di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Governo Berlusconi IV, in carica fino al 16 novembre 2011 (foto da it.wikipedia.org) |
Quel Disegno di legge fu poi ratificato
in via definitiva dal Parlamento il 19 luglio 2012 con il sostegno di tutte le
forze politiche, compresi Pdl (Centrodestra) e Pd, unico gruppo ad opporsi fu quello
della Lega.
Quando l’accordo di modifica del trattato europeo
fu firmato dal governo di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni era ministro della
Gioventù e l’Esecutivo era sostenuto dal Pdl e dalla Lega, mentre la successiva
approvazione del Parlamento è avvenuta quando al Governo c’era Mario Monti, che aveva la fiducia del Pdl, del Pd e di quasi tutte le forze politiche con la sola opposizione
della Lega.
Per capirci, nel 2011 i leghisti erano d’accordo
con l’istituzione del MES, ma poi, nel 2012, usciti dal Governo, non lo votarono,
mentre Giorgia Meloni approvò il Ddl in Consiglio dei Ministri, ma era assente
quando fu ratificato dal Parlamento. La leader di FdI sostenne e partecipò anche
all’approvazione della legge Fornero, che oggi invece combatte con fervore.
L’incongruenza dei due esponenti
sovranisti è evidente. L’opportunismo politico contraddistingue il loro percorso
politico. Per i due leader la coerenza e il senso delle istituzioni sono secondari rispetto agli interessi di partito, ma anche
questa non è una novità.
Fonte
wikipedia.org
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