mercoledì 8 luglio 2015

#labuonascuola di Matteo Renzi creerà 52.483 esodati ‘invisibili’

Con la riforma della scuola il Governo sta immettendo in ruolo una parte dei precari storici ma nello stesso tempo sta cancellando le Gae e ‘licenziando’ in modo definitivo decine di migliaia di docenti 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Il piano di assunzioni straordinario previsto dalla riforma della scuola prevede l’immissione in ruolo di 102.734 nuovi insegnanti, mentre altri 52.483 inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento verranno ‘licenziati’ in modo definitivo. Si tratta di docenti ultracinquantenni che hanno vinto il concorso nel 1990, nel 1999, nel 2012 o che hanno fatto le Ssis o le Tfa e che insegnano da decenni nelle scuole e nelle classi più disagiate.
L’obiettivo del Governo è di cancellare le Gae e di eliminare così il precariato storico e nello stesso tempo applicare la sentenza della Corte di giustizia europea che impone all’Italia l’assunzione dei docenti che hanno avuto il rinnovo dell’incarico per oltre trentasei mesi.
Il piano di assunzioni avverrà in tre fasi. Entro il 31 agosto riceveranno la proposta di contratto a tempo indeterminato 36.627 insegnanti, compresi quelli di sostegno. E’ il ‘normale’ turn over che avviene all’inizio di ogni anno scolastico tra chi va in pensione ed i nuovi assunti. Il 50% degli insegnanti sarà individuato nelle graduatorie dei concorsi a cattedra e l’altra metà in quelle della Gae. L’inserimento avverrà nella provincia in cui il docente è inserito in graduatoria. Dopo questa fase cesseranno di avere efficacia giuridica i concorsi del 1990 e del 1999.
I posti rimasti vacanti, più altri 10.849, saranno assegnati entro il 15 settembre, il 50% andrà ai docenti vincitori del concorso del 2012 e la restante metà sempre dalla Gae. L’assunzione avverrà nella provincia dove l’insegnante è inserito o nella regione in cui si è svolto il concorso.
A questo punto coloro che non hanno ricevuto la proposta di assunzione dovranno presentare una domanda online, dove dovranno indicare cinque province, mettendole in ordine di preferenza. I fortunati che successivamente riceveranno una proposta di contratto dovranno entro dieci giorni accettare la nomina, in caso contrario saranno fuori dal piano straordinario di assunzioni. Le nomine saranno fatte durante l’anno scolastico ma avranno, comunque, decorrenza giuridica dal primo settembre. I posti disponibili sono 48.812, più 6.446 per gli insegnanti di sostegno. In questa terza fase il ministero potrà collocare i nuovi assunti nelle province italiane dove è disponibile una cattedra.
Coloro che non saranno chiamati o che avranno rifiutato un incarico fuori provincia per continuare ad insegnare dovranno sostenere l’ennesimo concorso che sarà bandito entro il mese di novembre.
Dal piano di assunzioni straordinario previsto con riforma della scuola di Matteo Renzi sono quindi esclusi circa 52.483 docenti precari storici.
I nuovi esodati, considerati troppo vecchi per insegnare e troppo giovani per andare in pensioni, saranno ‘invisibili’ perché ad essi, nonostante tanti anni di sacrifici, non sarà riconosciuto nessun diritto e nessuna tutela giuridica ed economica.

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