sabato 3 maggio 2025

Gaza, li vogliono affamare tutti

Da due mesi Israele blocca completamente l’entrata di cibo e medicine a Gaza. Le scorte sono quasi esaurite e le cucine delle organizzazioni internazionali potrebbero chiudere entro due settimane

di Giovanni Pulvino


Immagine aerea/drone del governatorato di Gaza
settentrionale. Credit: Alef Multimedia Company/Oxfam
La Striscia di Gaza è popolata da oltre 2 milioni di persone, la maggior parte sono rifugiati e discendenti dai palestinesi sfollati nel 1948. Il 50% sono bambini. Dal 2007 subisce il blocco terrestre e marittimo imposto da Israele. La situazione è peggiorata dopo il 7 ottobre 2023. Da quel giorno Gaza ha subito bombardamenti continui da parte dell’esercito israeliano. Gli attacchi hanno causato la distruzione di intere città ed oltre 50.000 morti. Interi quartieri sono stati rasi al suolo. ‘La popolazione è costretta a cucinare bruciando i rifiuti’. Secondo Oxfam ‘700.000 persone vivono senza accesso diretto all’acqua, con infrastrutture idriche e sanitarie distrutte e un altissimo rischio di epidemie’.

La ‘devastazione è sistematica’. La chiusura dei valichi sta bloccando l’ingresso di ‘forniture mediche, cibo e carburante’. Negli ospedali mancano ventilatori, incubatrici e farmaci salvavita.

Secondo la Croce Rossa le ‘operazioni umanitarie sono sull’orlo del collasso’.

Non solo, Israele ha attaccato in acque internazionali (vicino Malta) la nave umanitaria Freedom Flotilla. È un atto senza precedenti. Netanyahu non si ferma davanti a nulla, sta usando la fame come arma contro Gaza, dove da 60 giorni non entra cibo. Questa non è una guerra, di fronte all’esercito israeliano non c’è un altro esercito, ma un popolo perseguitato da oltre settant’anni. È la prosecuzione della Nakba (che in arabo vuol dire ‘catastrofe’), che ha costretto nel 1948 all’esodo forzato circa 700.000 palestinesi. Un’intera comunità fu costretta a fuggire dalle proprie case e la maggior parte non ha potuto farvi ritorno. 

Quello di oggi cos’è? È un genocidio, è pulizia etnica, è l’ennesima occupazione di territori palestinesi? L’attacco terroristico di Hamas del 7ottobre 2023 può giustificare tutto questo?

I nostri governanti, italiani ed europei, continueranno a tacere o condanneranno questo crimine?

Free Palestine, Palestina libera’ hanno gridato più che cantato I Patagarri dal palco del Concertone del Primo Maggio, ma per la comunità ebraica italiana è stato un atto ‘ignobile’. 

Dove vogliono arrivare? I palestinesi come gli israeliani hanno diritto ad una vita dignitosa, ma quello che sta avvenendo non è degno dell’uomo, soprattutto se è compiuto da chi ha subito la tragedia della Shoah.

Fonte oxfamitalia.org

mercoledì 23 aprile 2025

Cosa si celebra il 25 aprile?

'Vorrei vedere chi oserebbe dirmelo in faccia che preferiva cosa fecero le SS e non i partigiani', Alessandro Barbero


Video da YouTube

Il 25 aprile non si celebra soltanto l’insurrezione dei partigiani, che hanno liberato le città italiane, si celebra la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della tirannia nazifascista. Questo si celebra il 25 aprile e si celebra il fatto che grazie all’insurrezione dei partigiani, l’Italia che quella guerra l’aveva cominciata dalla parte sbagliata, dalla parte vergognosa, dalla parte di quelli che poi hanno fatto le camere a gas e i forni crematori, l’Italia, almeno un pezzo d’Italia, è riuscita a combattere e anche a morire stando dalla parte giusta. Allora quelli che oggi non si vogliono dire antifascisti e non vogliono celebrare il 25 aprile mi piacerebbe chiedergli: ma dimmelo in faccia. Se tu preferivi che gli americani la perdessero la guerra? Che le Nazioni Unite perdessero la guerra? Che vincesse Hitler? Che vincessero quelli delle camere a gas? Perché se è così puoi anche non andare a celebrare il 25 aprile, dimmelo in faccia però. Vorrei vedere chi oserebbe dirmelo in faccia che preferiva cosa fecero le SS e non i partigiani', Alessandro Barbero.


lunedì 21 aprile 2025

‘Però ha fatto anche cose buone’

Il 25 aprile 1945 è il giorno della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Porre termine al Ventennio non è stato facile ed è costata centinaia di migliaia di morti e la distruzione del paese. Eppure ancora oggi ci sono nostalgici che affermano che 'Mussolini fece cose buone’. Eccone alcune

di Giovanni Pulvino

La copertina del libro dei MCR

L’assalto fascista a Palazzo d’Accursio (Bologna) avvenuto il 21 novembre 1920 che provocò undici morti e il ferimento di circa sessanta persone. La marcia su Roma e la presa del potere con l’intimidazione e la violenza. L’uso delle squadracce e della sopraffazione politica. Il confino per oppositori, intellettuali, slavi e omosessuali.

La soppressione della libertà di stampa, redazioni dei giornali date alle fiamme e certificato di ‘buona condotta politica’ per potersi iscrivere all'Ordine dei giornalisti.

Le spedizioni punitive contro le camere del lavoro, le case del popolo e le leghe agrarie.

L'assassinio di Giacomo Matteotti (Mussolini si assunse in Parlamento la responsabilità politica di quell’omicidio), l'uccisione dei fratelli Rosselli e la prigionia fino alla morte di Antonio Gramsci.

I pestaggi di Piero Gobetti e Giovanni Amendola e la persecuzione di militanti, parlamentari, dirigenti comunisti, socialisti, azionisti, popolari, repubblicani e liberali.

L'istituzione del Tribunale speciale per la difesa dello Stato e l'introduzione della pena di morte per gli oppositori politici.

La soppressione del Parlamento e l'eliminazione dei partiti (eccetto uno) con l’istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni e del Gran Consiglio del fascismo.

L'abolizione dei sindacati e del diritto di sciopero.

Il controllo dei testi scolastici e il giuramento di fedeltà al regime imposto agli insegnanti.

Le leggi razziali, i campi di concentramento e la deportazione degli ebrei.

L’entrata in guerra e la conseguente distruzione del Paese.

L'invasione della Grecia, dell'Albania e della ex Jugoslavia.

Ecco cosa disse a tale proposito Benito Mussolini in un discorso tenuto a Pola il 24 settembre 1920: ’Di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il nevoso e le Dinariche: io credo che si possono sacrificare 500.000 slavi barbari e 50.000 italiani’.

Ed ancora.

L'uso delle armi chimiche in Etiopia, 12.000 cirenaici giustiziati e 30.000 civili bruciati vivi, impiccati, ammazzati di botte, fucilati nel massacro di Addis Abeba e la deportazione nei campi di concentramento di migliaia e migliaia di libici, eritrei, somali, etiopi, con l’assassinio di circa un milione di civili.

Le stragi nazifasciste a Castiglione di Sicilia, a Sant'Anna di Stazzema, alle Fosse ardeatine, a Marzabotto, l'eccidio dei fratelli Cervi. La lista è lunga, molto.

La fondazione della Repubblica di Salò che ha reso l’Italia complice del nazismo e dell’occupazione dell’esercito tedesco.

190.000 militari italiani mandati a morire in Russia, 8.500 ebrei italiani deportati ad Auschwitz.

Ect….

Però ha fatto anche cose buone.

Fonte it.wikipedia.org

sabato 19 aprile 2025

Che fine ha fatto la civiltà italiana ed europea?

‘Ci sono troppi esseri umani che non vogliono ridere, che non riescono a pensare; vogliono soltanto credere, arrabbiarsi, odiare’, Kurt Vonnegut

di Giovanni Pulvino

Migranti trasferiti in Albania in manette

Da un Centro per i rimpatri ad un altro Centro per i rimpatri, uno sta in Italia l’altro in Albania, andata e ritorno, ma perché? Che senso ha?  

Il Governo di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani ha allestito un traffico di navi da guerra per trasferire 40 migranti da un Cpr italiano ad uno costruito con un costo di quasi un miliardo di euro a Gjader, in Albania.

Il paradosso o il ridicolo, l’ennesimo di questa vicenda, è che, come sostiene il Viminale, ‘Andranno tutti riportati in Italia, da lì niente rimpatri’.

Li trasferiamo in Albania solo temporaneamente, ma perché se poi dobbiamo rimpatriarli per poterli estradare?

La risposta è in quel ‘FUNZIONERANNO’ gridato con enfasi dalla Presidente del Consiglio qualche settimana fa. Giorgia Meloni ed i suoi vice non accettano il fallimento delle politiche migratorie fin qui perseguite. Nello stesso tempo devono giustificare l’uso di denaro pubblico per un Centro che è un fallimento economico, politico e sociale.

E' uno strumento di propaganda politica ed un inutile spreco di risorse pubbliche.

Non solo.

I migranti, come sta avvenendo negli USA, sono stati trasferiti in manette. Sono stati trattati come delinquenti, ma delinquenti non sono. A testimoniarlo sono state le deputate del Partito democratico, tra loro anche Cecilia Strada che ha denunciato: ‘I migranti in Albania a loro insaputa, polsi legati anche per pasti e al bagno’.

Per il Governo invece non c’è nulla di irregolare o di illegittimo.

Per Matteo Piantedosi ministro dell'Interno le ‘fascette ai polsi dei migranti spediti in Albania? Normalissimo’. Invece, Matteo Salvini, vice premier, si limita ad ironizzare: ‘Qual è il problema? Gli devo mettere un uovo di Pasqua in mano?’.

Che fine ha fatto la civiltà italiana ed europea? Dove ci stanno portando i ‘sovranisti’? 

Ci sono troppi esseri umani che non vogliono ridere, che non riescono a pensare; vogliono soltanto credere, arrabbiarsi, odiare’, Kurt Vonnegut.

L’essere umano è una delusione continua, purtroppo.

sabato 12 aprile 2025

Crioterapia ...

Mentre sono in corso il conflitto in Ucraina, l’occupazione di Gaza, la guerra commerciale, le borse che crollano, i diritti sono cancellati e le diseguaglianze sono crescenti i nostri governanti passano il tempo libero a fare crioterapia, tutto legittimo s'intende, ma non siamo messi bene

di Giovanni Pulvino

Francesco Lollobrigida e Giorgia Meloni

Si chiama crioterapia o terapia del freddo, è un trattamento a basse temperature. Il corpo viene esposto per pochi minuti fino a -160°C. Lo scopo è quello di stimolare la circolazione sanguigna, ridurre le infiammazioni e il rilascio di endorfine. Dovrebbe favorire la riduzione del dolore, nonché il controllo del peso corporeo e della tonalità della pelle.

È utilizzata per trattare problematiche dermatologiche e problemi muscolari e articolari. È sconsigliata per chi ha problemi cardiaci o chi soffre il freddo.

Alcuni giorni fa il quotidiano il Foglio ha pubblicato un’intervista a Shura Santaroni responsabile di una clinica che effettua questi trattamenti. Ebbene, la titolare del ‘Longevity Suite’, che si trova nel quartiere Eur a Roma, ha dichiarato che Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida hanno la passione per la crioterapia.

In particolare il ministro dell’agricoltura nonché ex cognato della premier sembra molto interessato a questa pratica. In voga tra i vip italiani, soprattutto tra gli sportivi, la crioterapia migliora il recupero post allenamento e contrasta l’invecchiamento cutaneo.

Mentre sono in corso il conflitto in Ucraina, l’occupazione di Gaza, la guerra commerciale, le borse che crollano, i diritti sono cancellati e le diseguaglianze sono crescenti i nostri governanti cosa fanno, passano il tempo libero a fare crioterapia. Tutto lecito s'intende, ma non siamo messi bene.

Non ci resta che augurarci che almeno si occupino del bene pubblico con lo stesso  impegno con cui curano il loro corpo e il loro aspetto, ma i dubbi sono più che legittimi.


Tesori di Sicilia: Cefalù 11 aprile 2025

 di Giovanni Pulvino

Cefalù, Sicilia 11 aprile 2025 (foto di Giovanni Pulvino)


giovedì 3 aprile 2025

Benigni e Troisi passaggio alla dogana: "Un Fiorino!" - Non ci resta che...


I dazi di Donald Trump spiegati da Massimo Troisi e Roberto benigni nel film del 1985 'Non ci resta che piangere'.

Video da YouTube

sabato 29 marzo 2025

Salari reali, Italia ultima del G20

Aumentano le diseguaglianze, i salari reali diminuiscono, la pressione fiscale sale, la povertà aumenta, il Paese più ricco al mondo sta scatenando una guerra commerciale senza precedenti, siamo sull’orlo della Terza guerra mondiale, ma per Giorgia Meloni va tutto bene

di Giovanni Pulvino

Giorgia Meloni

Il nuovo rapporto mondiale sui salari 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro conferma il calo dei salari reali. L’Italia è il paese del G20 dove sono crollati di più dal 2008. Mentre in Germania sono cresciuti del 15% e in Francia del 5%, nel nostro Paese il potere d’acquisto è diminuito dell’8,7%.

Aumentano le diseguaglianze. Le donne oltre ad essere costrette spesso al part-time guadagnano meno degli uomini. I giovani italiani ricevono rispetto ai loro coetanei stranieri salari medi inferiori del 26%.

La crescita del Pil è di appena l’0,7%. Al limite della recessione se consideriamo che sono in corso gli investimenti del PNRR. Oltre 200 miliardi di euro di opere da realizzare entro il 2026.

La pressione fiscale è salita dal 41,7% (2.762,908 euro) del 2022 al 42,6% (2.965,711) del 2024. 

Il 23,1% della popolazione è, secondo i dati Istat, a rischio povertà. Il passaggio dal Reddito di cittadinanza al Reddito di inclusione ha penalizzato circa 850 mila famiglie. La perdita media annua è di circa 2.600 euro.

E non conosciamo ancora le conseguenze della guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti d'America.

Le guerre commerciali, si sa, non hanno vincitori, solo sconfitti. E pensare che Matteo Salvini e Giorgia Meloni festeggiavano la vittoria di Donald Trump dicendo che non sarebbe successo nulla, anzi.

Ci sarebbe di che preoccuparsi, invece la Presidente del consiglio si vanta che sta realizzando tutti i suoi obiettivi e che il suo Governo è uno dei più longevi della storia repubblicana. Ecco forse è proprio questo il suo scopo rimanere al potere il più a lungo possibile, se poi la condizione economica di milioni di italiani peggiora, pazienza.

Fonte istat.it e oil.org

martedì 25 marzo 2025

Tesori di Sicilia: Cefalù

 di Giovanni Pulvino

Cefalù, 25 marzo 2025

San Martino, Giosue’ Carducci (1835-1907) 

La nebbia agli irti colli 
Piovigginando sale, 
E sotto il maestrale 
Urla e biancheggia il mar; 

Ma per le vie del borgo 
Dal ribollir de’ tini 
Va l’aspro odor de i vini 
L’anime a rallegrar. 

Gira su’ ceppi accesi 
Lo spiedo scoppiettando: 
Sta il cacciator fischiando 
Su l’uscio a rimirar 

Tra le rossastre nubi 
Stormi d’uccelli neri, 
Com’ esuli pensieri, 
Nel vespero migrar.



mercoledì 19 marzo 2025

Il vento della Memoria, semina Giustizia

Si svolgerà a Trapani la XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

di Giovanni Pulvino

Foto da libera.it

Tra le tante vittime innocenti uccisi dalla mafia che saranno ricordate a Trapani c’è il figlio di Santino Di Matteo. Il piccolo Giuseppe fu rapito il 23 novembre del 1993, mentre si trovava al maneggio di Altofonte. Secondo le deposizioni fatte da Gaspare Spatuzza i sequestratori travestiti da carabinieri convinsero Giuseppe a seguirli con la promessa che avrebbe rivisto il padre che, per la sua collaborazione, era sotto protezione.

Agli occhi del bambino – ha dichiarato il pentito - siamo apparsi degli angeli, ma in realtà eravamo dei lupi’. 

Il rapimento, durato 779 giorni, era finalizzato a spingere Santino Di Matteo a ritrattare le sue dichiarazioni sulla strage di Capaci e sull’uccisione di Ignazio Salvo. Il pentito non si piegò al ricatto e continuò la sua collaborazione con le autorità giudiziarie. L’11 gennaio del 1996, su ordine di Giovanni Brusca, il piccolo Di Matteo, che allora aveva appena 15 anni, fu ucciso e poi sciolto nell’acido

Il 15 settembre del 1993, giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, don Pino Puglisi era appena sceso dalla sua Fiat Uno bianca e si stava avvicinando al portone di casa quando qualcuno lo chiamò, lui si voltò, sorrise ai suoi assassini e disse: ‘Me l’aspettavo’. Subito dopo Salvatore Grigoli, killer della mafia, gli sparò un colpo di pistola alla nuca. 

Un uomo di fede se n’è andato così, senza nessun timore verso chi, accecato dall’odio, ha sparato senza esitazione. Don Pino era un uomo mite, ed è morto per la sua testardaggine a credere che un’altra Sicilia è possibile e che l’amore e la giustizia prima o poi trionferanno.

Un Santo’ che forse i siciliani non meritano di avere.

Fonte libera.it