sabato 21 agosto 2021

Calcio e Tv, la Rai esclusa da tutto

Una volta per guardare i gol della domenica dovevi sintonizzarti su un canale della Rai, oggi puoi vederli in diretta, ma solo sulle emittenti private e, in gran parte, a pagamento

di Giovanni Pulvino

Il calcio è lo sport degli italiani. Una volta potevi guardare i gol e le sintesi solo sui canali della Rai. Novantesimo minuto, la Domenica sportiva, le dirette della Coppa Italia e di tanti altri eventi internazionali e non solo.

Con l’arrivo delle emittenti private è cambiato tutto.

L’azienda pubblica è un colosso per numero di dipendenti e per costi di produzione, ma è la cenerentola nella trasmissione di eventi sportivi in diretta, che, come si sa, sono i principali catalizzatori di telespettatori ed introiti pubblicitari. In più è l’unica a cui siamo obbligati a pagare il canone.

Alla Rai rimangono solo le partite della Nazionale, ma non sono più una sua esclusiva. Questi eventi si possono vedere anche sulle emittenti private.

Si dice che è troppo oneroso acquistare i diritti degli eventi sportivi, ma Mediaset, che non ha il canone, come fa a sostenere i costi di trasmissione in chiaro della Coppa Italia e di una partita a settimane della Champions LeaguePerché l'azienda pubblica si autoesclude da questo mercato?

Gli sportivi che vorranno vedere in Tv o sulla Rete il campionato italiano e le principali competizioni europee dovranno pagare i colossi del satellite ed ora anche del web. 

La stagione 2021/22 rappresenta una vera rivoluzione per televisione ed internet.

Dopo diciotto anni Sky (satellite) trasmetterà in co-esclusiva solo tre partite a giornata del campionato di Serie A. I tifosi potranno vedere tutti gli incontri solo in streaming (web) su Dazn. L’azienda britannica ha stipulato un accordo di partnership con Tim Vision, la Tv internet della Tim. Il campionato di Serie B andrà in diretta, oltre che su Dazn e Sky, anche sulla piattaforma web di Helbiz, azienda italo-americana di monopattini elettrici.

Mediaset ha acquistato 121 su 137 match della Champions League. 17 di queste e la finale saranno trasmesse in chiaro da Canale 5, le altre a pagamento su Infinity. Con Prime Video anche Amazon trasmetterà sulla Rete sedici gare del mercoledì sera di Champions, ovviamente saranno a pagamento.

I campionati esteri andranno in onda sui canali di Sky, Dazn e Tim Vision, mentre Mediaset si è assicurata l’esclusiva della Coppa Italia.

E la Rai? Nulla, a parte il chiacchiericcio dei tanti giornalisti ed opinionisti. Ormai l'azienda pubblica è un colosso dai piedi d’argilla. Tutte le volte che un amministratore delegato un tantino rigoroso tenta di ristrutturare i palinsesti per ridurne i costi, arrivano gli stop dei politici che invocano la libertà di stampa. 

Se non si rompe il legame tra partiti ed azienda la rinuncia ad acquistare i diritti degli eventi sportivi continuerà ad essere una scelta inevitabile.

Chi non ha fatto l’abbonamento a Sky, ad una delle piattaforme web o non può accedere a questi canali (zone bianche), potrà solo ascoltare la Radio e seguire lo spezzatino di partite su Tutto il calcio minuto per minuto, una delle poche trasmissioni che vale la pena continuare a seguire sui canali dell’azienda pubblica.

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