Il Fmi, in un rapporto confidenziale
inviato ieri ai membri dell’Eurozona, sostiene che il debito greco non è sostenibile
di Giovanni Pulvino (@PulvinoGiovanni)
Lo
studio del Fmi,
pubblicato dall’agenzia Reuters, afferma che la Grecia necessità di un alleggerimento
del debito molto più ampio di quello concesso finora.
Christine Lagarde presidente del Fmi |
Le
tensioni degli ultimi mesi,
afferma il rapporto, hanno causato un peggioramento dell’economia e del settore
bancario e finanziario ed 'il drammatico deterioramento della
sostenibilità del debito indica la necessità di un alleggerimento del debito su
una scala che dovrebbe andare ben oltre quanto è stato preso in considerazione ad
oggi e quanto proposto dall’Esm'.
Insomma,
l’Europa oltre a dover procedere con il salvataggio, il terzo in cinque anni, dovrebbe concedere
al governo di Atene un ‘periodo di grazia’ di 30 anni sul servizio del debito,
comprensivo dei nuovi prestiti, e un’estensione molto ampia delle scadenze, o
procedere a trasferimenti annuali espliciti al bilancio greco, oppure accettare
“profondi e chiari haircut (tagli)” sui prestiti concessi.
Secondo Washington, nei
prossimi due anni, il rapporto tra il debito ed il Pil greco si avvicinerà al
200%. Mentre solo nel 2022 scenderà al 170%, rispetto al 142% di due settimane
fa. Inoltre queste previsioni sono suscettibili di ulteriori peggioramenti.
L’analisi
sulla sostenibilità del debito greco fatta dal Fmi ed inviata ai governi dell’Eurozona
poche ore dopo la firma dell’accordo tra il governo di Atene ed i 18 paesi dell’area
euro dimostra come l’Europa non è l’usuraio che sta succhiando il sangue dei
greci ma è l’unica possibilità che essi hanno per evitare la catastrofe.
Nessun commento:
Posta un commento