lunedì 13 luglio 2015

L’agreement sulla Grecia è stato raggiunto

Evitata la Grexit, ma le condizioni imposte dall’Eurogruppo al governo di Atene sono molto stringenti 

di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)


Il nuovo bail-out della Grecia, il terzo in cinque anni, prevede tra l’altro l’aumento dell’Iva sui beni alimentari dal 13 al 23 per cento, la riforma del mercato del lavoro e delle pensioni e soprattutto le privatizzazioni con la creazione di un fondo di garanzia di 50 miliardi di euro. Esso sarà gestito dal governo greco e sarà una sorta d’ipoteca a garanzia dell’ennesimo salvataggio che comporterà un altro prestito di circa 86 miliardi di euro. Di questi 25 miliardi saranno stanziati subito per salvare le banche greche ed altri 7 per pagare la rata del debito scaduta.
Entro mercoledì il Parlamento greco dovrà approvare le riforme previste nell’accordo. I tempi stabiliti sono così stringenti per consentire agli altri Parlamenti europei di approvare l’intesa raggiunta entro la settimana. La loro ratifica avverrà, infatti, solo dopo che la Grecia avrà dato avvio alle riforme ed avrà dimostrato di mantenere gli impegni presi. A tale proposito Angela Merkel ha detto: ”Sarà un percorso lungo e difficile ma ora è possibile ristabilire la fiducia”.
Il leader di Syriza, Alesïs Tsipras, ha dichiarato: “L’accordo crea condizioni per la stabilità finanziaria. Inoltre abbiamo ottenuto l’alleggerimento debito. L’intesa raggiunta stanotte può portare investimenti nel Paese”.
Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, al termine del summit ha detto: “E’ stata una discussione molto accesa, la rottura sarebbe stata insensata. Trovare un intesa è stato merito di tutti. Ora è possibile ristabilire la fiducia”. 

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