mercoledì 19 agosto 2020

Perché non mettiamo una patrimoniale ai 400 mila milionari italiani?

L’Italia è il nono Paese al mondo per ricchezza finanziaria. A sostenerlo è la ventesima edizione del report di Boston Consulting Group

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Foto da web.rifondazione.it

Negli ultimi vent’anni si è verificato il rialzo del mercato finanziario più alto della storia. La ricchezza globale è passata dagli 80 mila miliardi di dollari del 1999 ai 226 mila miliardi di dollari di fine 2019. Nell’ultimo anno la crescita è stata del 9,6%. A sostenerlo è il ventesimo report di Boston Consulting Group intitolato Global Wealth 2020: The Future of Wealth Management – A CEO Agenda’.

Nel nostro Paese la ricchezza finanziaria era, nel 2019, di 5,3 miliardi di dollari. Si conferma, quindi, come essa sia, per i nostri connazionali, un asset strategico fondamentale. Secondo Bcg 400 mila italiani posseggono un patrimonio  di almeno un milione di dollari. Si tratta dell’1% della popolazione italiana. Tra questi, 1.700 posseggono un patrimonio finanziario di oltre 100 milioni di dollari.

L’Italia è un Paese contraddittorio. Abbiamo il debito pubblico e la ricchezza personale tra le più alte al mondo. Eppure, elemosiniamo i bonus e gli ammortizzatori sociali anche quando non ne abbiamo bisogno. Eludiamo o, peggio, evadiamo le imposte e ci lamentiamo di quella burocrazia che non è capace di farci pagare il dovuto. Vogliamo tutto e subito, ma non vogliamo pagare dazio.

Non chiediamo il Mes, siamo contrari alle intromissioni dell’Unione europea sulle nostre politiche di bilancio, non vogliamo patrimoniali, ma auspichiamo il Recovery fund, cioè finanziamenti a fondo perduto.

Intanto, il debito pubblico cresce e prima o poi ne pagheremo le conseguenze, ma a farlo saranno i soliti noti, cioè gli altri, sempre gli altri. Ed è assai probabile che tra loro non ci saranno i 400 mila milionari sanciti da Bcg.

Qualcuno lo avrà già ipotizzato e detto, ma perchè non mettiamo una patrimoniale su questi milionari? Certo, questo provvedimento non risolverebbe il problema del debito pubblico, ma almeno limiterebbe la crescita delle ingiustizie e delle disuguaglianze.

Fonte image-src.bcg.com

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