Evitata la Grexit, ma
le condizioni imposte dall’Eurogruppo al governo di Atene sono molto stringenti
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Il
nuovo bail-out della Grecia, il terzo in cinque anni, prevede tra l’altro l’aumento dell’Iva sui
beni alimentari dal 13 al 23 per cento, la riforma del mercato del lavoro e delle
pensioni e soprattutto le privatizzazioni con la creazione di un fondo di
garanzia di 50 miliardi di euro. Esso sarà gestito dal governo greco e sarà una
sorta d’ipoteca a garanzia dell’ennesimo salvataggio che comporterà un altro prestito
di circa 86 miliardi di euro. Di questi 25 miliardi saranno stanziati subito per
salvare le banche greche ed altri 7 per pagare la rata del debito scaduta.
Entro
mercoledì il Parlamento greco dovrà approvare le riforme previste nell’accordo. I tempi stabiliti sono così stringenti
per consentire agli altri Parlamenti europei di approvare l’intesa raggiunta entro
la settimana. La loro ratifica avverrà, infatti, solo dopo che la Grecia avrà dato
avvio alle riforme ed avrà dimostrato di mantenere gli impegni presi. A tale
proposito Angela Merkel ha detto: ”Sarà un percorso lungo e
difficile ma ora è possibile ristabilire la fiducia”.
Il leader di Syriza, Alesïs Tsipras, ha dichiarato: “L’accordo
crea condizioni per la stabilità finanziaria. Inoltre abbiamo ottenuto l’alleggerimento
debito. L’intesa raggiunta stanotte può portare
investimenti nel Paese”.
Il presidente del
Consiglio italiano, Matteo Renzi, al
termine del summit ha detto: “E’ stata una discussione molto accesa, la rottura
sarebbe stata insensata. Trovare un
intesa è stato merito di tutti. Ora è possibile ristabilire la fiducia”.
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