giovedì 16 luglio 2015

Crocetta: ‘Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione’

Il presidente della regione Sicilia non reagisce di fronte alla gravissima affermazione fattagli da Matteo Tutino sulla sua ex assessore Lucia Borsellino


di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni) 

Matteo Tutino

Lucia Borsellino “va fermata, fatta fuori. Come suo padre”. Come il giudice Paolo ucciso dalla mafia il 19 luglio di 23 anni fa. Sono queste le parole pesantissime che avrebbe detto Matteo Tutino, primario dell’ospedale di Palermo Villa Sofia, al governatore Rosario Crocetta. All’altro capo del telefono, il presidente della Regione non replica, non s’indigna e non difende la sua, oggi ex, assessore alla Sanità. L’intercettazione risale a qualche mese fa e sarà pubblicata domani dall’Espresso che oggi ne riporta uno stralcio in un’anticipazione sul suo sito online. Matteo Tutino è agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa, peculato, abuso d’ufficio e falso. Secondo gli inquirenti il medico personale di Rosario Crocetta avrebbe effettuato interventi di chirurgia plastica nella struttura ospedaliera pubblica in cui non potevano essere fatti ed in più a carico del Servizio sanitario nazionale. Questa vicenda giudiziaria è uno dei motivi per cui Lucia Borsellino ha dato le dimissioni dalla carica di assessore che ricopriva da tre anni, cioè da quando si è insediata la giunta Crocetta.  Interpellato dall’agenzia Adnkronos, il presidente della Regione si difende dicendo:”Io non ho mai sentito quella frase che si sente nelle intercettazioni del dottor Tutino, altrimenti la mia reazione sarebbe stata tremenda. Tanto è vero che dalle presenti intercettazioni non si evince un mio commento, proprio perché non ho sentito quella frase”. Ed ancora:”Questo non significa che non l’ha detta, ma se l’avessi sentita avrei avuto una reazione assurda. Sono sbigottito di questa frase. Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione”. 

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