domenica 18 ottobre 2015

Ecco chi ci guadagna e chi ci rimette con la legge di stabilità

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla manovra finanziaria, ecco chi ne trarrà benefici e chi invece ci rimetterà

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni) 

Giuliano Poletti, Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan
26,9 miliardi di euro è l’importo complessivo previsto dal disegno di legge sulla manovra finanziaria approvata pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri. La legge di stabilità è il principale strumento di politica economica a disposizione del Governo e della sua maggioranza parlamentare. Come ogni anno gli interventi previsti favoriscono questa o quella categoria sociale. Vediamo, in sintesi, chi ci guadagna e chi invece ci rimette. 
Con l’abolizione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa a trarre profitto saranno innanzitutto i proprietari degli immobili di lusso e di maggior pregio. Il taglio sarà di 3,7 miliardi di euro ed i benefici maggiori andranno a chi ha redditi alti ed immobili di maggior valore, il risparmio medio per questa categoria di cittadini sarà di 2.200 euro, mentre 18 milioni di famiglie, proprietarie di immobili ‘normali’, beneficeranno in media tra i 180 ed i 200 euro. 
Dall’innalzamento del limite sugli acquisti da mille a tremila euro a guadagnarci saranno i commercianti, che vedranno aumentare il loro giro di affari, in particolare gli esercizi che vendono beni di maggior valore.
Gli agricoltori trarranno vantaggio dall’abolizione dell’Imu, ma anche con un aumento della detrazione dell’Iva e dei fondi a favore delle assicurazioni contro le calamità naturali.
Potranno usufruire di un regime fiscale di vantaggio i professionisti con ricavi fino a 30mila euro, mentre per le altre categorie la soglia massima è di 10mila euro. 
Per i giovani sono previste seimila borse di studio che saranno assegnate agli specializzandi in medicina ed è stato confermato il bonus anche se ridotto al 40%. Sbloccate anche le assunzioni alla carriera diplomatica e prefettizia. 
Varato un piano di contrasto contro la povertà. Il Governo prevede di stanziare 600 milioni di euro nel 2016, l’importo salirà ad un miliardo dal 2017. Le aziende, specie quelle di medie e grandi dimensioni, auspicano che il taglio dell’Ires sia anticipato al 2016. Intanto potranno usufruire del ‘maxiammortamento’ del 140% sui nuovi beni strumentali. 
Il ceto medio, oltre a continuare ad usufruire del bonus degli 80 euro e dell’abolizione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa, beneficerà del blocco degli aumenti di Iva e accise. 
Nulla cambierà per gli enti locali visto che il Governo si è impegnato a rimborsare i minori introiti con la cancellazione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa. 
A rimetterci saranno i dipendenti pubblici. Per il rinnovo del contratto il Governo prevede di stanziare 200 milioni di euro, che corrisponderà ad un aumento medio di 5 euro al mese. 
Per i pensionati è in forse l’innalzamento della no tax area, mentre la flessibilità in uscita è stata rinviata al prossimo anno. 
Ad essere penalizzati saranno gli evasori del canone Rai. Gli inadempienti rischieranno fino a 500 euro di multa.
Insomma, con la legge di stabilità predisposta dal Governo a trarre i maggiori benefici saranno i proprietari delle case, soprattutto quelle di maggior valore, gli agricoltori, i commercianti e le imprese. Altri provvedimenti avvantaggeranno i giovani e le famiglie povere, mentre ad essere penalizzati saranno i dipendenti pubblici, i pensionati e soprattutto chi finora non ha pagato il canone della Rai.


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