte versate lo scorso anno con il modello 730 è sufficiente entrare nel
sito delle Agenzia delle Entrate utilizzando lo Spid o con una delle altre
modalità di accesso previste dall’Ente. È una lettura
interessante. Ad ogni voce di spesa corrisponde l’ammontare della somma
utilizzata tra quelle trattenute ogni mese nella busta paga dal datore di
lavoro. Ogni singolo contribuente può appurare con quanto ha contribuito
ai diversi servizi erogati dallo Stato come Sanità, Istruzione, Difesa, etc...
Ecco un esempio concreto. La
dichiarazione si riferisce al 2019. Il reddito lordo indicato nel 730 è stato
di circa 23 mila euro, a cui corrisponde una retribuzione netta di circa 1.500
euro al mese. Le imposte trattenute dal datore di lavoro sono state circa 4.600
euro. Di queste oltre 1800 euro (40%) sono state impiegate per garantire i
servizi di Protezione sociale (assistenza) e per il Servizio Sanitario
Nazionale. Circa 500 euro ciascuno (10,80%) sono stati utilizzati per l’Istruzione,
gli interessi sul debito pubblico, per la Pubblica amministrazione, per la
Difesa e l’ordine pubblico. La spesa per lo Sviluppo economico ed i Trasporti è
stata poco più di 400 euro (8,70%). Circa 100 euro (2,17%) sono serviti per contribuire
al bilancio dell’Unione europea ed altrettanti per l’Ambiente e lo Sport. Poco
più di 50 euro (1,08%) sono stati utilizzati per il Territorio.
Tra questi dati due sono particolarmente
significativi: la spesa per gli interessi e quelli per la Sanità. È bene
ricordare che il rinnovo periodico di Bot e Btp non avviene gratis, costa alle
casse dell’Erario decine di miliardi di euro ogni anno. Nel 2019 sono stati spesi
circa 63,9 miliardi di euro per corrispondere a creditori gli interessi sul debito pubblico.
Una somma simile a quella che lo Stato spende per pagare insegnanti, docenti
universitari, strutture scolastiche, etc... Nel nostro Paese Rendite finanziarie e Istruzione
hanno lo stesso 'peso', almeno in relazione ai costi sostenuti.
La maggior parte delle risorse, circa il
40% del totale, è stata utilizzata per l’Assistenza e per il sistema Sanitario.
Tutti hanno potuto constatare con la pandemia dovuta al Coronavirus come sia
importante un sistema sanitario e di assistenza sociale efficiente. Per ridurre le disuguaglianze è fondamentale investire in questi due settori. Un sistema di sicurezza
sociale funzionante è indispensabile per tutelare i più deboli e le classi sociali
che sono a rischio di povertà o di esclusione sociale. Il miglior modo per
redistribuire la ricchezza è quello di incrementare gli investimenti pubblici nei
servizi di base essenziali, come sono, appunto, Sanità e Assistenza, il resto
sono solo chiacchiere.
Fonte agenziaentrate.gov.it
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