Piccolo veliero sulle coste di Castel di Tusa, 25 febbraio 2025
Sarà il veliero del capitano Uncino?
Sarà il suo fantasma?
Si starà preparando all’arrembaggio di Castel di Tusa?
Chissà.
Piccolo veliero sulle coste di Castel di Tusa, 25 febbraio 2025
Sarà il veliero del capitano Uncino?
Sarà il suo fantasma?
Si starà preparando all’arrembaggio di Castel di Tusa?
Chissà.
La storia si sta ripetendo e non è una farsa
Zuckerberg, Musk, Trump e Bezos - (foto da instagram)
Tra i paesi dell’Unione Europea
l’Italia ‘è tra i più diseguali nella distribuzione dei redditi’. Siamo anche
il Paese dove le retribuzioni dei dipendenti sono diminuite negli ultimi
trent’anni.
Nel mondo la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari. Quella che deriva da eredità ‘ha
superato quella attribuibile ad attività imprenditoriali’.
Non solo. Nel 2023 la ricchezza è ‘defluita
dal Sud globale al Nord'. A beneficiarne è stato ‘l’1% più ricco’.
Nello stesso tempo ‘una donna su dieci
vive in povertà estrema’.
Questi dati pubblicati da Oxfam Italia
non sorprendono più. Siamo già oltre. I super ricchi non si accontentano del
potere economico. Pretendono anche quello politico. Ciò che sta avvenendo negli
Usa è emblematico. Quella degli Stati uniti è ancora una democrazia? Se si, per
quanto tempo lo sarà ancora? Già oggi si parla di oligarchia.
Nell'antica Grecia questa definizione
era spesso associata al governo dei ricchi, come descritto da Platone nella ‘Repubblica’
e da Aristotele nella ‘Politica’.
Quest’ultimo considerava l'oligarchia
una forma corrotta di governo, in cui i pochi che detengono il potere lo
esercitano a proprio vantaggio ed a scapito della comunità.
Nel corso della storia sistemi
oligarchici sono stati adottati oltreché nell’antica Grecia, anche nell’Africa
coloniale e nell’Italia rinascimentale. Ora stanno tornando.
Tra saluti romani, marce al Campidoglio,
guerre commerciali e idiosincrasia per le regole, stiamo regredendo. Un numero ristretto di persone sta
acquisendo un potere quasi assoluto, il tutto nell’indifferenza dei più.
La storia
si sta ripetendo e non è una farsa.
Fonti: oxfamitalia.it e
it.wikipedia.org
Le foglie cadono dagli alberi ed il sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa
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Torremuzza, 19 febbraio 2025 (foto di Pulvino Calogero) |
Bastano le note di una canzone per tornare indietro nel tempo
anche se è inutile farlo.
Per un momento ti ritrovi seduto sul
muretto della piazzetta o in riva al mare a strimpellare con le corde male
accordate di una chitarra, sempre la stessa a dire il vero, e stai lì a
ripercorrere un tempo che non tornerà.
A volte il senso di ciò che è stato si
ripete anche se sei in luogo ed in un tempo diverso.
Ed è allora che ritornano lo stesso
vuoto e lo stesso bisogno di riconoscimento.
Lo vedi negli occhi spauriti di chi non
sa dire, di chi non sa osare ed aspetta, inevitabilmente ed inutilmente
aspetta.
E se lo farà, se si deciderà a farlo
sarà lo stesso, potrà solo dimenticarsi per un po', solo per un pò.
Testardamente e inevitabilmente
continui a cercare un sorriso o uno sguardo che possano consolarti, o a sperare
in una parola o in un gesto che possano illuderti, ma è solo
un momento, ed è subito mancanza.
Resterà una nota anch’essa persa nello
scorrere lento ed inutile della vita altrui che non ti appartiene, che non ti
può appartenere.
Il mare azzurro là in fondo incontra il
cielo ogni sera e non serve a nulla sapere che oltre l'orizzonte tutto
continua, tutto si ripete.
Dove sei, dove si posano oggi i tuoi
sguardi, quali strade calpesti, quali cuori consoli? Quali carezze
ispiri, quali silenzi doni, quali gioie consenti? Quali ...
Intanto, il tempo dato passa.
Le foglie cadono dagli alberi ed il
sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa.
'Porre fine alle diseguaglianze e alla povertà è possibile. È l’ora di agire', Oxfam Italia
Fonte Oxfam Italia
La Rocca di Cefalù, 16 gennaio 2025 - (Foto di Giovanni Pulvino) |
Dove ci stanno portando i sovranisti? Abbiamo già dimenticato gli orrori del fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?
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A sinistra manifestazione fascista, a destra migranti in catene. |
Pochi giorni fa il Governo italiano ha disposto con una nave militare il trasferimento di 49 migranti nel centro di identificazione costruito a Gjader in Albania. Oggi i giudici della Corte d'appello hanno sospeso per la terza volta il trattenimento rimettendo gli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Pertanto, tutti i richiedenti asilo saranno trasferiti in Italia.
Ieri la segretaria alla sicurezza
interna Usa, Kristi Noem, giubbotto anti proiettile e rolex al polso, ha partecipato
a New York all’arresto di un gruppo di migranti dichiarando ‘ripuliamo
questa spazzatura’.
Una settimana fa è stato rilasciato un
presunto assassino, torturatore e violentatore di bambini libico, nonostante ci
fosse un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale. Anziché dare la
caccia ai trafficanti di migranti in tutto ‘il globo terraqueo’ li rimpatriamo
con un volo di Stato, cioè con i soldi degli italiani.
Approviamo leggi per mettere in carcere quattro ragazzi che protestano
in modo pacifico e le forze dell’ordine ti identificano se
gridi ‘Viva l’Italia Antifascista’, ma proteggono i ‘camerati’
che partecipano a stolte ed incostituzionali manifestazioni nostalgiche.
Israele ha raso al suolo Gaza ed
ucciso decine di migliaia di civili palestinesi indifesi nell’indifferenza
dell’opinione pubblica e con la complicità dei Paesi occidentali.
Immemori, abbiamo già dimenticato gli orrori del
fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?
Dove ci stanno portando i sovranisti?
Ma com’è possibile essere
fascisti? Com'è possibile essere nazisti?
Fonte avvenire.it
La domanda che lo scrittore ed ex senatore Gianrico Carofiglio vorrebbe fare alla premier Giorgia Meloni, ai membri di FdI ed ai nostalgici del fascismo è legittima e la risposta dovrebbe essere ovvia, ma così non è
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Foto da @BimbePeppe |
I militari dell’esercito italiano, i
giovani e in genere gli italiani dovettero fare una scelta: arruolarsi nella
Repubblica di Salò fondata dal Duce che intanto era stato liberato dai tedeschi,
iniziare la lotta di Liberazione dall’occupazione nazifascista o rimanere
indifferenti.
Seguirono 19 mesi di massacri,
assassini, fucilazioni, torture, soldati mandati al fronte con le scarpe di
pezza, città distrutte e popolazione ridotta alla fame. Per fortuna a
vincere quella guerra furono coloro che stavano dalla parte giusta: i
partigiani e tutti coloro che li sostennero a rischio della vita.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani
scelsero la Repubblica come forma di Governo ed elessero l’Assemblea
costituente che scrisse ed approvò la Costituzione. Ovviamente i padri e le
madri costituenti erano antifascisti.
La disposizione transitoria numero XII della Costituzione italiana sancisce: ‘È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’.
La domanda che oggi vorrebbe porre lo
scrittore Carofoglio ai nostri attuali governanti è quindi legittima.
Da che parte saresti stato dopo l’8 settembre 1943? Con i
fascisti e i nazisti o avresti lottato per liberare l’Italia dall’occupazione e
dalla dittatura?
La risposta dovrebbe essere ovvia, ma
così non è.
‘Giovani ascoltatemi se non volete
Voi scavarvi la fossa, se non volete che il Vostro domani sia un domani di
servitù e di abiezione. Noi vogliamo difendere questa Repubblica, perché non
c’è stata donata su un piatto d’argento. Questa Repubblica è costata vent’anni
di lotta contro il fascismo, … due anni di guerra di Liberazione. …. Quanti compagni di lotta hanno consumato la
loro giovinezza in carcere, al confino, quanti giovani compagni sono caduti
lungo il cammino della Resistenza. Quindi è una nostra conquista è una
conquista Vostra. Lavoratori che mi ascoltate dovete difenderla, costi quel che
costi’, Sandro Pertini.