sabato 25 luglio 2015

Roma, il sindaco Ignazio Marino licenzia l’assessore ai Trasporti Guido Improta

Ignazio Marino decide di azzerare il consiglio di amministrazione dell’Atac e chiede all’assessore ai Trasporti, Guido Improta, di ‘formalizzare le dimissioni’ 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

“Intendo scusarmi con i cittadini e i turisti per i disagi inaccettabili nel trasporto locale. Siamo davanti ad una situazione drammatica per i trasporti urbani di Roma dal punto di vista della qualità della vita dei cittadini, della qualità dei servizi e dei conti di Atac”. Queste sono le prime parole dette in conferenza stampa dal sindaco della capitale, Ignazio Marino, dopo il caos che si è registrato negli ultimi giorni sul servizio della metropolitana e della ferrovia Roma - Lido.
Poi annuncia i provvedimenti che saranno presi per porre un limite a questi disagi: “Insieme a Zingaretti abbiamo deciso che da oggi Comune, Regione e Atac s’impegnano a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica. Abbiamo dato mandato all’azienda di scrivere un piano industriale vero e forte per indire la gara, in questo modo anticipiamo l’avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019”. Ed ancora: “L’unica alternativa era chiudere l’Atac, portare i libri in tribunale e chiudere l’azienda mettendo a rischio lavoratori e servizio. Abbiamo una situazione che non si può non definire di bancarotta e di un indebitamento insostenibile”.
Inoltre il sindaco ha chiesto espressamente all’assessore ‘renziano’ Guido Improta “di formalizzare le dimissioni annunciate”.
Era il 20 giugno quando il responsabile dei Trasporti della capitale, fedelissimo di Gentiloni e sottosegretario nel governo di Mario Monti, fa trapelare l’ipotisi di dimissioni. La richiesta è stata subito ‘congelata’ dal sindaco che anzi ha ‘pregato’ l’assessore a rimanere ed aspettare la relazione di Gabrielli sulla ventilata ipotesi di commissariamento del Comune di Roma. Nel frattempo esplode la vicenda trasporti, con ritardi, passeggeri che viaggiano con le porte aperte, altri che occupano convogli e macchinisti che si barricano nelle cabine. Di fronte a questa situazione il sindaco non poteva non azzerare il consiglio di amministrazione di Atac e ‘licenziare’ l’assessore ai Trasporti. Ma questa non è l’opinione di molti opinionisti, anche stranieri.
Il New York Times pochi giorni fa titolava: ’Marino onesto ma è anche capace?’. Il dubbio del giornale americano è legittimo ma è assai probabile che il sindaco di Roma sia solo vittima di una macchina amministrativa obsoleta e clientelare e soprattutto dello scarso sostegno del suo stesso partito.

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