giovedì 16 luglio 2015

Crocetta: la frase di Tutino per i Pm non è agli atti, ma l’Espresso conferma

Il procuratore di Palermo Lo Voi ha detto: ‘in atti non c’è frase su Lucia Borsellino’, ma l’Espresso conferma l’esistenza della registrazione


di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)

Rosario Crocetta

Il procuratore di Palermo Lo Voi ha precisato che agli atti dell’inchiesta sul primario dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, Matteo Tutino, non c’è la frase: “La Borsellino va fermata, va fatta fuori come suo padre”, detta al governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Il procuratore ha detto di aver fatto ricontrollare tutte le registrazioni dell’inchiesta ed ha aggiunto: “I carabinieri del Nas hanno escluso che conversazioni simili siano contenute tra quelle registrate nelle intercettazioni nei confronti del medico indagato. Il governatore della Sicilia Crocetta, dopo aver appreso che alla procura di Palermo non risultano intercettazioni con la frase detta su Lucia Borsellino dice in lacrime all’Ansa: “E’ vero che la procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato. Quanto è potente questa mafia che vuole farmi fuori?” ed ancora: “Perché…perché? oggi avrei potuto farla finita”. Anche il legale di Matteo Tutino smentisce l’intercettazione:  “Il mio assistito nega nel modo più assoluto di aver mai pronunciato quella frase su Lucia Borsellino” e comunque “il dottor Tutino mi ha giurato piangendo di non aver mai detto questa frase”. Intanto il giornale l’Espresso conferma l’esistenza della registrazione. Il settimanale in una nota ribadisce: “La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli secretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull’ospedale Villa Sofia di Palermo”. 

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