‘Il 25 aprile non si celebra soltanto l’insurrezione dei partigiani, che hanno liberato le città italiane, si celebra la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della tirannia nazifascista. Questo si celebra il 25 aprile e si celebra il fatto che grazie all’insurrezione dei partigiani, l’Italia che quella guerra l’aveva cominciata dalla parte sbagliata, dalla parte vergognosa, dalla parte di quelli che poi hanno fatto le camere a gas e i forni crematori, l’Italia, almeno un pezzo d’Italia, è riuscita a combattere e anche a morire stando dalla parte giusta. Allora quelli che oggi non si vogliono dire antifascisti e non vogliono celebrare il 25 aprile mi piacerebbe chiedergli: ma dimmelo in faccia. Se tu preferivi che gli americani la perdessero la guerra? Che le Nazioni Unite perdessero la guerra? Che vincesse Hitler? Che vincessero quelli delle camere a gas? Perché se è così puoi anche non andare a celebrare il 25 aprile, dimmelo in faccia però. Vorrei vedere chi oserebbe dirmelo in faccia che preferiva cosa fecero le SS e non i partigiani', Alessandro Barbero.
mercoledì 23 aprile 2025
Cosa si celebra il 25 aprile?
lunedì 21 aprile 2025
‘Però ha fatto anche cose buone’
Il 25 aprile 1945 è il giorno della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Porre termine al Ventennio non è stato facile ed è costata centinaia di migliaia di morti e la distruzione del paese. Eppure ancora oggi ci sono nostalgici che affermano che 'Mussolini fece cose buone’. Eccone alcune
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La copertina del libro dei MCR |
La soppressione della libertà di
stampa, redazioni dei giornali date alle fiamme e certificato di ‘buona
condotta politica’ per potersi iscrivere all'Ordine dei giornalisti.
Le spedizioni punitive contro le camere
del lavoro, le case del popolo e le leghe agrarie.
L'assassinio di Giacomo Matteotti
(Mussolini si assunse in Parlamento la responsabilità politica di
quell’omicidio), l'uccisione dei fratelli Rosselli e la prigionia fino alla
morte di Antonio Gramsci.
I pestaggi di Piero Gobetti e Giovanni
Amendola e la persecuzione di militanti, parlamentari, dirigenti comunisti,
socialisti, azionisti, popolari, repubblicani e liberali.
L'istituzione del Tribunale speciale
per la difesa dello Stato e l'introduzione della pena di morte per gli
oppositori politici.
La soppressione del Parlamento e
l'eliminazione dei partiti (eccetto uno) con l’istituzione della Camera dei
fasci e delle corporazioni e del Gran Consiglio del fascismo.
L'abolizione dei sindacati e del
diritto di sciopero.
Il controllo dei testi scolastici e il
giuramento di fedeltà al regime imposto agli insegnanti.
Le leggi razziali, i campi di
concentramento e la deportazione degli ebrei.
L’entrata in guerra e la conseguente
distruzione del Paese.
L'invasione della Grecia, dell'Albania
e della ex Jugoslavia.
Ecco cosa disse a tale proposito Benito
Mussolini in un discorso tenuto a Pola il 24 settembre 1920: ’Di fronte a una razza
inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo
zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il
Brennero, il nevoso e le Dinariche: io credo che si possono sacrificare 500.000 slavi barbari e 50.000 italiani’.
Ed ancora.
L'uso delle armi chimiche in Etiopia, 12.000
cirenaici giustiziati e 30.000 civili bruciati vivi, impiccati, ammazzati di
botte, fucilati nel massacro di Addis Abeba e la deportazione nei campi di
concentramento di migliaia e migliaia di libici, eritrei, somali, etiopi, con
l’assassinio di circa un milione di civili.
Le stragi nazifasciste a Castiglione di Sicilia, a Sant'Anna di Stazzema, alle Fosse ardeatine, a Marzabotto, l'eccidio
dei fratelli Cervi. La lista è lunga, molto.
La fondazione della Repubblica di Salò che ha reso l’Italia complice del nazismo e dell’occupazione dell’esercito tedesco.
190.000 militari italiani mandati a
morire in Russia, 8.500 ebrei italiani deportati ad Auschwitz.
Ect….
‘Però ha
fatto anche cose buone’.
Fonte it.wikipedia.org
sabato 19 aprile 2025
Che fine ha fatto la civiltà italiana ed europea?
‘Ci sono troppi esseri umani che non vogliono ridere, che non riescono a pensare; vogliono soltanto credere, arrabbiarsi, odiare’, Kurt Vonnegut
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Migranti trasferiti in Albania in manette |
Il Governo di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani
ha allestito un traffico di navi da guerra per trasferire 40 migranti da un Cpr
italiano ad uno costruito con un costo di quasi un miliardo di euro a Gjader, in Albania.
Il paradosso o il ridicolo, l’ennesimo di questa vicenda, è che,
come sostiene il Viminale, ‘Andranno tutti riportati in Italia, da lì niente
rimpatri’.
Li trasferiamo in Albania solo temporaneamente, ma perché se poi dobbiamo rimpatriarli per poterli estradare?
La risposta è in quel ‘FUNZIONERANNO’ gridato con enfasi dalla Presidente del Consiglio qualche settimana fa. Giorgia Meloni ed i suoi vice non accettano il fallimento delle politiche migratorie fin qui perseguite. Nello stesso tempo devono giustificare l’uso di denaro pubblico per un Centro che è un fallimento economico, politico e sociale.
Non solo.
I migranti, come sta avvenendo negli USA, sono stati trasferiti in manette. Sono stati trattati come delinquenti, ma delinquenti non sono. A testimoniarlo
sono state le deputate del Partito democratico, tra loro anche Cecilia Strada che ha denunciato: ‘I
migranti in Albania a loro insaputa, polsi legati anche per pasti e al bagno’.
Per il Governo invece non c’è nulla di irregolare o di
illegittimo.
Per Matteo Piantedosi ministro dell'Interno le ‘fascette ai polsi dei migranti spediti in
Albania? Normalissimo’. Invece, Matteo Salvini, vice premier, si limita ad ironizzare: ‘Qual è il problema? Gli devo
mettere un uovo di Pasqua in mano?’.
Che fine ha fatto la civiltà italiana ed europea? Dove ci stanno portando i ‘sovranisti’?
‘Ci sono troppi esseri umani che non vogliono ridere, che non
riescono a pensare; vogliono soltanto credere, arrabbiarsi, odiare’, Kurt
Vonnegut.
L’essere umano è una delusione continua, purtroppo.
sabato 12 aprile 2025
Crioterapia ...
Mentre sono in corso il conflitto in Ucraina, l’occupazione di Gaza, la guerra commerciale, le borse che crollano, i diritti sono cancellati e le diseguaglianze sono crescenti i nostri governanti passano il tempo libero a fare crioterapia, tutto legittimo s'intende, ma non siamo messi bene
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Francesco Lollobrigida e Giorgia Meloni |
È utilizzata per trattare
problematiche dermatologiche e problemi muscolari e articolari. È sconsigliata
per chi ha problemi cardiaci o chi soffre il freddo.
Alcuni giorni fa il quotidiano il Foglio
ha pubblicato un’intervista a Shura Santaroni responsabile di una clinica che
effettua questi trattamenti. Ebbene, la titolare del ‘Longevity Suite’, che si
trova nel quartiere Eur a Roma, ha dichiarato che Giorgia Meloni e Francesco
Lollobrigida hanno la passione per la crioterapia.
In particolare il ministro dell’agricoltura
nonché ex cognato della premier sembra molto interessato a questa pratica. In voga tra i vip italiani, soprattutto tra gli sportivi, la crioterapia migliora
il recupero post allenamento e contrasta l’invecchiamento cutaneo.
Mentre sono in corso il conflitto in
Ucraina, l’occupazione di Gaza, la guerra commerciale, le borse che
crollano, i diritti sono cancellati e le diseguaglianze sono crescenti i nostri
governanti cosa fanno, passano il tempo libero a fare crioterapia. Tutto lecito s'intende, ma non siamo messi bene.
Non ci resta che augurarci che almeno si
occupino del bene pubblico con lo stesso impegno con cui curano il loro corpo e il
loro aspetto, ma i dubbi sono più che legittimi.
Tesori di Sicilia: Cefalù 11 aprile 2025
giovedì 3 aprile 2025
Benigni e Troisi passaggio alla dogana: "Un Fiorino!" - Non ci resta che...
sabato 29 marzo 2025
Salari reali, Italia ultima del G20
Aumentano le diseguaglianze, i salari reali diminuiscono, la pressione fiscale sale, la povertà aumenta, il Paese più ricco al mondo sta scatenando una guerra commerciale senza precedenti, siamo sull’orlo della Terza guerra mondiale, ma per Giorgia Meloni va tutto bene
Giorgia Meloni |
Aumentano le diseguaglianze. Le
donne oltre ad essere costrette spesso al part-time guadagnano meno degli
uomini. I giovani italiani ricevono rispetto ai loro coetanei stranieri salari
medi inferiori del 26%.
La crescita del Pil è di appena l’0,7%.
Al limite della recessione se consideriamo che sono in corso gli investimenti del
PNRR. Oltre 200 miliardi di euro di opere da realizzare entro il 2026.
La pressione fiscale è salita dal 41,7% (2.762,908 euro) del 2022 al 42,6% (2.965,711) del 2024.
Il 23,1% della popolazione è, secondo i dati Istat, a rischio povertà. Il passaggio dal Reddito di cittadinanza al Reddito di inclusione ha penalizzato circa 850 mila famiglie. La perdita media annua è di circa 2.600 euro.
E non conosciamo ancora le conseguenze
della guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti d'America.
Le guerre commerciali, si sa, non hanno
vincitori, solo sconfitti. E pensare che Matteo Salvini e Giorgia Meloni festeggiavano la vittoria di Donald Trump dicendo che non sarebbe successo
nulla, anzi.
Ci sarebbe di che preoccuparsi, invece
la Presidente del consiglio si vanta che sta realizzando tutti i suoi obiettivi
e che il suo Governo è uno dei più longevi della storia repubblicana. Ecco forse
è proprio questo il suo scopo rimanere al potere il più a lungo possibile, se
poi la condizione economica di milioni di italiani peggiora, pazienza.
martedì 25 marzo 2025
Tesori di Sicilia: Cefalù
mercoledì 19 marzo 2025
Il vento della Memoria, semina Giustizia
Si svolgerà a Trapani la XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
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Foto da libera.it |
‘Agli occhi del bambino – ha
dichiarato il pentito - siamo apparsi degli angeli, ma in realtà eravamo dei
lupi’.
Il rapimento, durato 779 giorni, era finalizzato a spingere Santino Di Matteo a ritrattare le sue dichiarazioni sulla strage di Capaci e sull’uccisione di Ignazio Salvo. Il pentito non si piegò al ricatto e continuò la sua collaborazione con le autorità giudiziarie. L’11 gennaio del 1996, su ordine di Giovanni Brusca, il piccolo Di Matteo, che allora aveva appena 15 anni, fu ucciso e poi sciolto nell’acido.
Il 15 settembre del 1993, giorno del suo cinquantaseiesimo
compleanno, don Pino Puglisi era appena sceso dalla sua Fiat Uno
bianca e si stava avvicinando al portone di casa quando qualcuno lo
chiamò, lui si voltò, sorrise ai suoi assassini e disse: ‘Me
l’aspettavo’. Subito dopo Salvatore Grigoli, killer della mafia, gli sparò
un colpo di pistola alla nuca.
Un uomo di fede se n’è andato così, senza nessun timore verso chi, accecato
dall’odio, ha sparato senza esitazione. Don Pino era un uomo mite, ed è morto
per la sua testardaggine a credere che un’altra Sicilia è possibile
e che l’amore e la giustizia prima o poi trionferanno.
Un ‘Santo’ che forse i siciliani non meritano di avere.
Fonte libera.it
sabato 15 marzo 2025
Giorgia Meloni e il Fiscal drag
Il sei marzo scorso Giorgia Meloni per giustificare l’aumento della pressione fiscale ha dichiarato: ‘La pressione fiscale aumenta perché grazie al Governo c'è più gente che lavora’, ma sarà vero?
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Giorgia Meloni (foto da @LaPrimaManina) |
Dire che la nostra Presidente del Consiglio non ha le
idee chiare è poco. Di certo non mastica nulla di Economia politica. I suoi
studi all’Alberghiero non sono stati approfonditi, questo è sicuro, ma ciò non giustifica la bufala pronunciata con convinzione da chi deve guidare le
sorti di uno dei paesi più industrializzati al mondo.
Probabilmente
ha confuso la pressione fiscale con il cosiddetto Fiscal drag, letteralmente Drenaggio fiscale. Si tratta di quella situazione economica che si verifica
quando l'incremento delle entrate fiscali è causata dall’inflazione.
Come
si sa o si dovrebbe sapere le imposte sono calcolate e pagate in proposizione
allo scaglione di appartenenza. Il nostro sistema tributario si fonda sulla
progressività sancita dall’articolo 53 della Costituzione che prevede: ‘Tutti
sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità
contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività’.
Ciascuno
contribuisce alle entrate dello Stato ‘in ragione’ del suo reddito e del
suo patrimonio.
Nel
caso in cui si verifica una situazione di iperinflazione, come è avvenuto lo
scorso anno, gli eventuali aumenti monetari dei redditi possono causare un incremento
del prelievo fiscale, anche se il potere di acquisto degli stessi rimane
invariato. Questo accade perché l’aumento delle retribuzioni o dei compensi può
sconfinare in uno scaglione di reddito con un’aliquota fiscale più alta. La
conseguenza è l’incremento dei tributi da pagare, anche se il reddito
‘sostanzialmente’ rimane invariato.
L’aumento della pressione fiscale registrato dall’Istat nel 2024 non dipende, quindi, dall’aumento degli occupati, ma dall’inflazione. Nei decenni passati ogni volta che si è verificato questo fenomeno, i governi, non tutti, hanno provveduto a restituire ai contribuenti il Fiscal drag, quella parte cioè di imposte pagate in più per effetto del fenomeno inflattivo.
L'attuale Governo non sembra intenzionato a farlo, anzi accampa giustificazioni che nulla hanno a che vedere con il buon senso e, soprattutto, con la tenuta del potere di acquisto dei redditi degli italiani.
La frase pronunciata da Giorgia Meloni è quindi una bugia o uno strafalcione, ma, in questo caso, non
è il primo e non sarà l’ultimo.
domenica 9 marzo 2025
‘Se vuoi la Pace, prepara la Pace’, Enrico Berlinguer
'Se vuoi la pace prepara la guerra, dicevano certi antenati. E invece io la penso come i pacifisti di tutto il mondo di oggi: se vuoi la pace prepara la pace', Enrico Berlinguer
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Enrico Berlinguer ed Arafat - Foto da enricoberlinguer.it |
Tre
anni di guerra nel cuore dell’Europa. L’occupazione di Gaza e l’uccisione di
migliaia di civili palestinesi. Decine di conflitti che seminano morte in tutto
il mondo. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che propone di incrementare la spesa militare dei paesi UE per circa 800 miliardi di euro. E lo fa senza il consenso del Parlamento Europeo.
La
storia non ha insegnato niente, l'uomo continua a ripetere gli stessi
errori.
L’intolleranza crea conflitti e ostilità e l’odio, si sa, genera altro odio.
'Se
vuoi la Pace prepara la guerra, dicevano certi antenati’. Ma è
così? Armarsi è un deterrente efficace? O, prima o poi, 'invoglierà' qualche
potente al conflitto?
La
Russia non ha mai smesso di armarsi, lo stesso ha fatto la Nato ed i paesi che
ad essa aderiscono, l’Ucraina di Zelensky non fa altro che chiedere nuovi
armamenti, Israele è un paese sempre in stato di belligeranza, eppure tutto
questo non è servito ad impedire guerre ed occupazioni.
Le armi vengono costruite per essere utilizzate.
Enrico Berlinguer
aveva ragione. Dobbiamo preparare la Pace per avere la Pace e non armarci per
impedire la guerra.
Negli
USA, dove circolano più armi che persone, non sono diminuiti i reati, anzi. Avere più armi non impedisce i conflitti.
L’Europa
ha una lunga tradizione pacifista, i guerrafondai facciamoli fare ad altri.
sabato 1 marzo 2025
Ucraina: agli americani ed ai russi le terre rare, all’UE i cocci
La fine della guerra tra Russia e Ucraina sembra vicina, ma a quale prezzo per gli europei?
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Volodymyr Zelensky e Donald Trump |
Stesso obiettivo per Donald Trump. Se Zelensky, minaccia il nuovo presidente USA, non ci consentirà di sfruttare le cosiddette terre rare non gli consentiremo più di utilizzare Starlink, cioè il sistema di satelliti che ha permesso agli ucraini di non capitolare di fronte all’avanzata dell’esercito russo.
Un ricatto? Il senso è: o
accettate le nostre condizioni per la pace o potete fare da soli.
Agli americani lo sfruttamento delle risorse,
ai russi i territori conquistati, agli ucraini la pace, il mantenimento degli
attuali confini e l’ingresso nell’UE. E la ricostruzione? Agli europei, ovviamente.
Non solo. In futuro, i paesi del Vecchio
continente dovranno scordarsi degli aiuti militari a stelle e strisce, dovranno
fare da soli, almeno queste sembrano le intenzioni di Donald Trump.
Nei prossimi decenni i paesi europei dovranno tagliare il welfare e spendere di più in armamenti.
Tutto a vantaggio dell’industria
militare americana, of course.
Ma, poi, per difendersi da chi? È
veramente necessario o è solo un bluff per ribadire l’egemonia politica ed economica degli Usa?
L’Europa, che per tre anni ha sostenuto senza se e senza ma la guerra in Ucraina, saprà reagire al nuovo scenario politico mondiale? Saprà essere unita? Saprà difendere i suoi valori ed i sui principi fondati, tra l'altro, sul capitalismo?
I dubbi sono più che legittimi.
martedì 25 febbraio 2025
Tesori di Sicilia: veliero sulle coste di Castel di Tusa
Piccolo veliero sulle coste di Castel di Tusa, 25 febbraio 2025
Sarà il veliero del capitano Uncino?
Sarà il suo fantasma?
Si starà preparando all’arrembaggio di Castel di Tusa?
Chissà.
sabato 22 febbraio 2025
Gli Usa sono ancora una democrazia?
La storia si sta ripetendo e non è una farsa
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Zuckerberg, Musk, Trump e Bezos - (foto da instagram) |
Tra i paesi dell’Unione Europea
l’Italia ‘è tra i più diseguali nella distribuzione dei redditi’. Siamo anche
il Paese dove le retribuzioni dei dipendenti sono diminuite negli ultimi
trent’anni.
Nel mondo la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari. Quella che deriva da eredità ‘ha
superato quella attribuibile ad attività imprenditoriali’.
Non solo. Nel 2023 la ricchezza è ‘defluita
dal Sud globale al Nord'. A beneficiarne è stato ‘l’1% più ricco’.
Nello stesso tempo ‘una donna su dieci
vive in povertà estrema’.
Questi dati pubblicati da Oxfam Italia
non sorprendono più. Siamo già oltre. I super ricchi non si accontentano del
potere economico. Pretendono anche quello politico. Ciò che sta avvenendo negli
Usa è emblematico. Quella degli Stati uniti è ancora una democrazia? Se si, per
quanto tempo lo sarà ancora? Già oggi si parla di oligarchia.
Nell'antica Grecia questa definizione
era spesso associata al governo dei ricchi, come descritto da Platone nella ‘Repubblica’
e da Aristotele nella ‘Politica’.
Quest’ultimo considerava l'oligarchia
una forma corrotta di governo, in cui i pochi che detengono il potere lo
esercitano a proprio vantaggio ed a scapito della comunità.
Nel corso della storia sistemi
oligarchici sono stati adottati oltreché nell’antica Grecia, anche nell’Africa
coloniale e nell’Italia rinascimentale. Ora stanno tornando.
Tra saluti romani, marce al Campidoglio,
guerre commerciali e idiosincrasia per le regole, stiamo regredendo. Un numero ristretto di persone sta
acquisendo un potere quasi assoluto, il tutto nell’indifferenza dei più.
La storia
si sta ripetendo e non è una farsa.
Fonti: oxfamitalia.it e
it.wikipedia.org
martedì 18 febbraio 2025
Le foglie cadono sempre dagli alberi
Le foglie cadono dagli alberi ed il sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa
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Torremuzza, 19 febbraio 2025 (foto di Pulvino Calogero) |
Bastano le note di una canzone per tornare indietro nel tempo
anche se è inutile farlo.
Per un momento ti ritrovi seduto sul
muretto della piazzetta o in riva al mare a strimpellare con le corde male
accordate di una chitarra, sempre la stessa a dire il vero, e stai lì a
ripercorrere un tempo che non tornerà.
A volte il senso di ciò che è stato si
ripete anche se sei in luogo ed in un tempo diverso.
Ed è allora che ritornano lo stesso
vuoto e lo stesso bisogno di riconoscimento.
Lo vedi negli occhi spauriti di chi non
sa dire, di chi non sa osare ed aspetta, inevitabilmente ed inutilmente
aspetta.
E se lo farà, se si deciderà a farlo
sarà lo stesso, potrà solo dimenticarsi per un po', solo per un pò.
Testardamente e inevitabilmente
continui a cercare un sorriso o uno sguardo che possano consolarti, o a sperare
in una parola o in un gesto che possano illuderti, ma è solo
un momento, ed è subito mancanza.
Resterà una nota anch’essa persa nello
scorrere lento ed inutile della vita altrui che non ti appartiene, che non ti
può appartenere.
Il mare azzurro là in fondo incontra il
cielo ogni sera e non serve a nulla sapere che oltre l'orizzonte tutto
continua, tutto si ripete.
Dove sei, dove si posano oggi i tuoi
sguardi, quali strade calpesti, quali cuori consoli? Quali carezze
ispiri, quali silenzi doni, quali gioie consenti? Quali ...
Intanto, il tempo dato passa.
Le foglie cadono dagli alberi ed il
sole sorgerà di nuovo, ma domani sarà sempre un’altra cosa.
sabato 15 febbraio 2025
#Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata
'Porre fine alle diseguaglianze e alla povertà è possibile. È l’ora di agire', Oxfam Italia
Fonte Oxfam Italia
mercoledì 5 febbraio 2025
Tesori di Sicilia: Luna calante sulla Rocca di Cefalù
La Rocca di Cefalù, 16 gennaio 2025 - (Foto di Giovanni Pulvino) |
venerdì 31 gennaio 2025
Ma che civiltà è?
Dove ci stanno portando i sovranisti? Abbiamo già dimenticato gli orrori del fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?
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A sinistra manifestazione fascista, a destra migranti in catene. |
Pochi giorni fa il Governo italiano ha disposto con una nave militare il trasferimento di 49 migranti nel centro di identificazione costruito a Gjader in Albania. Oggi i giudici della Corte d'appello hanno sospeso per la terza volta il trattenimento rimettendo gli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Pertanto, tutti i richiedenti asilo saranno trasferiti in Italia.
Ieri la segretaria alla sicurezza
interna Usa, Kristi Noem, giubbotto anti proiettile e rolex al polso, ha partecipato
a New York all’arresto di un gruppo di migranti dichiarando ‘ripuliamo
questa spazzatura’.
Una settimana fa è stato rilasciato un
presunto assassino, torturatore e violentatore di bambini libico, nonostante ci
fosse un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale. Anziché dare la
caccia ai trafficanti di migranti in tutto ‘il globo terraqueo’ li rimpatriamo
con un volo di Stato, cioè con i soldi degli italiani.
Approviamo leggi per mettere in carcere quattro ragazzi che protestano
in modo pacifico e le forze dell’ordine ti identificano se
gridi ‘Viva l’Italia Antifascista’, ma proteggono i ‘camerati’
che partecipano a stolte ed incostituzionali manifestazioni nostalgiche.
Israele ha raso al suolo Gaza ed
ucciso decine di migliaia di civili palestinesi indifesi nell’indifferenza
dell’opinione pubblica e con la complicità dei Paesi occidentali.
Immemori, abbiamo già dimenticato gli orrori del
fascismo e del nazismo? Vogliamo ancora una volta un uomo solo al comando?
Dove ci stanno portando i sovranisti?
Ma com’è possibile essere
fascisti? Com'è possibile essere nazisti?
Fonte avvenire.it
domenica 26 gennaio 2025
Giornata della memoria, l'industria della morte e l'inganno di Hitler: p...
giovedì 23 gennaio 2025
Tesori di Sicilia: Alicudi, Filicudi e Salina
venerdì 17 gennaio 2025
Tesori di Sicilia: Cefalù, arcobaleno
venerdì 10 gennaio 2025
Da che parte saresti stato dopo l’8 settembre 1943?
La domanda che lo scrittore ed ex senatore Gianrico Carofiglio vorrebbe fare alla premier Giorgia Meloni, ai membri di FdI ed ai nostalgici del fascismo è legittima e la risposta dovrebbe essere ovvia, ma così non è
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Foto da @BimbePeppe |
I militari dell’esercito italiano, i
giovani e in genere gli italiani dovettero fare una scelta: arruolarsi nella
Repubblica di Salò fondata dal Duce che intanto era stato liberato dai tedeschi,
iniziare la lotta di Liberazione dall’occupazione nazifascista o rimanere
indifferenti.
Seguirono 19 mesi di massacri,
assassini, fucilazioni, torture, soldati mandati al fronte con le scarpe di
pezza, città distrutte e popolazione ridotta alla fame. Per fortuna a
vincere quella guerra furono coloro che stavano dalla parte giusta: i
partigiani e tutti coloro che li sostennero a rischio della vita.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani
scelsero la Repubblica come forma di Governo ed elessero l’Assemblea
costituente che scrisse ed approvò la Costituzione. Ovviamente i padri e le
madri costituenti erano antifascisti.
La disposizione transitoria numero XII della Costituzione italiana sancisce: ‘È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’.
La domanda che oggi vorrebbe porre lo
scrittore Carofoglio ai nostri attuali governanti è quindi legittima.
Da che parte saresti stato dopo l’8 settembre 1943? Con i
fascisti e i nazisti o avresti lottato per liberare l’Italia dall’occupazione e
dalla dittatura?
La risposta dovrebbe essere ovvia, ma
così non è.
‘Giovani ascoltatemi se non volete
Voi scavarvi la fossa, se non volete che il Vostro domani sia un domani di
servitù e di abiezione. Noi vogliamo difendere questa Repubblica, perché non
c’è stata donata su un piatto d’argento. Questa Repubblica è costata vent’anni
di lotta contro il fascismo, … due anni di guerra di Liberazione. …. Quanti compagni di lotta hanno consumato la
loro giovinezza in carcere, al confino, quanti giovani compagni sono caduti
lungo il cammino della Resistenza. Quindi è una nostra conquista è una
conquista Vostra. Lavoratori che mi ascoltate dovete difenderla, costi quel che
costi’, Sandro Pertini.
giovedì 2 gennaio 2025
Migranti: nel 2024 oltre 2200 i dispersi nel Mediterraneo
A poche ore dall’inizio dell’anno è naufragata una piccola imbarcazione al largo delle coste di Lampedusa. Tra i sette sopravvissuti c’è un bambino, la madre è tra i venti dispersi
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Foto da unicef.it |
Regina De Dominicis, Direttore dell’ufficio regionale dell’agenza Onu, ‘chiede ai Governi di utilizzare il Patto sulla migrazione e l'asilo’ per garantire percorsi ‘sicuri e legali’. Gli Stati, ‘devono sostenere l’integrazione, assicurando che i minori siano protetti in ogni fase del loro viaggio’. E' necessario proteggere e garantire il ricongiungimento familiare di bambine e bambini e facilitare il salvataggio, l’accoglienza e l’accesso ai servizi di asilo.
L'ennesima denuncia non sembra scuotere i Governi, anzi.
Intanto continuano gli sbarchi e i naufragi.
I migranti giunti in Italia nel 2024, secondo
i dati del ministero dell’Interno, sono stati 66.615. Sono in diminuzione rispetto allo
scorso anno, ma sono il doppio se facciamo riferimento al 2020.
Un flusso che continua nonostante i
provvedimenti presi dal Governo Meloni ed intesi a scoraggiare le partenze e ad impedire
alle Ong di eseguire i salvataggi.
Costruiamo centri inutili in Albania,
mentre si ripetono con continuità le tragedie nel cuore del Mediterraneo.
A poche ore
dall’inizio dell’anno è naufragata una piccola imbarcazione al largo delle
coste di Lampedusa. Tra i sette sopravvissuti c’è un bambino, la madre è tra i venti
dispersi.
Stamane al largo della Tunisia c'è stato un altro naufragio. I corpi di ventisette migranti di diverse nazionalità sono stati recuperati davanti alle coste di Kerkennah, volevano raggiungere l'Italia. Tra loro anche un neonato. I superstiti sono ottantatré, di questi 17 sono donne e sette sono minori.
Ma che importa se quattro disperati muoiono annegati, dobbiamo salvaguardare l’italianità o quella che alcuni continuano a chiamare così.
Fonte unicef.it e interno.it