martedì 25 febbraio 2025

Tesori di Sicilia: veliero sulle coste di Castel di Tusa

 di Giovanni Pulvino

Piccolo veliero sulle coste di Castel di Tusa, 25 febbraio 2025 

Sarà il veliero del capitano Uncino? 

Sarà il suo fantasma? 

Si starà preparando all’arrembaggio di Castel di Tusa? 

Chissà.

sabato 22 febbraio 2025

Gli Usa sono ancora una democrazia?

La storia si sta ripetendo e non è una farsa

di Giovanni Pulvino

Zuckerberg, Musk, Trump e Bezos - (foto da instagram)

‘Nel 2024, il 10% più ricco della popolazione possedeva oltre 8 volte la ricchezza della metà più povera delle famiglie’. Quattordici anni fa il rapporto era a 6,3.

Tra i paesi dell’Unione Europea l’Italia ‘è tra i più diseguali nella distribuzione dei redditi’. Siamo anche il Paese dove le retribuzioni dei dipendenti sono diminuite negli ultimi trent’anni.

Nel mondo la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari. Quella che deriva da eredità ‘ha superato quella attribuibile ad attività imprenditoriali’.

Non solo. Nel 2023 la ricchezza è ‘defluita dal Sud globale al Nord'. A beneficiarne è stato ‘l’1% più ricco’.

Nello stesso tempo ‘una donna su dieci vive in povertà estrema’.

Questi dati pubblicati da Oxfam Italia non sorprendono più. Siamo già oltre. I super ricchi non si accontentano del potere economico. Pretendono anche quello politico. Ciò che sta avvenendo negli Usa è emblematico. Quella degli Stati uniti è ancora una democrazia? Se si, per quanto tempo lo sarà ancora? Già oggi si parla di oligarchia.

Nell'antica Grecia questa definizione era spesso associata al governo dei ricchi, come descritto da Platone nella ‘Repubblica’ e da Aristotele nella ‘Politica’.

Quest’ultimo considerava l'oligarchia una forma corrotta di governo, in cui i pochi che detengono il potere lo esercitano a proprio vantaggio ed a scapito della comunità.

Nel corso della storia sistemi oligarchici sono stati adottati oltreché nell’antica Grecia, anche nell’Africa coloniale e nell’Italia rinascimentale. Ora stanno tornando.

Tra saluti romani, marce al Campidoglio, guerre commerciali e idiosincrasia per le regole, stiamo regredendo. Un numero ristretto di persone sta acquisendo un potere quasi assoluto, il tutto nell’indifferenza dei più.

La storia si sta ripetendo e non è una farsa.  

Fonti: oxfamitalia.it e it.wikipedia.org

martedì 18 febbraio 2025

Le foglie cadono sempre dagli alberi

Le foglie cadono dagli alberi ed il sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa

di Giovanni Pulvino

Torremuzza, 19 febbraio 2025 (foto di Pulvino Calogero) 

Bastano le note di una canzone per tornare indietro nel tempo anche se è inutile farlo.

Per un momento ti ritrovi seduto sul muretto della piazzetta o in riva al mare a strimpellare con le corde male accordate di una chitarra, sempre la stessa a dire il vero, e stai lì a ripercorrere un tempo che non tornerà.

A volte il senso di ciò che è stato si ripete anche se sei in luogo ed in un tempo diverso.

Ed è allora che ritornano lo stesso vuoto e lo stesso bisogno di riconoscimento.

Lo vedi negli occhi spauriti di chi non sa dire, di chi non sa osare ed aspetta, inevitabilmente ed inutilmente aspetta.

E se lo farà, se si deciderà a farlo sarà lo stesso, potrà solo dimenticarsi per un po', solo per un pò. 

Testardamente e inevitabilmente continui a cercare un sorriso o uno sguardo che possano consolarti, o a sperare in una parola o in un gesto che possano illuderti, ma è solo un momento, ed è subito mancanza. 

Resterà una nota anch’essa persa nello scorrere lento ed inutile della vita altrui che non ti appartiene, che non ti può appartenere.

Il mare azzurro là in fondo incontra il cielo ogni sera e non serve a nulla sapere che oltre l'orizzonte tutto continua, tutto si ripete.

Dove sei, dove si posano oggi i tuoi sguardi, quali strade calpesti, quali cuori consoli? Quali carezze ispiri, quali silenzi doni, quali gioie consenti? Quali ...

Intanto, il tempo dato passa.

Le foglie cadono dagli alberi ed il sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa.

sabato 15 febbraio 2025

#Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata

'Porre fine alle diseguaglianze e alla povertà è possibile. È l’ora di agire', Oxfam Italia

di Giovanni Pulvino


Nel 2024 la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari. Tre volte più velocemente del 2023. Intanto, il numero di persone che vivono con meno di 6,85 dollari al giorno è lo stesso del 1990. Ci inducono a credere che la ricchezza dei miliardari sia il frutto di duro lavoro, in realtà gran parte è estratta, non creata deriva da eredità, monopoli e clientelismo. Nel 2023, per la prima volta, la quota di ricchezza dei nuovi miliardari che deriva da eredità ha superato quella attribuibile ad attività imprenditoriali. Il nostro è un sistema economico estrattivo che favorisce l’accumulazione di ricchezza per pochi a discapito della collettività. Nel 2023 quasi 1.000 miliardi di dollari sono defluiti dal Sud globale, beneficiando l’1% più ricco, nel Nord per 30 milioni di dollari l’ora. Allo stesso tempo una donna su dieci nel mondo vive in povertà estrema. L’estrema ricchezza è un male per l’umanità. Bisogna ricreare le condizioni per società più eque. Per noi e per le generazioni future. Porre fine alle diseguaglianze e alla povertà è possibile. È l’ora di agire. #RightTheWrongsOfHistory

Fonte Oxfam Italia

mercoledì 5 febbraio 2025

Tesori di Sicilia: Luna calante sulla Rocca di Cefalù

di Giovanni Pulvino

La Rocca di Cefalù, 16 gennaio 2025 - (Foto di Giovanni Pulvino)

E' una fredda mattina di gennaio e la Luna è calante sulla Rocca di Cefalù, il mare è piatto e là in fondo l'orizzonte fa un tutt'uno con il cielo, nient'altro, ma questo basta per non pensare, per dimenticarsi.

È un attimo, solo un attimoPoi il nulla, ecco cosa resterà, il nulla. Vorresti tornare indietro, ma non puoi, sei inchiodato al presente. Ed anche quando vorresti afferrare la realtà non puoi, è già oltre, è già passato. Rimane solo il ricordo, ma solo di chi c’era e c’è ancora. E tra poco neanche quello. Siamo memoria effimera. Solo un mucchio di pensieri a termine. Nient’altro.




venerdì 31 gennaio 2025

Ma che civiltà è?

Dove ci stanno portando i sovranisti? Abbiamo già dimenticato gli orrori del fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?

di Giovanni Pulvino

A sinistra manifestazione fascista, a destra migranti in catene.

‘Nel giorno della Marcia per la vita di Washington la Casa Bianca ha postato sui social l'immagine di una fila di immigrati in catene che vengono imbarcati su un cargo militare e la scritta «i voli di deportazione sono iniziati»’.

Ma che civiltà è?

Pochi giorni fa il Governo italiano ha disposto con una nave militare il trasferimento di 49 migranti nel centro di identificazione costruito a Gjader in Albania. Oggi i giudici della Corte d'appello hanno sospeso per la terza volta il trattenimento rimettendo gli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Pertanto, tutti i richiedenti asilo saranno trasferiti in Italia.

Ma che umanità è?

Ieri la segretaria alla sicurezza interna Usa, Kristi Noem, giubbotto anti proiettile e rolex al polso, ha partecipato a New York all’arresto di un gruppo di migranti dichiarando ‘ripuliamo questa spazzatura’.

Ma che cultura è?

Una settimana fa è stato rilasciato un presunto assassino, torturatore e violentatore di bambini libico, nonostante ci fosse un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale. Anziché dare la caccia ai trafficanti di migranti in tutto ‘il globo terraqueo’ li rimpatriamo con un volo di Stato, cioè con i soldi degli italiani.

Ma che giustizia è?

Approviamo leggi per mettere in carcere quattro ragazzi che protestano in modo pacifico e le forze dell’ordine ti identificano se gridi ‘Viva l’Italia Antifascista’, ma proteggono i ‘camerati’ che partecipano a stolte ed incostituzionali manifestazioni nostalgiche.

Ma che popolo è?

Israele ha raso al suolo Gaza ed ucciso decine di migliaia di civili palestinesi indifesi nell’indifferenza dell’opinione pubblica e con la complicità dei Paesi occidentali.

Ma che società è?

La democrazia è faticosa, si sa. E' partecipazione, è complessità, è tutela delle minoranze e di chi resta indietro. Siamo stanchi di tutto questo?

Immemori, abbiamo già dimenticato gli orrori del fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?

Dove ci stanno portando i sovranisti?

Ma com’è possibile essere fascisti? Com'è possibile essere nazisti?

Fonte avvenire.it

venerdì 10 gennaio 2025

Da che parte saresti stato dopo l’8 settembre 1943?

La domanda che lo scrittore ed ex senatore Gianrico Carofiglio vorrebbe fare alla premier Giorgia Meloni, ai membri di FdI ed ai nostalgici del fascismo è legittima e la risposta dovrebbe essere ovvia, ma così non è

di Giovanni Pulvino

Foto da @BimbePeppe

L’8 settembre del 1943 il presidente del Consiglio Pietro Badoglio annunciò per radio l’armistizio con gli angloamericani. Il governo Mussolini, sfiduciato dal Gran consiglio del fascismo, era caduto e il premier arrestato su ordine del Re Vittorio Emanuele III.

I militari dell’esercito italiano, i giovani e in genere gli italiani dovettero fare una scelta: arruolarsi nella Repubblica di Salò fondata dal Duce che intanto era stato liberato dai tedeschi, iniziare la lotta di Liberazione dall’occupazione nazifascista o rimanere indifferenti.

Seguirono 19 mesi di massacri, assassini, fucilazioni, torture, soldati mandati al fronte con le scarpe di pezza, città distrutte e popolazione ridotta alla fame. Per fortuna a vincere quella guerra furono coloro che stavano dalla parte giusta: i partigiani e tutti coloro che li sostennero a rischio della vita.

Il 2 giugno del 1946 gli italiani scelsero la Repubblica come forma di Governo ed elessero l’Assemblea costituente che scrisse ed approvò la Costituzione. Ovviamente i padri e le madri costituenti erano antifascisti.

La disposizione transitoria numero XII della Costituzione italiana sancisce: ‘È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’.

La domanda che oggi vorrebbe porre lo scrittore Carofoglio ai nostri attuali governanti è quindi legittima.

Da che parte saresti stato dopo l’8 settembre 1943? Con i fascisti e i nazisti o avresti lottato per liberare l’Italia dall’occupazione e dalla dittatura?

La risposta dovrebbe essere ovvia, ma così non è.

Giovani ascoltatemi se non volete Voi scavarvi la fossa, se non volete che il Vostro domani sia un domani di servitù e di abiezione. Noi vogliamo difendere questa Repubblica, perché non c’è stata donata su un piatto d’argento. Questa Repubblica è costata vent’anni di lotta contro il fascismo, … due anni di guerra di Liberazione. ….  Quanti compagni di lotta hanno consumato la loro giovinezza in carcere, al confino, quanti giovani compagni sono caduti lungo il cammino della Resistenza. Quindi è una nostra conquista è una conquista Vostra. Lavoratori che mi ascoltate dovete difenderla, costi quel che costi’, Sandro Pertini.

Fonte: Associazione Nazionale Sandro Pertini